"Pensieri" capitolo 4

380 10 0
                                    

4)

*Draco*

-Potter, guarda dove metti i piedi, o cambia occhiali se non ci vedi!- ribattei non appena mi trovai Harry addosso. La Granger mi fissava innervosita; ne provai alquanto soddisfazione, così aggiunsi -Ma capisco Potter che la mia bellezza abbagli- rivolsi i miei occhi verso Hermione, sfoggiando un sorriso modesto e malizioso e cercando di intrappolarla nel ghiaccio dei miei occhi. Sentivo che prima o poi sarebbe diventata mia, ma oltre a sentirlo lo desideravo... ma no in realtà era solo una messa in scena per vincere la scommessa... non potevo certo perdere contro la Greengrass!

-Malfoy perché non eri a lezione oggi?- si intromise Lenticchia.

Mi infastidirono e mi turbarono il tono della sua voce e il rosso accecante dei suoi capelli, così risposi seccamente

-Avevo cose più importanti da fare. E adesso se non vi dispiace- mi feci spazio tra i tre per passare sfiorando la spalla della Granger. Mi bastò un instante per sentire il suo corpo irrigidirsi e i brividi comparire sulla mia pelle; mi voltai ma senza incrociare il suo sguardo e fuggii verso il dormitorio.

                       ******

L'aria accogliente del dormitorio e i colori della mia casata riuscirono a mettermi a mio agio, mentre lentamente mi accomodavo e mi distendevo sul letto. Lo faccio spesso quando ho bisogno di stare da solo e di pensare, e questo era uno di quei momenti. Gli occhi castani e luminosi della Granger invadevano le mie fantasie notturne, trasformando spesso incubi in sogni. Pensai un attimo alla possibilità più assurda e improbabile: quella di essermi innamorato di lei. Impedii subito dopo che questa potesse essere la realtà quando pensai a cosa avrebbero pensato di me la mia famiglia e tutta la scuola... *no, non poteva succedere! Non avrei mai deluso la mia famiglia, e me stesso* pensai. Anche se nel profondo mi sentivo diverso: una maschera copriva la mia anima, e sembrava ormai combaciare perfettamente con la forma del mio volto, riusciva a celare i miei veri pensieri, tal volta anche da me stesso. E così, l'indole meschina riusciva a sovrastare l'anima fievole, riusciva ad intrappolarla, a scioglierla, a mischiarla; e perfino per me era difficile riconoscere i pezzi in cui era divisa. Ma ancora non sapevo che una persona li avrebbe poi riconosciuti, divisi e riposti ordinatamente e accuratamente, come vengono ordinati i libri della biblioteca.

Speriamo vi sia piaciuto anche questo capitolo

Se vi va seguiteci anche su Instagram!

- Ali (drvmionx)

- Glo (alohomora.it)

Vorrei dirti | DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora