L.
Uscire da quell'aggeggio fu un grandissimo sollievo, più di quando eravamo riusciti a raggiungere incolumi l'interno del Palazzo. Diedi un'occhiata alle mie spalle mentre le porte si chiudevano con un cigolio di assi. Me lo ricordavo più spazioso. Davanti a me adesso si estendeva in tutta la sua lunghezza l'ampio corridoio che ben conoscevo, illuminato solo da candelabri appesi al soffitto e piccole lanterne a muro. Ora capivo perché non vi erano finestre come nel resto della struttura: doveva restare un luogo segreto. Anche se ad essere sincera non capito perché avessero messo in bella vista un bottone per raggiungerlo. Comunque, ora non era importante. Spostai i miei occhi sugli altri, assicurandomi che ci fossero tutti, e non potei fare a meno di notare che Galvorn teneva lo sguardo fisso per terra, apparentemente perso nei suoi pensieri. Sembrava non avesse alcuna intenzione di guardare i quadri che ci circondavano, neanche per sbaglio.
<<Wow, ma che posto è questo?>> chiese Taras con stupore, facendo risuonare la sua voce dappertutto tra quelle pareti silenziose.
<<Non pensavo che il palazzo nascondesse anche passaggi segreti.>> disse al contempo Roche, guardandomi poi con sguardo indagatore. Ovvio che si chiedesse come facessi a saperlo se neanche loro se n'erano mai accorti. Alzai le spalle in risposta.
<<L'ho trovato per caso ad essere sincera, e comunque ora non è il momento di metterci ad investigare.>>
<<Giusto,>> concordò inaspettatamente il moro <<prima ci sbrighiamo, meglio è. Non ho voglia di incontrare qualcuno mentre siamo in un luogo così scoperto.>>
<<Non temere, non mi sembra tanto frequentato questo corridoio.>> borbottò Taras iniziando a guardarsi intorno. Diedi anch'io un'occhiata, e solo in quel momento mi saltò all'occhio una zona vuota alla parete, subito a destra dell'uscita dall'ascensore. Ricordavo vagamente che ci fosse una ragazza sulla tela sistemata in quel punto, ma nient'altro. Chissà perché l'avevano portata via...
<<Lexy.>> attirò la mia attenzione il moro, facendomi girare di scatto. Sentire il mio nome da lui mi provocava ancora un brivido lungo tutta la spina dorsale, ma cercai di restare impassibile. <<La stanza che cerchi è in fondo, giusto? Muoviamoci.>> e senza attendere una mia risposta si voltò e marciò deciso verso l'estremità opposta. Nonostante tentasse di mantenere un passo deciso, notai che qualcosa non andava. E la curiosità iniziò a prender di nuovo piede.
<<Ragazzi, restate qui per favore, e avvisateci se sentite qualcuno arrivare.>> mi rivolsi ai due rimasti indietro, che già si accingevano a venire con noi.
<<Non->> iniziò a protestare Forochel, ma l'altro lo bloccò mettendogli una mano sulla testa e strofinandogliela vigorosamente.
<<Tranquilla, facciamo la guardia noi. Andate e fate in fretta.>> disse poi, facendomi un occhiolino. Annuii con un piccolo sorriso a fior di labbra e mi incamminai raggiungendo presto il moro, che aspettava di fronte la piccola porta scura.
<<Pronta?>> chiese lui con la mano sul pomello. Feci un grosso respiro ed annuii, mentre anche quella porta si apriva con un cigolio. Entrammo dopo aver controllato che non ci fosse nessuno, ed una volta lì facemmo un rapido giro della stanza, enorme e dal caratteristico odore di pagine vecchie, per accertarci di essere soli. Bene.
<<Tutto libero, possiamo procedere.>> dissi a quel punto, iniziando subito a cercare tra gli scaffali i libri che potevano servirci. Nelle lezioni con Forochel avevo anche imparato la lingua elfica, o meglio la maggior parte delle parole, così rispetto alla prima volta fu molto più facile leggerne i titoli. Spostai qua e là testi di erbologia e cura degli animali (comuni e non), chimica, ed anche qualche fiaba elfica per bambini. C'era davvero di tutto lì dentro. Con la coda dell'occhio vidi che anche Galvorn faceva lo stesso, prendendo grosse quantità di libri e poggiandole a terra con tutta la delicatezza di cui era capace. Il che era tutto dire. Lasciai a lui gli scaffali più alti, mentre io mi occupavo di quelli in basso, sfogliando di tanto in tanto qualche libro per avere un'idea più precisa di cosa cercare.
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My Life Now 2: My Own Choice
AdventureLexy è a pezzi. Non si aspettava di venir tradita dalle persone a cui teneva di più, e deve fare i conti con i suoi sentimenti e la minaccia di un nemico dalle capacità sconosciute. Si creeranno nuove amicizie, mentre l'inverno farà la sua comparsa...