strange coincidences

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• CAPITOLO DEDICATO A JADE E MILLIE •

"Jade Amelia Thirlwall".
Jade ammira il cartellino plastificato in tutto il suo splendore ed assapora le 19 lettere in Times New Roman.

Questo cartellino è stato stampato apposta per lei. Se lo mette attorno al collo e non può fare a meno di sorridere.

La segretaria, Mrs. Fincher, la guarda come se avesse assistito a scene simili decine di volte.
E probabilmente è vero.
Cammina spedita per gli ampi corridoi bianchi e luminosi mentre Jade le trotta dietro cercando di memorizzare il percorso.
Voleva mettere le ballerine.
Poi è stata minacciata da Millie e sua sorella Leigh-Anne, così ha optato per dei tacchi neri in velluto acquistati due anni prima e mai messi.

Quel lavoro significa tantissimo per lei.
E non solo perché ama i computer.
A diciannove anni pensava di esserci finalmente riuscita.

Il suo Romeo si chiamava Liam, era praticamente perfetto ed era sicura che avrebbe passato il resto della vita con lui.
Non è andata così.

Si sono lasciati da sei mesi, la loro relazione non è riuscita a sopportare la distanza.
Lui in Inghilterra e lei, bloccata in Irlanda.

Non era uscita di casa per una settimana prima di trovare la forza di rimettere in sesto la sua vita. Per questo ha bisogno di questo lavoro, per dimostrare agli altri, specialmente a Liam, di potercela fare.

-Eccoci- disse la Fincher aprendo una porta bianca -Questo è il suo ufficio-

Jade appoggia la borsa su una scrivania grigia e vuota, proprio accanto ad una delle grandi finestre. Potrà sopportare la permanenza in quell'ufficio. Ne è convinta.

La Fincher è già passata oltre e Jade corre per raggiungerla. Quando Mrs. Fincher svolta inaspettatamente in un corridoio, la ragazza inchioda e scivola sul pavimento lucido.

-E qui c'è il suo diretto responsabile- la donnetta non si accorge di nulla e apre un'altra porta.

Jade è a dir poco entusiasta.
-Sa, sono davvero felice di essere qui. Voglio dedicarmi a questo lavoro senza imbarazzanti problemi person..-
-Ehi-

Chiude gli occhi e li riapre lentamente.
Niente da fare, lui è ancora lì e non c'è niente che lei può fare per impedirglielo.

I capelli corti, gli occhi marroni, quel sorriso che le ha fatto tremare le gambe migliaia di volte. Non è cambiato di una virgola.

Il suo Liam. No, non più. È Liam e basta.

-Tu sei in Inghilterra- dice.
-A quanto pare no- commenta Liam con ovvietà.

Accidenti. Le fa ancora quell'effetto, anche dopo tutto quel tempo. È facile. Jade è quella gentile, quella ingenua, quella disponibile, l'inguaribile romantica.

Non è più un'adolescente, perché dovrebbe sentirsi attratta da Liam in quel modo?
E perché lui doveva mettersi proprio quel maglione attillato?
No, Jade. L'abbigliamento di Liam non è più un suo problema.
E nemmeno il suo sguardo.
O il profumo.
Fanculo.

-Voi vi conoscete?- si intromette la Fincher.
-Poco- si affretta a precisare Jade. -Abbiamo qualche amico in comune-
-Oh, bene!- digita qualcosa sul palmare -Payne, aiutala ad ambientarsi. Devo proprio scappare-
Liam annuisce. -Benvenuta, Jade-

Still - Sequel of "Same Mistakes" Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt