Capitolo 21

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INES

"Oh cazzo!" esclamo. L'acqua è gelida. "Io torno indietro" dico. 

"Ferma" mi prende per il polso Chris. "Tu, farai il bagno" . Lo guardo incredula. 

"Non mi puoi costringere!" protesto liberandomi dalla stretta. 

"Perché non ti lasci andare qualche volta?" mi domanda. 

"Se mi lascio andare, domani mi sveglierò con la broncopolmonite e probabilmente morirò". Scuote la testa divertito. 

"Ci sono io con te, non avrai freddo" mi rassicura. Cedere oppure no? Scelgo di cedere; mi lascerò trasportare dall'istinto. 

L'acqua raggiunge l'altezza della mia pancia. Trattengo un urlo, Cristo stiamo in pieno marzo! 

"Sdraiati!" mi ordina. 

"Non smetti mai di dare ordini, vero?" 

"No, se sono per una buona causa"

"Vorrei proprio vedere questa tua buona causa" borbotto. Ci sdraiamo nell'acqua e... beh, devo rimangiarmi tutto quello che ho detto. 

"Wow" sussurro. Sopra di noi, migliaia di stelle brillano nel cielo. 

"Te l'ho detto, eri così presa a borbottare che non ti sei accorta del paesaggio che hai intorno"

"Ok, perdona il mio atteggiamento ma ci tengo alla mia salute"

"Basta parlare e chiudi gli occhi" mi ordina.

"Perché dovrei farlo?" protesto. Lui mi guarda. "Oh, e va bene" Chiudo gli occhi e il rumore dell'acqua mi culla. Mi rilasso, ogni fibra del mio corpo si abbandona e poi... non sento più niente. Riemergo dall'acqua tossendo. 

"Cretino!" esclamo schizzandogli l'acqua. "Mi hai fatto bere l'acqua!" 

"Ahahah, dovevi vedere la tua faccia mentre affogavi" mi dice ridendo. 

"Ok vuoi la guerra, e che guerra sia" grido lanciandomi su di lui. Lo prendo per le spalle, impresa molto complicata poiché è più grande di me, e lo spingo verso il basso. Riesco ad affogarlo ma canto vittoria troppo presto: mi prende in braccio e mi lancia dall'altra parte del mare. Dio quanta forza ha questo ragazzo! 

"Il tuo scopo è quello di farmi bere tutta l'acqua di questo mare?" chiedo asciugandomi gli occhi. 

"Metti i piedi qui" dice intrecciando le mani. 

"Ho capito, il tuo scopo è quello di farmi morire qui, in mezzo al nulla!"

"Forza metti i piedi sulle mie mani. Poi datti lo slancio e tuffati" 

"Lo facevo sempre da piccola con mio padre" ragiono. 

"Ecco vedi, non c'è nulla da temere"

"Da piccola, Chris. Quando avevo cinque anni!" 

"Se ora non vieni qui, ti prendo io" Mi avvicino a lui e poso le mani sulle sue spalle per mantenermi in equilibrio. Con uno slancio faccio un tuffo di testa che Federica Pellegrini può solo invidiarmi. 

"Oddio, è stato bellissimo!" esclamo entusiasta. 

"Hai visto? Ti devi solo fidare un po di più delle persone"

"Ogni volta che mi fido va sempre a finire male"

"Perché devi fidarti solo delle persone che ti vogliono veramente bene" 

"E facile a dirsi ma non a farsi"

"Ines,  se tutti continuano a pensare al passato, il mondo non andrebbe avanti. Spero che un giorno lo capirai" 

Perché le sue parole mi colpiscono in pieno? Lo so: perché è la verità, e la verità fa sempre male.


nuotiamo insiemeWhere stories live. Discover now