Cara vecchia Hogwarts

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"Allora, cosa stava succedendo Herm?" disse Harry autoritario.

"Niente di importante, stavamo solo discutendo per la centesima volta" rispose la ragazza cercando di apparire indifferente, ma con uno scarso risultato.

"Non sembrava un 'solo discutendo'. Sicura di star bene?" chiese Ron preoccupato.

Prima che i due potessero continuare con l'interrogatorio, Hermione disse gioiosa: "Ragazzi siamo finalmente a casa!"

Alludeva alla grande struttura che si ergeva in tutta la sua imponenza ed eleganza: la cara vecchia Hogwarts.

Scesi dal treno entusiasti salutarono il mezzogigante con un sorriso e si diressero alle carrozze dove, finalmente, Ginny li raggiunse.

"Mione! Mi sei mancata tantissimo" la abbracciò e come lei anche Harry che guardando Hermione da sopra la spalla della Weasley sussurrò: "Ne riparleremo dopo in Sala Comune."

La grifona annuì nervosa.

Durante il tragitto parlarono delle loro vacanze: Harry era rimasto chiuso a casa con i Dursley, Ginny e Ron erano andati in Romania a trovare il fratello maggiore. Ridevano e scherzavano tutti tranne la nata babbana che era troppo concentrata per partecipare alla conversazione.

Di Draco nemmeno l'ombra. Perché sento la sua mancanza, l'assenza dei suoi sguardi, delle sue labbra così vicine alle mie, il suo respiro sulla mia pelle...Dio, e se ci fossimo baciati cosa sarebbe successo? Come minimo il caos più totale. Ma cosa mi salta in mente?! Malfoy?! Per l'amor del cielo no!

Questi pensieri la assillavano, non riusciva a cancellare dalla sua mente quell'immagine così perfetta da sembrare surreale.

Arrivati in Sala Grande la professoressa/preside McGranitt fece il discorso di inizio anno, il solito groviglio di "bla bla bla amicizia, bla bla bla regole bla bla bla Foresta Proibita".

Così dopo un fragoroso applauso iniziò l'abbondante e ricco banchetto.

Ron si fiondó sul cibo come al solito ed incominciò ad abbuffarsi.

Cercando di evitare quella quasi disgustosa performance la riccia spostò lo sguardo altrove ed ecco che lo vide seduto al solito tavolo dei Serpeverde che rideva con i suoi due fidati cagnolini: Tiger e Goyle.

"Ehy raccontaci ancora cosa hai fatto alla Mezzosangue amico" bofonchió Tiger.

"Ha frignato come al solito e quei due sfigati dei suoi amici sono venuti a salvarla" ghignó Draco e i suoi compagni scoppiarono in una risata fragorosa.

Naturalmente il biondo non avrebbe mai e poi mai accennato al suo "incontro ravvicinato" per evitare le prese in giro.

Tra una risata e l'altra non riusciva a smettere di guardarla li seduta a sorridere.

Infondo non è male, ma che dico è veramente bella con i suoi capelli arruffati, la sua aria da sapientona e cavolo che sorriso, che labbra..Ma è solo una schifosa Sanguemarcio! Ma cosa..?! Però...

I suoi gonzi lo riportarono alla realtà con uno scossone.

"Perché continui a fissarla?" domandò Goyle curioso.

"Sto solo pensando a come potrei umiliarla ancora, lei e i suoi fottuti amichetti" mentì Malfoy.

"Sei un genio" dissero all'unisono i due tonti.

Finito di mangiare vide Hermione correre in direzione della Sala Comune di Grifondoro, ma prima di voltare l'angolo i loro sguardi si incrociarono per poi perdersi di nuovo di vista.

La Sala Comune di Serpeverde non era cambiata, aveva lo stesso profumo di mistero che ricordava. Varcata la soglia sgattaioló furtivo in camera sua evitando la Parkinson per non avere un ennesima discussione. Si sdraió sul solito letto cercando di addormentarsi, si prospettava una lunga notte e Draco lo sapeva bene.

Arrivata davanti il ritratto della Signora Grassa pronunciò la parola d'ordine ed entrò nella stanza rossa e oro. Trovò Harry, Ginny e Ron ad aspettarla e le fecero cenno di sedersi con loro. Nervosa la so-tutto-io sprofondó in una grande poltrona vicino al fuoco.

"È tutto vero Mione, tu e Malfoy insomma" disse Ginny rompendo il silenzio.

"Ehm, credo di si. Cioè non lo so ma, forse" rispose impacciata la grifona.

La rossa le saltò addosso abbracciandola: "É una cosa fantastica! Lui è così bello e.."

"Fantastico un corno! Lui è il nemico, ricordati che ti ha insultata da quando hai messo piede in questa scuola!" sbottó Ron.

"Io appoggio Ron, non puoi cadere nella sua trappola! Lui fa così con tutte le ragazze, le usa e poi le getta via come fossero spazzatura. È un bastardo Herm e non voglio che ti faccia del male" disse Harry.

La stanza cadde in un silenzio quasi profondo fino a quando Hermione riprese a parlare : "Tranquilli non soffriró, mi dispiace Ginny ma non è una cosa possibile. Scusatemi ma sono stanca, buonanotte."

Lasciando di sasso i suoi amici corse in camera sua. Sapeva benissimo di aver mentito sia ai suoi compagni che a se stessa ma non voleva ammetterlo. Forse incominciò a vedere Draco Malfoy come..un essere umano.

||Io shippo Dramione||Where stories live. Discover now