12. Giustificazioni

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Albus attraversò la sala comune con passo svelto, salendo le gradinate che portavano ai dormitori maschili.
Osservò i letti a baldacchino verde-argento per assicurarsi che non ci fosse nessuno, e puntò lo sguardo severo sul suo migliore amico.
Scorpius si stava cambiando i vestiti fradici, buttandoli a terra ai piedi del letto, mentre si infilava una camicia asciutta e guardava corrucciato un punto imprecisato davanti a lui.
-Dobbiamo andare a pozioni- disse sbrigativo quando si accorse della presenza di Albus
-Prima mi spieghi che accidenti ti è preso- sentenziò il moro incrociando le braccia al petto.
Scorpius alzò la testa mentre allacciava l'ultimo bottone della camicia, e guardò Albus sgranando gli occhi grigi -Di che parli?- chiese con un'aria sorpresa che però non ebbe effetto sul moro, lo conosceva troppo bene ormai da non lasciarsi ingannare dalle sue recite.
-Sai benissimo di cosa parlo, o preferisci che te lo dica io in parole povere?- Albus aveva già tenuto in conto, mentre percorreva i sotterranei, che Scorpius avrebbe preferito ignorare la cosa.
Il biondo fece spallucce mentre indossava la tunica nera bordata di verde, e distolse lo sguardo senza intenzione di rispondergli.
-Se insisti- disse Albus, e cercò di parlare con calma sebbene l'atteggiamento di Scorpius lo irritasse e non poco.
-Hai provato a baciare mia cugina, Rose, hai presente? La ragazza con cui discuti da quattro anni a questa parte?-
-Ti sbagli, le era finito un ciglio nell'occhio e glielo volevo togliere, tutto qua- rispose Scorpius, e quella risposta così stupida fece scoppiare a ridere Albus.
-Questa è decisamente la scusa peggiore che potevi trovare. Avanti, puoi fare di meglio!- esclamò il Potter mentre seguiva con lo sguardo Scorpius spostarsi per la stanza, e infilare libri e pergamene nel borsone.
-Non lo avrei fatto davvero- disse Scorpius sospirando e abbassando le spalle rassegnato -Era solo per provocare Scamander, avevo voglia di spaccargli la faccia da schiaffi che si ritrova-
Albus sollevò le sopracciglia mentre un sorriso divertito gli spuntava sulle labbra -Non lo avresti fatto davvero? Amico che accidenti dici, mi credi stupido? Ti ho visto sporgerti verso di lei, e prima che Lorcan ti spingesse via eri a un centimetro da...-
-Ma insomma!- sbottò Scorpius interrompendo Albus -Che vuoi che ti dica?-
Il sorriso di Albus si allargò, diventando un ghigno, mentre guardava Scorpius lieto di star facendo crollare le sue difese.
-La verità- disse semplicemente il moro.
-Non puoi capire- rispose sbrigativo Scorpius mettendosi il borsone in spalla e facendo per superare Albus, ma il ragazzo si piazzò di fronte alla porta del dormitorio, senza permettergli di uscire.
-Senti- disse Scorpius in un sospiro esasperato -è una cosa da lupi, okay? Stavo semplicemente difendendo il mio branco: Rose-
-E questo giustifica il voler picchiare Lorcan, non il baciare un membro del tuo branco- rispose scattante Albus, senza togliersi il ghigno che aveva stampato in faccia.
Adorava trovare le scappatoie nelle risposte del biondo, per poi metterlo con le spalle al muro fino a fargli confessare la verità.
Se le sue supposizioni erano esatte, allora Albus era sicuro di conoscere le frasi migliori per provocarlo.
-Lei non è Dominique, non puoi prenderla in giro- disse Albus serio, togliendosi il ghigno divertito dalla faccia e cercando lo sguardo dell'amico.
Scorpius schiuse le labbra sorpreso, e trattenne leggermente il fiato -Ma certo che no, Rose è diversa... non potrei mai farle una cosa del genere...-
Albus si mantenne serio, sebbene dentro di sé stesse esultando dalla soddisfazione -Allora vedi di non fare cazzate con lei, non la puoi prendere in giro. E lo dico anche per te amico, perché lo sai come è fatta la rossa: sarebbe capace di darti in pasto al calamaro gigante del Lago Nero. Sapevi che l'ha chiamato Gilbert?- a quella frase, Scorpius non poté fare a meno di sorridere, e Albus vide che aveva appena reagito esattamente come si aspettava.
