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Ascoltate con la musica ⬆️⬆️⬆️

Piangevo. Piangevo tantissimo. Oramai non avevo più lacrime. L'acqua che fino a 3 ore fa sgorgava interrottamente dai miei occhi color oceano era finita. Proprio come quando si chiude un rubinetto. Un rubinetto di tristezza, rabbia, malinconia, dolori al cuore, fitte. Lo amavo. Cazzo. Lo amavo. Ecco riaprirsi il rubinetto. Come fosse venuto un idraulico. Le lacrime scendevano ero una fontana di emozioni. Misto tra tristezza ma anche gioia perché ero con una persona che mi faceva stare bene. Jaden. Il mio migliore amico. Con lui mi sentivo me stessa potevo dire o fare qualunque cosa senza essere giudicata. Misi le mie AirPods e i love you di billie eilish.

Maybe won't you take it back
Say you were tryna make me laugh
And nothing has to change today
You didn't mean to say "I love you"
I love you and I don't want to
Oh-oh-oh

Forse non lo riprenderai
Dimmi che stavi provando a farmi ridere
E nulla deve cambiare oggi
Non volevi dire "Ti amo"
Ti amo e non voglio

Tutto ciò era sbagliato. Noi. Forse non c'era nemmeno più un noi. Forse non c'era mai stato.
Presi una sigaretta dal mio pacchetto di malboro e iniziai a fumare. Ero in balcone. Era ormai 4 ore che io e jaden non uscivamo da quella stanza orribile. Fumo. Tristezza. Lacrime. Cenere. Accendini. Abbracci. Occhi rossi. Amicizia. Ecco cos'era. Amicizia. Entrai in camera dopo aver spento la sigaretta e abbracciai jaden.
<sono un disastro>
<no non lo sei>
<si invece>
<no sei perfetta così>
<lo amo>
<lo so>
Piansi. Piansi tutta la notte. Alle 4 bussarono. Ovviamente ero sveglia.
Andai verso la porta e la aprii. Avani. Mi guardò e rimase allibita.
<che c'è?>
<cos'hai ?>
<niente>
<sei arrabbiata con me ?>
<no tranquilla>
<payton è >
<non dire quel nome>
<cos'ha fatto?>
<lui niente sono io. Lo voglio. Ma è sbagliato. Lui ha sbagliato>
<sai forse la strada più difficile sembra la più la più facile ma a volte basta ascoltare il cuore. E questa è una di quelle volte. 💫❤️. Quindi ora esci da questa benedetta stanza. Vai da lui. Non dire niente. Limonalo. So che è ciò che vuoi. Ed è ciò che vuole anche lui. Muovi il culo>
Risi. La abbracciai. Entrai in camera di payton. Lo vidi seduto con la schiena appoggiata alla porta del bagno. Occhi chiusi. Non dormiva. Giocava con i pollici. Piangeva. Non diceva una parola. Mi feci coraggio a passo spedito mi avvicinai a lui.
<ti amo> sussurrai. Lo baciai. Non intensamente. Ricambiò. Non dicemmo una parola. Solo amore. Il nostro. Unico. Senza difetti. Eravamo noi il difetto. Il magnifico difetto. Il difetto migliore che mi potesse capitare. Come una crepa al muro. Così fragile ma nel frattempo spessa è forte come una roccia. Non esisteva altro. Solo noi. Mi sentivo come nello spazio. I piedi bruciare. Non capivo più un cazzo. Mi staccai. Lacrime. Risi. Appoggiai la mia fronte sulla sua e sussurò<ti amo, mi dispiace davvero tanto> non risposi, mi limitai a sorridere e a ribaciarlo.
<ok ma ora dormiamo piccolina>
Sorrisi. Mi sentivo al sicuro. Non avevo paura. Tra le sue braccia. Come le braccia di dio. Dove non hai paura di buttarti. Come sul letto. Quando ti rilassi e ti senti portare su dall'aria leggera. Una sensazione così non l'avevo mai provata. Pensavo di avere tutto ciò di cui avevo bisogno. Ed era così.

Me and youWhere stories live. Discover now