Bea's Pov
Ci sono notti in cui lo scoccare del tempo sembra non toccarti, come se un incantesimo avesse colpito la tua vita nel preciso istante in cui tu stia andando a tutta velocità.
Le mie braccia stringono il suo corpo mentre il vento gioca a far volare i capelli che fuoriescono dal casco e mi sembra surreale tutto questo, lanciarmi da un elicottero, trovarmi su una moto in corsa a più di 180 chilometri orari e per di più con un perfetto sconosciuto.
Eppure, ho come la sensazione che lo conoscessi da tempo.
La chimica tra due persone se nasce, nasce all'istante, non ha bisogno di presentazioni formali, le basta uno sguardo, una parola, un tocco per creare un'intesa magica tra due anime sconosciute.
Diamo spesso per scontato che questa magia potremmo provarla con chiunque, ma verità più falsa non ci potrebbe essere.
È quando la senti attraversati la pelle che capisci che è cosa rara e di rarità materiali ne è pieno il mondo, ma la singolarità delle sensazioni è unica e non condivisibile con nessun altro, se non con chi, ti cristallizza un'emozione come si fa con un girasole per non vederlo scomparire mai più.
Ci fermiamo nel bel mezzo del nulla, in una strada deserta; scende dalla moto e si avvicina mentre io sono ancora seduta, mi slaccia il casco e dalla tasca del suo giubbotto tira fuori una benda.
Immediatamente mi metto sulla difensiva, lui se ne accorge e togliendosi il casco mi fa l'occhiolino.
Ho una brutta sensazione e mi maledico per non essermi portata dietro un coltello o qualcosa del genere, così mi guardo intorno alla ricerca di qualcosa che possa tornarmi utile in questa circostanza.
"Davvero pensi che io voglia farti del male?" Si accende una sigaretta mentre tiene ancora stretta nel palmo della mano quella benda.
"Non lo so, ti sei fermato all'improvviso... in un posto sperduto e cacci fuori una benda! Non credo che tu voglia giocare a mosca cieca!"
Si avvicina ed io scendo rapidamente dalla sella raccogliendo da terra un pezzo di legno, alza gli occhi al cielo mentre il fumo evapora sopra di lui.
"Secondo te..."
Inizia a girare lentamente intorno alla moto e così faccio anch'io per allontanarmi da lui.
"Se avessi voluto farti del male non avrei dovuto tirare fuori una pistola o qualcosa che avrebbe potuto almeno feriti?"
"Magari vuoi tapparmi la bocca, così non potendo gridare nessuno mi sentirebbe..."
Gira di scatto e prendendomi dai fianchi fa scontrare i nostri corpi, la sua bocca è vicinissima alla mia e dei suoi occhi non riesco ad avere paura.
"Questa" alza la benda tirando le estremità con le mani davanti al mio viso, "non mi serve per farti stare zitta" la passa tra la sua bocca per poi fare lo stesso con la mia, "mi serve per appagare i tuoi sensi" mormora attaccato al mio collo lasciandoci poi un bacio.
Deglutisco a fatica, il mio viso è in fiamme e non riesco a staccarmi da lui.
Cerco di recuperare un minimo di lucidità mentale, anche se sfiderei chiunque a trovarne almeno un po' al posto mio.
"In che modo vorresti farlo?" Gli chiedo con un filo di voce.
Le sue dita portano da un unico lato i miei capelli spostandole poi sul mio fianco e successivamente sulla schiena scoperta dove ci disegna lentamente una linea che parte dal basso verso l'alto.
"Lascia che siano i fatti a parlare..." Mi sussurra a denti stretti; faccio un lungo respiro e mi allontano, tutto questo contatto fisico mi offusca la mente, ogni sua parola e movimento è una continua provocazione.
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Amore Platonico
ChickLitQuesta storia parla di un amore nato attraverso tutti i sensi tranne il tatto. Un amore fatto di parole, di voci, di sensazioni. Lei è la dolcezza fatta persona, lui la dolcezza non l'ha mai conosciuta. Inevitabilmente Bea verrà travolta nella vita...