Capitolo 52

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La scuola non riusciva a smettere di parlare di Harry Potter e del fatto che il suo nome fosse uscito dal Calice. Erano assolutamente furiosi con lui, cosa che più di tutte lasciava Eleanor confusa. Furiosi con un ragazzino che non avrebbe assolutamente potuto inserire il suo nome nel Calice. Non capivano quanto difficile avrebbe dovuto essere il livello di magia per oltrepassare quella di Silente? Certo, era il ragazzo sopravvissuto, ma sembrava che Eleanor fosse l'unica a sottolineare che si trattava solo di uno studente del quarto anno.

Sembrava che anche il suo migliore amico gli avesse voltato le spalle ed Eleanor era dispiaciuta per Harry. La triste espressione sul suo volto quando camminava per i corridoi, per andare o tornare da lezione, con tutti che lo guardavano male.

"Deve aver messo il suo nome nel Calice" sussurrò Marnie ad Eleanor mentre Harry le superava mentre si dirigeva a lezione. Aveva fatto un saluto con la mano in direzione di Eleanor che lo ricambiò.

"Marnie, tu e il resto della scuola siete ridicoli, non può averlo fatto"

"Allora l'ha fatto fare a qualcun altro per lui"

"Ne dubito fortemente. E anche se l'avesse fatto, non vedo perché tutta questa polemica, tecnicamente abbiamo raddoppiato la possibilità che la nostra scuola vinca il torneo!"

"Avremmo vinto comunque, Cedric è nella partita"

"Sì, e così anche Viktor e Fleur, non sappiamo nulla su di loro. Si dimostreranno avversari validi probabilmente. Harry ha tutto quanto a suo sfavore. Tutti gli altri avversari sono più grandi di lui e hanno un paio d'anni di esperienza con la magia che lui non ha. Piuttosto che odiarlo, tutti dovrebbero provare un minimo di pietà per lui!"

Non voleva discutere ulteriormente sull'argomento con Marnie, in effetti non voleva proprio pensarci affatto. Raccolse le sue cose e lasciò Marnie seduta da sola in corridoio mentre lei si avviava verso l'aula di Transfigurazione in anticipo.

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Stava camminando nel corridoio affollato quando si accorse che stava per andare a sbattere contro qualcuno; mentre cercava di evitare di andare nella stessa direzione, il ragazzo di Durmstrang sembrava aver avuto la stessa idea. I due alla fine semplicemente rinunciarono e si fermarono in mezzo al corridoio.

"Scusa" disse Eleanor.

"Tutto a posto, questo corridoio è un po' un casino, no?"

"E' sempre stato così ma con l'aggiunta di altra popolazione studentesca è ancora più incasinato di prima"

Stava venendo spintonata da tutti i lati da studenti che si dirigevano verso le loro prossime lezioni.

"Qui..." Il ragazzo le prese il braccio e la condusse verso un lato, fuori dalla zona di pericolo di traffico studentesco.

"Grazie"

"Nessun problema. Sono Doncho Genov" si presentò.

"Eleanor Ross" rispose lei con un sorriso.

"Sei del quinto anno?" chiese lui.

"No, sesto. Immagino quindi tu sia del quinto?"

"Già"

"Se non ti dispiace... il tuo nome è..."

"Bulgaro"

"Eppure, quando parli non sembri..."

Doncho rise. "Beh, mio padre è bulgaro, mia madre è irlandese. Penso di aver preso da lei per quanto riguarda l'accento"

"Wow, irlandese e bulgaro... fan di quidditch?"

"Sì, e prima che tu lo dica, a casa mia era da impazzire durante la Coppa del Mondo. Pensavo che i miei genitori avrebbero tirato fuori le loro scope per unirsi alle loro squadre"

Eleanor ridacchiò. "Scommetto che sarebbe stato interessante"

"A dir poco" disse Doncho. "A dir poco"

"Comunque, meglio che vada verso l'aula, la Professoressa McGranitt non è esattamente affezionata a me ora come ora e non voglio darle altre ragioni per avercela con me"

"Va bene, signorina Eleanor, buona giornata"

"Anche a te"

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La Casa di Tassorosso era fuori di sé per colpa di Harry, lo odiavano solo perché credevano che stava rubando la gloria di Cedric. Cedric era uno dei migliori amici di Eleanor, e gli voleva molto bene. Era forte e intelligente, ma ciò non garantiva la vittoria della Coppa Tremaghi e, per quante volte lei provasse a spiegarlo ai membri della sua Casa, tutto quello che trovava come risposta era ignoranza.

"Ogni singolo Tassorosso mi sta facendo impazzire. Capisco che siamo leali ma questo è ridicolo!" ammise Eleanor a Fred una sera mentre sedevano assieme a George in un corridoio. "E pensano che sono praticamente una traditrice a supportare anche Harry. Voglio dire, è tanto grave tifare per due persone nel torneo? Sono entrambi di Hogwarts!"

"Ti stai di nuovo agitando, Ellie" canticchiò Fred divertito.

"Scusa. Sono solo arrabbiata con tutti loro al momento. Non Cedric, lui ha preso piuttosto bene tutta la faccenda, ma addirittura Marnie sta facendo la difficile"

"Se la faranno passare, e se non lo faranno, peggio per loro. A chi importa cosa pensano?" disse George.

"Beh, a me. È la mia Casa, sono incastrata a stare con loro"

"Non proprio, devi solo passare la notte nei dormitori assegnati. Nessuno ti obbliga a stare in compagnia di altri Tassorosso... cosa che non hai fatto comunque di recente... grazie a noi. Non c'è di che, comunque"

Eleanor ghignò. "Miei eroi" disse con voce sognante prima di mettersi a ridere.

"Hey, Eleanor"

I tre alzarono lo sguardo ed Eleanor salutò Doncho con la mano.

"Vedo che sei riuscita ad arrivare in classe senza essere calpestata" disse lui.

"Beh, ho camminato stando vicino alle pareti" gli rispose.

"Buona idea"

"Grazie"

"Doncho!" Un ragazzo lungo il corridoio chiamò verso lo studente di Durmstrang.

"Oh, devo andare. Ciao Eleanor"

"Ciao Doncho!"

Fred si voltò verso George. "Chi diavolo è Doncho?"

"Suppongo fosse quel ragazzo lì" rispose George con un ghigno. 

Tightly Knit  {Fred Weasley} (Italian version)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora