Capitolo 3

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Ehilà! Ciao a tutti! In questo capitolo finalmente qualcosina(ma proprio piccola piccola) inizierà a muoversi. Nei primi dialoghi tra Tan, Mean e New, alla fine della "battuta" ho messo tra parentesi chi effettivamente parla, perché anche se io lo capivo, magari chi lo legge per la prima volta può fare confusione, ma continuando a leggere si dovrebbe intuire facilmente 😅 le foto le metterò tutte alla fine 🙂 con la speranza di non annoiarvi, vi auguro una buona lettura 😁😘 

piccola sfida 😁una battuta particolare all'interno di questo capitolo si ispira ad un determinato personaggio di un determinato drama thai. Riuscite ad indovinarlo? 😁 

Ah, piccola aggiunta. I dialoghi che sono segnati con dei trattini all'inizio e alla fine, sono i PENSIERI dei personaggi. so che forse è una precisazione inutile, ma mi sembrava giusto dirlo 😊 



Durante i giorni successivi non fu solo Nanan che si accorse dello strano comportamento di Tan, ora si stavano preoccupando anche Mean e New, i suoi amici più cari.

<< Tan, seriamente, che ti prende?>>. (Mean)

<< Non è da te questo modo di fare. Finora non ti sei mai arreso di fronte alle difficoltà. Che cos'ha questo tizio di così diverso?>>.(New)

Tan era seduto alla scrivania del club e stava armeggiando col computer, e vedendo che non ricevevano risposta, il presidente e il suo vice si guardarono, e una volta fatto un cenno di assenso lo afferrarono ognuno per un braccio per sollevarlo e trascinarlo via di peso.

<< Ehi! Che succede? Che fate?>>. Chiese Tan colto di sorpresa e con un mezzo rischio di infarto.

<< La colpa è tua che non ci rispondi. È da prima che ti parliamo ma sei talmente perso nel tuo mondo che noi nemmeno esistiamo>>. Borbottò New.

<< Ora come ora devi soltanto venire con noi. Che tu lo voglia o no>>. (M)

<< Ma voi scherzate! Lasciatemi andareeeeeee...>>.

Gli altri membri del club di fotografia osservarono la strana scena con disagio e stupore. Ma avevano imparato fin dal primo giorno che quei tre facevano squadra da una vita, e quando uno di questi aveva un problema toccava agli altri due fargli sputare il rospo.

Decisero di andare sul tetto a parlare, dove non c'era mai nessuno.

Una volta arrivati Mean e New lasciarono un Tan rassegnato e scocciato allo stesso tempo.

<< Non potevate fare altrimenti? Mi avete fatto fare una brutta figura davanti agli altri membri>>.

<< Tu sei l'ultima persona che può permettersi di dire una cosa simile. Quante volte lo hai fatto fare tu a noi? Considerala una piccola vendetta. Ora finalmente hai capito che cosa si prova>>. (M)

Tan fu zittito malamente, a cui non restò altro che borbottare cose incomprensibili.

<< Allora? Che ti è successo? Per caso con quel lupo ti è andata male e ti stai deprimendo per questo?>>. (M)

<< Sì...o meglio no...aaaaaah, non lo so!>>.

Nel vedere Tan grattarsi la testa furiosamente nel tentativo di dare una risposta Mean e New restarono sorpresi. Era la prima volta dai tempi del liceo che non vedevano Tan in crisi.

<< Quel lupo maledetto ha sempre saputo che lo stavo cacciando, e di recente le uniche volte che riesco ad avvistarlo, avvicinarlo e parlargli è stato per pochi istanti e durante quel tempo non mi sono mai ricordato di domandargli la cosa che mi interessa fin dal principio>>.

I won't leave you aloneWhere stories live. Discover now