-Lei ti piace? Abbastanza da trattarla bene?- chiese Albus andando dritto al punto, e Scorpius si passò le mani sul viso mentre sospirava.
-Albus, basta. Non so cosa mi sia preso prima, ma non ricapiterà. Possiamo non farne una questione di stato? E poi Rose non se lo ricorderà nemmeno, dato che l'Amortentia rende poco chiari i ricordi di chi ne era sotto effetto- spiegò Scorpius, mentre finalmente Albus si spostava dalla porta facendolo passare, e lo seguiva uscendo dalla sala comune.
-Sai, non credo che sarà così facile dimenticare la tua performance- mormorò Albus mentre attraversavano i sotterranei, notando che molti studenti spettegolavano tra loro guardando Scorpius. Il biondo inarcò un sopracciglio, lanciandogli uno sguardo confuso.
-Beh, vi ha visti mezza scuola e la notizia sarà volata a chiunque. Complimenti amico, siete sulla bocca di tutti. Dovrai trovare una scusa migliore del ciglio nell'occhio, quando vedrai Rose- disse Albus mentre ridacchiava, e guardava Scorpius darsi uno schiaffo in fronte mentre emetteva un lamento sofferente.
-Voglio morire- disse il biondo.
-Chissà, magari Rose esaudirà la tua richiesta stanotte, sbranandoti- la buttò lì Albus, che si stava divertendo molto a vederlo disperarsi.
-A proposito di Rose, dov'è? Non l'avrai lasciata con Scamander spero!- esclamò Scorpius mentre si fermavano di fronte all'aula di pozioni.
-L'ho affidata ad Alice, è in buone mani per ora- spiegò Albus, mentre gli tornava in mente la ragazza che lo raggiungeva di corsa, e guardava Rose immobile sul bordo della fontana, con i suoi profondi occhi verdognoli spaventati. I capelli neri e setosi le erano schivolati dalla crocchia per via della corsa, e Albus aveva provato l'istinto di portaglieli dietro a un orecchio.
Tuttavia si era trattenuto dal farlo, perchè non ne aveva nessun diritto. Sebbene avrebbe voluto averlo, per lui era difficile farsi avanti con Alice. Mancava di coraggio, ragion per cui non era stato smistato in Grifondoro con il resto della sua famiglia.
-Pronto?- chiese Scorpius scuotendolo per una spalla, e Albus sbatté le palpebre abbandonando, sebbene di malavoglia, il ricordo di Alice e della sua pelle di porcellana.
-Stavo dicendo, prima che tu ti perdessi nel mondo dei sogni, che dobbiamo entrare in classe e che spero che Scamander sia abbastanza furbo da non farsi vedere a questa lezione- disse Scorpius scrutando i Serpeverde e i Grifondoro che entravano nell'aula.
Albus andò dritto dal professor Lumacorno, a giustificare l'assenza di Alice e Rose, e il professore parve molto sorpreso e colpito dalla sua storia. Albus vide chiaramente quanto quei pettegolezzi lo interessassero, e non mancò di notare il sorrisetto che era apparso sotto i suoi grigi baffi.
-Molto bene, iniziamo la lezione! Oggi inizieremo a studiare la preparazione dell'Amortentia fino ad eseguirne un calderone per coppia, tra qualche lezione!- annunciò il professore alla classe appena furono tutti riuniti -Signor Scamander...- aggiunse guardando divertito Lorcan -...vuole iniziare lei a leggere la preparazione, dato il suo coinvolgimento di stamattina in un tragico amore non corrisposto?- disse beffardo, e metà della classe si voltò verso Lorcan ridendo.
Albus sorrise, e non potè non adorare Lumacorno in quel momento.

Rose Weasley stava percorrendo i sotterranei guardandosi attorno e cercando di capire perché la fissassero tutti, appena le passavano di fianco. La ragazza si sentiva svuotata e confusa come se si fosse appena risvegliata da un lungo sonno, ed avere gli occhi di tutti puntati addosso non la aiutava.
Sapeva che Alice aveva saltato pozioni insieme a lei, sebbene non ne capisse il motivo, ma la sua amica l'aveva ben presto lasciata da sola per correre ad aiutare suo padre con le Tentacula Velenosa giganti.
