La lite

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-Hai fatto un ottimo tempo.- Dissi a Davide, guardandolo da bordo piscina e tendendo solo le gambe in acqua.
Lui si avvicinò a me. -Potevo fare meglio.-
-Sei appena tornato. Però, nonostante tutto è andata bene.-
-Insomma....- uscì dalla vasca.
-Dove vai?-
-A bere....- si recò ad una delle panchine per prendere il suo "energy drink".
In quel momento Alex venne a sedersi accanto a me.
-E io come sono andato?-
-A dire il vero non ti ho guardato...- ammisi.
-Dovresti...- malizioso come suo solito.
-Ehi. Scusa.- Davide interruppe il discorso. -Vorrei sedermi...-
-Potresti sederti dall'altro lato.- Alex usò un tono piuttosto altezzoso.
Stranamente Davide lo fece. Anche se notai una certa tensione nei suoi movimenti. Era chiaro che si stava alterando.
Guardai entrambi. Mi sentivo come se stessi facendo da cuscinetto tra di loro. E questo non mi fece stare sereno.
-Ragazzi. Se non vi dispiace... andrei. Ho un mucchio di compiti da fare.- inventai una bugia. Mi sentivo fin troppo a disagio.
Mentre mi recavo agli spogliatoi sentivo decisamente freddo e tremavo.
Avevo iniziato ad asciugarmi per scaldarmi un pochino quando...
-Matt.- Alex mi raggiunse. -Ti posso accompagnare a casa?-
-Ma Alex. Lo sai che ci pensa Davide.-
-Vorrei farlo io....-
In quel momento arrivò anche Davide. -Cosa vorresti fare?-
-No. Davide...- mi misi tra di loro.
-Voglio stare con Matt.-
-Basta ragazzi!- mi girai verso Alex. -Decido io con chi stare. Davide. Scusaci un attimo.- presi Alex per un braccio e lo portai nelle docce. -Si può sapere che diavolo ti prende?-
-E me lo chiedi?- Era esasperato. -Io ti amo...- alzò la voce.
Davide lo sentì. -Senti ragazzino....- lo spinse.
-Hai paura?- anche Alex fece la stessa cosa.
-Cazzo.- Davide provò a scagliarsi su di lui, ma mi misi in mezzo di nuovo.
-Piantatela!- trattenni Davide. Non lo avevo mai visto così arrabbiato.
-Va bene!- Alex ci scostò. Poi con sguardo cattivo mi disse, -tu non sai cosa significhi amare qualcuno veramente.- Si cambiò in fretta e furia e se ne andò.
Quella frase mi fece sentire male nel giro di poco, come poteva dire che non ho mai amato nessuno? A mia madre non ci ha pensato?
Senza nemmeno rendermene conto mi misi a piangere. Davide mi cinse a se in un abbraccio.
-Hai sentito che cosa mi ha detto?- singhiozzai.
-Sì. Ma tranquillo, se prova ad avvicinarsi a te ancora gli spezzo le gambe.-
-Scusa...-mi asciugai le lacrime con le dita.
-Per cosa?-
-Ti ho bagnato il petto con le mie lacrime.-
Si mise a ridere. -Matt. Sei davvero buffo.-

Al tramontoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora