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-Ci siamo conosciuti così tre anni fa. Io avevo da poco iniziato a lavorare in questo posto e lui aveva appena cominciato l'università- aggiungeva dettagli tanti quante erano le pieghe del lenzuolo.

-Nient'altro? È successo per forza qualcosa...l'hai tradito? Perché?- continuava ad infierire il corvino.

-Ma cosa cazzo vuoi da me? Io ti ho detto tutto e poi le storie finiscono, non tutti hanno un lieto fine come sperano. Non è accaduto proprio niente...la nostra era una relazione come tante- rigettò ferito nell'orgoglio e forse ancor più per quello che era il ricordo del fidanzato.

-D'accordo Taehyung, ti voglio credere...- gli lanciò la chiave della seconda porta -...ma se scopro che mi hai mentito ti vengo a cercare- detto questo prese ad uscire dalla stanza.

Non aveva il timore di poter subire una denuncia o altre ritorsioni, per il semplice fatto di aver obliato il proprio nome e di risiedere in un altro distretto.

Inoltre uno che si faceva chiamare Taetae non avrebbe avuto il fegato di risollevare il polverone da poco acquietatosi chiamato Park Jimin.

Un gruppetto di ragazzi lo aveva preso di mira con bisbigli ed occhiatacce di cattivo gusto, in particolare una chioma mora tra le varie continuava ad infierire, uno sguardo altalenante, prima sulla porta e poi sul suo volto.

Non voleva farsi notare ulteriormente, perciò decise di andare per la sua strada.

Purtroppo la faccenda aveva occupato più del tempo promesso a Seokjin ed è così che Yoongi non trovandolo né tra i tavoli né alla zona bar capì di essere rimasto fregato.

Precipitatosi fuori dal locale poté scoprire con sconsiderata gioia l'assenza del veicolo e dell'amico -Ma sto figlio di put...- tranciò l'offesa capendo di essere in errore, si era solo vendicato, in fin dei conti uno dei più arcani e coriacei comportamenti umani quello.

Stanco ed insoddisfatto da quella visita vagò per un centinaio di metri fino ad uno dei pochi e discreti motel adatti alle sue tasche.

Prenotata una stanza riuscì a contare i pochi spiccioli rimasti.

L'indomani, non solo la sveglia sarebbe suonata all'alba, ma avrebbe dovuto percorrere anche un paio di chilometri a piedi siccome il biglietto non avrebbe potuto coprire la giusta distanza per la mancanza di contanti.

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Detestava con ogni fibra del suo corpo sudare già alle prime ore del giorno, eppure è in quel modo che domenica mattina si presentò in università.

Era esausto per i 3km appena macinati con il tacco delle sue vecchie Converse e l'unico obbiettivo era quello di filare in camera e non aprire a nessuno, ma i piani furono disattesi.

Dopo circa due settimane da quando era giunto in conservatorio i suoi occhi poterono riconoscere quello chignon brullo di lacca, simile alle crostatine fondenti e stantie che il panettiere portava nel pollaio vicino casa loro, quando ancora la campagna era un bel ricordo infantile e non luogo di urla e tradimenti.

Seokjin era all'entrata con la donna e il suo accompagnatore, pareva molto preso, ma non abbastanza -Yoongi!- sventolò la mano facendo voltare gli altri due soggetti.

Si era vendicato, normale che ora facesse l'indifferente.

Più il maggiore trascorreva del tempo con il corvino più gli assomigliava e questo non era dell'intenzioni migliori.

-Yoongi fatti abbracciare- lo strinse con forza non percependo il minimo ricambio.

-Finiscila. Cosa siete venuti a fare?-

-A trovarti- sorrise Tyler non sapendo che reazione assumere all'ennesima provocazione abulica.

-Bene, ora che ci siamo visti potete andare- fece per andarsene, ma il castano lo trattenne.

-Ho incontrato i tuoi genitori qui, li ho visti un po' confusi e così mi sono offerto di aiutarli, guarda caso ho scoperto che avevano un figlio di nome Min Yoongi- lo fissò con sguardo sorpreso ed inquietante.

-Il tuo amico è molto simpatico e anche gentile- approvò sua madre intanto che lo squadrava per la seconda volta da capo a piedi con quel solito giudizio genitoriale.

-Da come Yoongi vi aveva descritto mi sarei aspettato qualcosa di diverso- si girò nuovamente verso il corvino insinuando ancora quello sguardo.

-Diverso? Tipo cosa? Yoongi che gli hai detto di noi?- rise imbarazzata.

-Ecco, nulla di che...-

-Gli ho detto che eravate morti- incastonò le pupille dritte in quelle carbone della madre.

-Yoongi, ma è orribile- emerse Tyler.

La donna scosse la testa mantenendo quella ferrea presa nello sguardo e nelle bugie del figlio.

Era riuscita a sopportare ogni scheggia di quel rapporto oramai scalfito dall'incomprensione e dall'odio che un figlio può provare verso la genitrice.

Tutto aveva un suo perché.

-Ora potete anche andare- sussurrò come se volesse urlare.

Fu questione di secondi e il minore scappò correndo verso i corridoi.

-Yoongi! Fermati! Scusate, lo vado a riprendere- tentò di giustificare Seokjin la sua improvvisa assenza, in qualche modo si sentiva responsabile per aver causato tutto quel subbuglio famigliare.

L'altro continuò a correre finché il fiato tornò a mancargli e i richiami si fecero sempre più vicini.

-Che...che ti prende? Me lo spieghi!? Sono i tuoi genitori, abbi...un po' di rispetto- si appoggiò al muro regolarizzando il respiro.

-Vai via, levati dal cazzo perché non sono in vena- tossì allontanandosi.

-No, io resto. Perché mi hai detto che erano morti? Volevi compassione? Una bella storia da raccontare?- domandò in lontananza senza rischiare di ricevere un destro.

Yoongi si fermò -Io non voglio la compassione di nessuno e tanto meno raccontare qualcosa che bello non è. I miei sono morti davvero, almeno per me...- girò il busto tanto poco per guardare le labbra dell'altro -...se tua madre tornasse con un altro uomo dopo un viaggio di lavoro e sbattesse tuo padre fuori casa senza un evidente motivo, infischiandosene di far del male alla propria famiglia, tu la perdoneresti?-

Continuò il cammino senza essere fermato, senza ricevere una risposta.

Yoongi si era esposto e con lui l'intera situazione famigliare.



Ecco il perché Yoongi sia tanto incaxxato con sua madre. Poor Tae abbandonato in quella stanza e un applauso alla caxxutaggine di Seokjin.

ßℓαcк Yσυηg Cђαηg  ||  YσσηmιηDove le storie prendono vita. Scoprilo ora