Who am I?

Part 1

Sai, ho smesso di frequentare brutte compagnie, e da un po' di tempo ho smesso anche di bere. Mi concedo qualche bicchiere di vino ogni tanto e ogni tanto mi fumo una sigaretta anche se il sapore non mi piace più. Il fiore sul tavolo in soggiorno ha cominciato a sbocciare e in cucina non ci sono più piatti sporchi da lavare. Ho spostato un po' di mobili e ora la casa è più luminosa ma per ora non c'è nessuno a riempirla.

Semplicemente un giorno mi sono alzata e sono andata in università, ho preso qualche volta l'autobus e poi la metro e in primavera non mi sono staccata un attimo dalla bici. Finalmente ho capito cosa intendeva mia madre dicendo che non tutti possiamo essere artisti. Ero così impegnata a combattere il loro sistema che misi da parte quello che volevo fare io, non cercai nemmeno di capirlo. Ma va bene così. Potrei dire che avrebbero dovuto insistere di più, tenermi accanto ma non servirebbe a niente, feci la scelta che mi sembrava più giusta, troppo cocciuta per dar retta a qualcun altro.

L'ho chiamata, mamma, l'altro giorno, rimase stupita e non le posso dar torto. Le ho raccontato della mia vita e lei cercava di trattenere le lacrime, un po' anche io, non ricordo più l'ultima volta che ci parlammo senza litigare. Papà era al lavoro, quel lavoro che gli ha risucchiato metà della sua vita. Crescendo mi giurai che non sarei mai diventata come lui, succube di un lavoro non appagante, eppure oggi sono riuscita a capire che lo faceva per noi, per darci un futuro. Non l'avevo mai apprezzato abbastanza.

Non mi sono mai accorta di quanto in realtà fossero belle le giornate col sole. Ora la vita mi sembra così bella. E sai, ho cominciato ad avere più fiducia nelle persone e rido.. rido spesso perché ho capito che mi piace ridere.

Scusami se sono stata egoista, o per non esserlo stata abbastanza. Scusami se ti ho tralasciato, ho capito troppo tardi che avevi bisogno di qualcuno, ero fin troppo impegnata. Ti chiedo scusa per aver buttato la tua vita, avresti potuto fare tante cose.