18. Il nastro

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Era notte fonda. Freya Carter stava finalmente riuscendo ad addormentarsi quando percepì il rumore dei passi rapidi lungo il corridoio che separava la sua stanza da quella degli altri domestici. Aggrottando la fronte, la donna si sollevò di scatto in piedi e, non più di venti secondi dopo, la porta venne spalancata e un inquieto Will le si parò di fronte. Ebbe appena il tempo di rendersi conto che qualcosa non andava, quando notò qualcosa che il ragazzo stringeva tra le dita della mano destra con fare tanto protettivo che le mancò il fiato per un istante.

— Sapevo che vi avrei trovato ancora sveglia! L'ho trovato non molto lontano da qui— sussurrò Will, la voce vibrante di emozione fiduciosa. Freya non riusciva a smettere di fissare l'oggetto che teneva in mano. Era il nastro di Sarah, lo stesso che aveva sempre indossato dall'infanzia, quello che aveva portato con sé anche il giorno dell'incontro con Mark Thomson. Riavvolse inevitabilmente i ricordi. Era stata lei a ricordarle di indossarlo quel giorno.

—    Dove... Dove l'hai preso? — ebbe il coraggio di domandare portando le mani a coprirsi la bocca per l'incredulità.

Will parve molto turbato, ma pur sempre emozionato, quando le rispose. — Nei pressi della villa dei Charters, dall'altra parte del cancello, all'interno del giardino. Ho dovuto allungare un braccio per riprenderlo.

Freya sgranò gli occhi. Charters' House. Sarah era davvero finita tra le grinfie di quel libertino che conosceva fin da bambina? Era davvero, in realtà, più vicina di quanto tutti immaginassero? Il cuore le si riempì di una gioia spasmodica al pensiero che, forse, la sua Sarah non era così in pericolo quanto aveva creduto, nonostante dovesse a quel punto trovarsi insieme all'uomo meno indicato che esistesse in circolazione.

—Deve essere a Charters' House— mormorò. Will annuì avvicinandosi al letto della signora Carter; con la mano libera le strinse una spalla.
— È vicina, mrs Carter. Adesso posso credere che probabilmente sta bene. A meno che il figlio dei Charters non le abbia fatto qualcosa... — Il pensiero sembrò incattivirlo, perché Will digrignò i denti. — Lo ucciderò in quel caso.

Freya scosse la testa tentando di placare il suo animo battagliero. — Sta attento, Will. Non schierarti contro i potenti. Non ne verrebbe nulla di buono, e tu lo sai.

— Dovresti ascoltare la governante, ingenuo di un ragazzo.

Entrambi trasalirono istintivamente al suono di quella terza voce che parve infrangere la speranza appena fiorita nei loro cuori. Will si voltò di scatto verso la porta, là dove Robert Ashton stava in piedi, dritto e impettito come tutti l'avrebbero sempre ricordato. Il ragazzo tremò, ma senza timore. Freya lo vide stringere il nastro di Sarah tra le dita con fare protettivo e una morsa le lacerò lo stomaco.

—Milord, noi stavamo...

—So cosa stavate facendo— la interruppe Ashton con uno sguardo inquisitore. —Stavate complottando alle mie spalle.

—Non è così!— si affrettò a ribattere Will, sollevando il braccio verso il padrone di casa. Freya impietrì, ma ormai era troppo tardi. Ashton aveva puntato il nastro, e sapeva perfettamente a chi apparteneva.
— Oggi avevo il pomeriggio libero, così sono tornato a casa mia per passare del tempo con la mia famiglia — continuò il ragazzo con aria fiera e al contempo fiduciosa. — E sulla strada di ritorno mi sono imbattuto in questo. Lo avrei riconosciuto tra mille altri nastri.

Freya osservò l'espressione di Robert Ashton mentre qualcosa, all'interno del suo cuore, si frantumava. Se Ashton avesse riportato a casa Sarah sarebbe stata la fine per quella ragazza, ma il lato raziocinante di lei sapeva che era la cosa giusta. Sarah aveva solo vent'anni, e anche se ora era chiaro che fosse a Charters House nessuno poteva essere certo che fosse al sicuro. Tuttavia, sapeva anche fin troppo bene che Ashton non aveva mai voluto il bene di Sarah e che, dopo la sua fuga, se l'avesse ritrovata le avrebbe riservato una punizione che non avrebbe dimenticato facilmente. Freya strinse istintivamente il braccio nudo di Will che si era appena reso conto di aver distrutto definitivamente ogni speranza di un futuro roseo per Sarah.

Peccato di mezzanotte Donde viven las historias. Descúbrelo ahora