Malafede

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Mancava un solo giorno all'arrivo delle scuole ospiti, e di conseguenza solo due per l'annuncio dei tre campioni.

L'intera scuola era in fibrillazione per l'inizio dei giochi, soprattutto la popolazione maschile in attesa delle attraenti e formose studentesse straniere.

Anche se le ragazze non erano da meno. Fantasticavano tutte sui corpi muscolosi dei bulgari e su chi di loro avrebbero potuto accaparrarsi per il ballo.

Hermione era ben più che stufa di sentire le sue compagne di Casa pigolare ininterrottamente di trucco e parrucco e di frivolezze simili.

"Indosseró un abito rosa con il corpetto in perline argentate e i capelli invece li terrò racchiusi in una coda alta!" starnazzò Lavanda Brown.

"Sarai favolosa Lav! Io invece opteró per un vestito verde e i capelli sciolti!" gracchió Calì Patil.

La nata babbana sbuffó annoiata.

"Che c'è Granger? Invidiosa?" chiese la Brown con aria altezzosa.

"Io? Scherzi? "

"Sì tu. Come ti vestirai questa volta? Non dirmi che tirerai fuori di nuovo quello straccio azzurro, era a dir poco ridicolo!" sghignazzó Lavanda appoggiata da una delle sorelle Patil.

"Vai a farti fottere asina giuliva" sputó la grifona infuriata prima di uscire dal buco del ritratto.

Quella mattina aveva un'ora libera e ne approfittò per farsi una passeggiata sulle rive del Lago Nero.

La so-tutto-io amava quel posto, le faceva scivolare lo stress di dosso ed era una sottospecie di rifugio dove potersi rilassare e osservare la superficie dell'acqua scura estendersi per chilometri.

Si sedette sull'erba fresca con la schiena poggiata ad un albero lì vicino.

La luce fioca che filtrava dalla chioma dei rami la tenevano al caldo da quel poco vento invernale che soffiava.

Tirò fuori dalla tasca del mantello un piccolo oggetto al quale collegó un filo con alle estremità un'imitazione di quelli che sembravano tappi per le orecchie.

Il lettore mp3 che le avevano regalato i suoi per il suo tredicesimo compleanno la accompagnava da sempre con le sue canzoni preferite.

Hermione amava la musica, la calmava e le faceva dimenticare i problemi. Sia quando la ascoltava che quando la suonava.

In effetti solo Harry e Ron erano a conoscenza del fatto che lei sapesse usare il piano, ma nessuno sapeva che fosse anche in grado di cantare. Quello lo teneva solo per sé, era il suo piccolo segreto.

Sì, la Mezzosangue aveva un altro grande talento da aggiungere alla sua lista.

Rimase ad osservare le delicate onde quasi impercettibili, createsi per via della brezza, per qualche istante prima di mettere le cuffiette al loro posto e cullarsi sulle note di 'Imagine' di John Lennon.

"La musica! Una magia al di là di tutto ciò che facciamo. -Albus Silente"

Riuscì a svegliarsi nonostante la testa gli duolesse terribilmente.

Si alzò dal letto con movimenti quasi meccanici e si diresse in bagno per provare a migliorare il suo aspetto a suo dire sciatto e trasandato.

Era stanco, avrebbe voluto rimanere chiuso nella sua stanza ma purtroppo non poteva saltare le lezioni per sempre.

Guardò l'orologio, tra un paio di ore avrebbe dovuto affrontare la McGranitt nella sua classe di Trasfigurazione.

Un motivo in più per uscire dal dormitorio.

||Io shippo Dramione||Where stories live. Discover now