𝑆𝑒𝑖 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑒?

539 18 4
                                    

Niccolò mi posò le mani sui fianchi godendosi la scena insieme a me.
Ludovica spostò le mani girandosi, quasi a rallentatore si portò le mani alla bocca liberando lacrime. Suo fratello sembrava perso negli occhi di Ludovica.
Lei si piegò in avanti come se sentisse del dolore nel guardarlo.
"Sei reale?" Singhiozzò toccandolo con una mano.
"Sì Ludo." Rispose lui stringendola nelle braccia, lei le saltò addosso lasciandosi abbracciare tanto forte da far girare i turisti.
Per quel momento sembrava aver dimenticato ogni forma di perplessità sul futuro, c'era solo la felicità di riavere casa fra le braccia.

Leonardo la lasciò per venire a salutare me.
"Ciao Alice, mi sei mancata un mondo." Mi abbracciò con fare fraterno.
"Anche tu mi sei mancato." Sorrisi sulla sua spalla. "Leo, lui è Niccolò. Niccolò lui è Leonardo." Li presentai.
"Piacere." Niccolò gli tese la mano e l'altro ricambiò con un sorriso.
"Mi dovete aggiornare su tutto." L'entusiasmo di Leonardo era palpabile. Ludovica lo abbracciò riprendendo a camminare.
"Dove andiamo?" Chiesi seguendo i due fratelli.
"Verso Pompi e oltre." Comandò Ludovica saltellando.
"Non si direbbe che è la stessa di stamattina." Risi indicandola.
"Ludovica sto momento è un po' instabile." Rise Niccolò dandomi un bacio sulla tempia.
"Ei, aspetta un attimo." Lo fermai.
"Che c'è?" Chiese studiandomi.
"Tu mi ami vero?" Chiesi posando le mani sul suo petto.
"Sì quindi?" Chiese confuso.
"Ce l'hai una monetina?" Chiesi tendendo una mano.
"Addirittura l'elemosina Amore?" Rise posandomi cinque centesimi sul palmo.
"Aspettami un secondo solo." Lo baciai tornando al punto di prima. Mi misi di spalle con la fontana dietro di me. Chiusi gli occhi e:
-𝑂𝑘 𝐹𝑜𝑛𝑡𝑎𝑛𝑎, 𝑛𝑜𝑛 𝑙𝑜 𝑠𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑡𝑢 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑎 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑟𝑒 𝑖 𝑑𝑒𝑠𝑖𝑑𝑒𝑟𝑖 𝑣𝑒𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑚𝑎 𝑠𝑒 𝑟𝑖𝑒𝑠𝑐𝑖, 𝑡𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑔𝑜. 𝑅𝑒𝑔𝑎𝑙𝑎𝑚𝑖 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑'𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑣𝑒𝑟𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑁𝑖𝑐𝑐𝑜𝑙𝑜̀. 𝐷𝑜𝑛𝑎𝑚𝑖 𝑙𝑎 𝑓𝑒𝑙𝑖𝑐𝑖𝑡𝑎̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑙𝑢𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑣𝑜.
𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑒̀ 𝑝𝑒𝑟 𝑡𝑒.-
Lanciai la monetina in aria e la sentii infrangersi nell'acqua.
Tornai da Niccolò e gli presi la mano.
"Beh?" Chiese ridendo.
"Fatti gli affari tuoi." Bofonchiai sorridendo.
"Sono affari miei, metti che esprimi il desiderio di trovarti un belloccio davanti." Mi guardò serio.
"Ma finiscila, io ho te che sei bellissimo, e mi basti." Mi accoccolai sul suo petto camminando.
"Ali... ripensando a quello che mi hai detto ieri sera..." mi guardò ed io ricambiai lo sguardo.
"Mmh sì?" Cercai di capire dove volesse parare.
"Perché ti erano venuti i cinque minuti che non sei in grado di fare l'amore con me?" Chiese guardandomi di traverso.
"Chissà quante ce ne hai avute tu... e invece io..."
"Chissà quante... alla miseria!" Rise.
"Vuoi contarle?" Chiesi incrociando le braccia.
"Ti posso assicurare, amore, che per quante volte l'ho fatto con te è stata una prima volta. L'ansia da prestazione, il non sentirsi all'altezza... la paura di fare cilecca..." Rise all'ultima ammisione.
"Ti è mai capitato?" Chiesi ridendo anche io.
"Non te lo dirò Ali." Rispose camminando più veloce.
"Era un sì. Guardalo..." lo presi in giro.
"Alice." Mi guardò fingendosi serio.
"Dai, con me puoi dire tutto." Gli presi il braccio ridendo.
"Diciamo che è stato con te, ma il contrario." Rispose arrossendo.
"Woooh. E quando?" Tornai seria.
"Non c'è verso di farti smettere?" Chiese ridendo.
"Dai amore, per noi è più facile nascondere, ma succede." Risposi sorridendo angelica.
"Non te lo dico comunque, e poi dovresti saperlo che basta veramente poco a te per diciamo provocarmi." Rispose accarezzandomi i capelli.
"E alle altre?" Chiesi incrociando le braccia.
"Manco le vedo." Rispose serio.
"Seeee, ha detto la cazzata." Scossi la testa ridendo.
"Eh no." Mi prese il polso tirandomi contro di lui. "Ci sei solo tu." Promise incastrando lo sguardo con il mio.
"Se me guardi così io già sto a casa." Bofonchiai sulle sue labbra.
"Mica per forza bisogna arriva' a casa, c'è la macchina." Rise muovendo le chiavi.
"Dai muoviamoci, quelli già saranno arrivati." Sorrisi riprendendo a camminare.
"La situazione è totalmente impara! Io ti ho detto che ti amo, e che non vedo nessun altra... te zero proprio." Borbottò seguendomi.
"Apparte che ti amo e lo sai, ma poi davvero pensi che se ho te, gli altri siano lontanamente decenti? Per cortesia." Risposi guardando per attraversare.
"Attenta." Mi tirò in dietro mentre passava un motorino.
"Apprensivo. Mi piace." Risi baciandolo.
"Più che altro non volevo vederti far fare la fine del moscerino." Rispose ridendo anche lui.
"Ah ah, schiacciata sul parabrezza, ah ah." Finsi risate e lui mi spinse giocando.

Ovunque tu sia.-𝒰𝓁𝓉𝒾𝓂𝑜.Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin