capitolo 37

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INES

Arriviamo a Milano alle tre del pomeriggio. Affrontare, ogni giorno, quattro ore di viaggio sta diventando stressante. Sto valutando l'idea di affittare una camera d'hotel a Bergamo. 

Apro la porta e in casa regna un silenzio tombale. Forse le mie amiche staranno già dormendo. 
Butto la borsa e il giubbotto sulla poltroncina di pelle e mi accascio sul divano. 

"Ines" sento una voce sorpresa alle mie spalle. Mi volto e vedo Cathy stropicciarsi gli occhi. 

"Cathy" le rivolgo un sorriso stanco. 

"Come stai?" 
Come sto? Non saprei dirlo. 

"Potrebbe andare meglio. Stavi dormendo?" 

"Wow, forse sto sognando. Tu mi stai parlando?" 

"Si Cathy, ti sto parlando" rispondo ridendo. La mia amica mi guarda con aria sorpresa. 

"Bene, allora sfrutterò questo momento - si siede accanto a me - si, stavo dormendo. Ho un mal di testa atroce e avevo bisogno di riposo. Come è andata dalla psicologa?"

"Bene, insomma come sempre. Ci stiamo conoscendo e Lara mi sembra un'ottima donna. Sa quello che fa e mi sta aiutando"

"Dovrei segnare questo giorno sul calendario" riflette guardando un punto fisso del tavolo. Scuoto la testa ridendo. "Come va con la voce? Vedo che ora riesci a parlare..."

"Sto cercando di ritrovarla. A tratti mi è difficile parlare ma è solo questione di trovare le parole giuste. Le parole giuste per il momento giusto"

"Mi piace, mi piace" esclama. 

"Cosa ti piace?" le domando curiosa. 

"Questa tua nuova versione. Dovresti parlare così anche ad Anne e Tiffany, sono preoccupate per te"

"Lo so, lo so.- sospiro - ma per me è tutto nuovo e sto cercando di abituarmici." 

"Ti capisco tesoro e sono felicissima di aver scambiato qualche parola con te. Ricordati devi solo bussare alla mia camera e io ti apro la porta e il mio cuore" mi accarezza il braccio. 

"Ti voglio bene, Cathy" sussurro con le lacrime agli occhi. 

"Anche io, tesoro, anche io" 


Il pomeriggio passa in fretta e l'ora di cena si avvicina. Inizio ad avere fame e la dispensa che mi ero costruita, il giorno dopo l'incidente, in camera, è quasi finita. E se devo essere sincera ho una voglia matta di pizza. 
Decido così di uscire dalla mia camera e con mia grande sorpresa trovo Anne, Cathy, Tiffany e Chris seduti sui divani del salotto. Le loro facce sono da fotografare: sono tutti sorpresi. 

"Ho fame, ragazzi. Mangiamo una pizza?" 

nuotiamo insiemeOù les histoires vivent. Découvrez maintenant