Rose aveva passato una buona mezzora cercando di capire perché non si trovasse nell'aula di pozioni con Albus e Scorpius, e perché avesse rimosso dalla sua memoria parte della mattinata.
Aveva girato a lungo in tondo nella sala comune, cercando qualcosa che spiegasse il suo vuoto di memoria, finché un flash non l'aveva fatta bloccare sul posto e spalancare gli occhi.
Si ricordava di lei, insieme a Lorcan, seduti su una panchina a tenersi per mano.
Era corsa fuori dalla sala comune, per raggiungere il diretto interessato nei sotterranei anche a costo di beccarsi una ramanzina da Lumacorno per l'assenza alla sua lezione, che non sapeva giustificarsi.
Quando arrivò a destinazione, vide gli studenti uscire dall'aula e andò a sbattere contro il panciuto professore, che reggeva la cartellina al petto e la guardava con compassione.
-Come stai Weasley? Ti senti meglio? Ah che giornata interessante la tua!- esclamò lui ridendo e facendole un occhiolino, mentre la superava andandosene e lasciandola ancora più confusa.
Per di più, le chiacchiere che le erano arrivate dal corridoio non promettevano nulla di buono.
-Eccovi!- esclamò appena Scorpius e Albus uscirono dalla classe, e li raggiunse guardando stranita Lorcan Scamander che le passava vicino senza degnarla di un'occhiata.
-Che accidenti succede? Perché ho dei flash di me e Lorcan... e perché degli idioti mi sono passati vicino mettendosi a canticchiare la marcia nuziale?!- esclamò lei sbracciandosi davanti al cugino, poi guardò Scorpius e si bloccò.
Un altro flash, stavolta di lei che guardava le iridi grigie del biondo e le labbra di lui vicino alle sue, mentre il cuore le rimbombava in gola.
-Scorpius...- disse lei debolmente aggrottando le sopracciglia, ma non osò chiedere, siccome il solo pensarci le faceva andare a fuoco il viso dall'imbarazzo.
-Ecco come sono andate le cose- disse Scorpius, appena Albus prese aria per parlare.
-Quel verme di Scamander ti ha rifilato un filtro d'amore, io ho fatto finta di baciarti per provocarlo e riempirlo di botte, ma James ci ha separati prima che accadesse. Giusto nel caso tu senta pettegolezzi in giro, questa è la versione ufficiale- le assicurò Scorpius, e Rose aggrottò le sopracciglia indignata.
 -Tu hai fatto cosa?!- esclamò furiosa, guardando Scorpius a bocca aperta.
Il biondo sgranò gli occhi -Ehm, ma non hai sentito la parte su Scamander...?- chiese lui mentre si passava una mano tra i capelli, cercando di non mostrarsi agitato.
-Come hai potuto farmi una cosa del genere?- esclamò Rose ignorando ciò che il ragazzo aveva appena detto.
Scorpius socchiuse le labbra senza sapere come rispondere, e si voltò verso Albus ma il Potter alzò le mani al cielo allontanandosi da loro due e guardando il biondo con un sorriso da serpe, mentre se ne andava lasciandoli da soli.
-Ti sembro forse un giocattolino da usare per infastidire Lorcan? Ti sembra corretto fare una cosa del genere mentre sono sotto l'effetto di una pozione?- chiese lei stringendo i pugni dalla rabbia e guardando furiosa Scorpius.
-No... non avrei dovuto fare finta di baciarti...- mormorò debolmente Scorpius senza riuscire a reggere lo sguardo della rosa, e fissandosi la punta delle scarpe.
Rose era furiosa, perché l'immagine di lei e Scorpius così vicini continuava a balenarle in mente, e una fastidiosa morsa le stringeva lo stomaco.
-E sai cosa? Una mossa come quella di Lorcan me la aspettavo, sapevo che prima o poi l'avrebbe fatto. Ma non pensavo che tu...- si bloccò mentre prendeva un respiro per controllare la frustrazione, che minacciava di esplodere facendola piangere dalla rabbia.
-Non pensavo che saresti potuto essere così meschino da usarmi... ora che eravamo diventati amici e io...- la voce le divenne roca mentre un groppo le si formava in gola, e Scorpius alzò lo sguardo  -...io ti avevo dato la mia fiducia!- finì lei, quasi in un grido, e dopo averlo guardato con disprezzo si voltò incamminandosi svelta, il più lontano possibile da lui.

Clair De Lune  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora