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Dopo qualche altro chiarimento ci mettemmo tutti in posizione. Taras fu il primo a muoversi, andando spedito verso il portone d'ingresso, a testa alta e con la solita faccia da schiaffi addosso. Lo sentimmo parlare per qualche secondo con le guardie, poi avanzò ancora e sentimmo le grosse assi di legno scricchiolare, mentre lui entrava, per poi richiudersi con un leggero tonfo. Era dentro.

<<Bene.>> disse il ragazzo a bassa voce <<ora non ci resta che aspettare. Speriamo che l'idiota faccia bene il suo dovere.>>

<<Ehi, non parlare così.>> ribatté la ragazza pizzicandogli una guancia, mentre da dietro trattenevo a stento una risatina. Va bene, forse il fatto che non apprezzasse Taras come gli altri bambini rendeva la sua presenza più sopportabile. Lexy mi lanciò un'occhiata da sopra la spalla, per poi voltarsi non appena i nostri occhi si incrociarono. Non prima che potessi notare un leggero sorriso sulle sue labbra. Sembrava avessimo un po' di tempo a disposizione, quindi ne approfittai per fare nella mia mente un resoconto della situazione tra noi. Le avevo confessato di amarla, ero stato chiaro su questo, e sapevo che anche lei provava qualcosa per me. O meglio, ne ero sempre stato sicuro. Quando ci eravamo incontrati tutti e quattro, prima, non mi aspettavo certo che mi corresse incontro come una ragazzina innamorata. Ma neanche che facesse finta che non esistessi, per concentrare tutte le sue attenzioni sull'idiota. Ok, forse era giusto così. Dopotutto era già il nostro terzo incontro, non era certo stupita di vedermi. Mi sentivo un po' ferito per quella mancanza di attenzioni, e me lo meritavo, certo, ma non era forse troppo? E poi la conoscevo, sapevo che una parte di lei era rimasta quella di prima. E che quindi quelle occhiate fugaci ed i sorrisi apparentemente distaccati nascondevano qualcosa di più. Era forse la sua parte dolce, che combatteva per tornare a galla? Se era così, allora non l'avevo persa del tutto. Non ancora.

<<Ecco, ci siamo.>> mormorò lei facendomi tornare alla realtà. Scossi la testa accantonando tutto e puntai gli occhi in alto, verso una piccola lucina che lampeggiò per un istante soltanto, poi sparì. Se non avessi saputo che era il nostro compagno, con una piccola torcia in mano, avrei pensato ad una grossa lucciola.

<<Ok quel ramo è libero. Ora aspettiamo gli altri segnali, poi ci muoveremo di conseguenza.>> disse piano l'altro, continuando a mantenere gli occhi fissi in alto. Non so perché, ma mi ero aspettato un po' di stupore da parte sua vedendo una pianta così alta di fronte al suo naso. Invece vi aveva dato giusto una rapida occhiata, poi era tornato a concentrarsi sul nostro nascondiglio.

<<Da dove l'hai tirato fuori quell'aggeggio?>> chiesi a bassa voce nella sua direzione, in riferimento a quella torcia portatile. Non era roba che si trovava così facilmente nel villaggio.

<<Segreto.>> rispose quello, portandosi un dito alle labbra.

<<Fate silenzio, vuoi due. Potrebbero sentirci.>> ci richiamò Lexy con un'occhiataccia, e da bravo cagnolino il ragazzo annuì e tornò a guardare avanti. 'Altro che solo amici, sembri il suo animaletto domestico.' Pensai ridendo tra me e me. Un altro paio di segnali, a poca distanza l'uno dall'altro, ci indicarono che anche quei rami erano vuoti, ma solo dopo diversi minuti e altri segnali ci fu possibile delineare un corridoio verticale di rami liberi, che portava ad una finestra al secondo piano. Lo sapevamo dall'ultimo segno che il biondo ci aveva mandato, più prolungato degli altri.

<<Ora tocca a noi.>> dissi facendo un passo avanti per mettermi tra i due <<dobbiamo essere veloci. Guai a voi se fate anche il minimo rumore.>> Un cenno di assenso, ed un secondo dopo ci eravamo lasciati il nascondiglio di cespugli e arbusti alle spalle, per raggiungere il lato destro della Grande Quercia, lontano dalle guardie. Appena toccammo la superficie dura e liscia della pianta vi ci schiacciammo con tutto il corpo contro, attenti e trattenendo il fiato. Tesi le orecchie, in cerca di rumori nella nostra direzione. Nulla. Perfetto.

My Life Now 2: My Own ChoiceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora