17. istinto

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Quando sachiko si risveglió, era disteso nel divanoletto di casa sua.

-ma che é successo?- esclamò massaggiandosi la tempia che pulsava come se qualcuno stesse cercando di attaccarci un chiodo con una mazza da baseball.

-Sachi sei svenuto nel parco e hai vomitato, a quanto pare stavi male visto che ci avevi anche detto che avevi bruciore di stomaco...- Mark era chino su di lui.

-do..dove sono gli altri?- il dolore alla testa non gli passava, a quanto pare é come se gli zed siano allergici al cibo umano, sperava solo che non si fosse trasformato per sbaglio davabti a tutti.

-dopo che sei svenuto ti hanno portato a casa con la magia, una specie di teletrasporto, avevi le chiavi di casa in tasca così sono entrato e loro se ne sono andati-

-ah ok- la nausea era ormai sparita peró si sentiva molto debole, doveva subito nutrirsi.

-come stai?-

-Meglio, grazie ora te ne puoi pure andare- la fame stava salendo e con se portava l'istinto di aggredire mark.

-ma ne sei sicuro? Sei ancora palliduccio..-

-ho detto di stare bene, grazie- ora lo sentiva, quell'odore di cenere e sangue, Har glielo aveva spiegato, se resti a digiuno troppo a lungo l'istinto prende il sopravvento du di te portandoti a mangiare ogni cosa, tuo padre, pure il tuo cane...pure il tuo migliore amico...

-sicuro..?- disse mark con voce preoccupata.

-si puoi andartene ora- Sachiko si alzó, prese Markoval per una manica della felpa ma quello si divincolò subito

-ehi ma che ti prende?- gli chiese incazzato.

-vattene!- ringhiò Sachiko.

-no! Tu non stai ben...- ma non poté neanche finre la frase che Sachiko gli sferrò un pugno in pancia. Mark si piegò in due e Sachiko approffittò del monento per sbatterlo fuori di casa.

-SACHI!- Mark cominciò a bussare violentemente.

-STO BENE SMETTILA- Sachiko si mise la mano alla bocca, i denti si stavano appuntendo e anche le unghie si stavano scurendo, si accasció alla porta e usó le tecniche che aveva imparato per ridivenire normale, ma niente, i capelli cominciarono a schiarirsi.

-SACHI APRI- Mark cominció a battere più forte.

-VATTENE- lo disse con rabbia, ma dentro di lui stava soffrendo.

Mark restó ancora un pó a battere e sachiko dall:altra parte della porta era rannicchiata su se stesso, alla fine lo sentí emettere un gemito, quasi un pianto soffocato, dopodiché mark se ne andó.

Sachiko si sentiva malissimo, un pó per la fame, un pó perché aveva trattato malissimo il suo migliore amico, era la prima volta che lo trattava così e sapeva che ne stava soffrendo tantissimo.

Quando fu sicuro che Mark se ne fosse andato uscì calandosi il cappuccio della felpa, andó nel vicolo cieco dietro casa e si sedette dietro al cassonetto dei rifiuti secchi.

Doveva raccogliere le forze e andare da qualche parte un pó distante a cacciare ma il suo istinto lo spingeva ad attaccare pure il cane randagio là vicino.

Aspetta, un cane? Sachiko si voltó non l'aveva visto ma il suo istinto l'aveva "sentito", un cane, un bastardino di media taglia che se ne stava accucciato alla fine del vicolo.

Lilit gli aveva spiegato che l'anima degli animali é simile a quella umana o zed ma che da meno "energia", bisognerebbe mangiare l'anima di una ventina di polli per avere l'energia di un anima umana, insomma se tutti gli zed mangiassero l'anima degli animali questi si estinguerebbero e visto che di umani ce ne sono in abbondanza, un pó per morale un pó perché ci si diverte di più, tutti optano per l'anima umana.

Zed • Opal La SapienteWhere stories live. Discover now