It may rain days and days endlessly, even in the desert the rain can fall

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Lo sguardo verso il cielo sormontato dalle alte palme di Los Angeles, il cinguettio degli uccelli, quella leggera brezza che smuoveva la natura e le ciocche di capelli, e poi ti penetrava piacevolmente nelle ossa. Il sole era leggermente nascosto dalle nuvole, il che rendeva piacevole una passeggiata priva dell'imbattersi in raggi scottanti, produzione di melanina e, nel peggiore dei casi, una dannata insolazione. Aveva appena terminato quel meeting, durato così poco rispetto alle ore di aereo fatte: perché non poterlo fare su Facetime?  si chiese Seokjiin, nonostante fosse consapevole del suo bisogno di cambiare aria anche solo per mezza giornata. Ma l'hotel era prenotato per altre due notti, quindi tanto valeva godersi quei giorni di riposo.

Schiamazzi in lontananza, le ruote degli skate su quelle rampe alte e pericolose, musica hip hop, artisti di strada, teppisti che imbrattavano i muri; e poi i bambini urlanti e piangenti per chissà quale motivo, le madri disperate che li rincorrevano con le macchinine o le bambole in mano. Le coppie, infine, che si tenevano disgustosamente la mano: sia che fossero normali, sia che fossero due ragazzi, come se quest'ultimi non fossero diversi. In Corea, perfino in una metropoli enorme come Seoul, solo i più coraggiosi sarebbero stati capaci di tenersi la mano in pubblico, mentre passeggiavano sull'argine del fiume Han, o per le strade di Hongdae. Ma d'altronde, l'amore è solo per i coraggiosi.

Seokjin era la definizione di codardia, e n'era sempre più consapevole: più guardava quelle persone mangiarsi di sguardi, con gli occhi pieni d'amore, più capiva di aver lasciato andare l'unica persona gli fosse mai importata nella sua misera vita.

Dicono che i soldi non possano fare la felicità; e c'è chi è d'accordo, chi in disaccordo: con i soldi puoi comprare un'immensità di cose, futili quanto di una certa importanza.
Nato in una famiglia ricca, sin da piccolo capace di poter fare il bagno in una vasca piena di banconote, Seokjin era sempre convinto che bastasse dire di chi fosse figlio, o aprire il portafoglio, per essere felice e soddisfatto.
Eppure questa volta non avrebbe potuto utilizzare nemmeno la sua mastercard platinum per riavere indietro Namjoon.
Lo aveva abbandonato, accecato dalla tristezza dalla fine del loro amore, dalla rabbia di averlo condiviso con qualcun altro, dall'amarezza di non poterlo più amare liberamente.

L'amore che lega due persone finisce quando solo una persona decide di smettere di provare quel sentimento, più grande della parola stessa formata da 5 misere lettere, o quando semplicemente termina quella complicità che è sufficiente per capire tutto senza dirsi niente?

[...] Luna aveva deciso di tornare sulla sua orbita, e lasciare Terra a sé e a Sole. [...]

Ma se quelle persone continuano ad amarsi nonostante quella complicità sembra essersi consumata, l'amore esiste ancora?
Se il tuo costante pensiero è quella persona, l'amore si trasforma in ossessione?
Ora anche Seokjin era sulla sua orbita, ma l'influenza della luna sul pianeta terra è fin troppa, e Namjoon viveva costantemente con l'immagine del più grande in testa e una stretta al cuore ormai spezzato, metafora del tenere insieme i pezzi che nemmeno una colla avrebbe riattaccato insieme: se non Seokjin, unico mezzo per la riparazione di quell'organo macinato dalla tristezza e dalla malinconia.

[...] La vicinanza di Sole bruciava sulla pelle di Terra, che aveva solo bisogno della sua Luna per essere felice. [...]

Ormai era il crepuscolo, quando Seokjin si avvicinò sempre di più alla battigia: la spiaggia era piena di gente che fotografa il cielo tinto da quei colori caldi; c'era chi surfava, chi nuotava; i giovani, quelli più spericolati, facevano salti mortali e acrobazie sulla sabbia fine e bianca di Venice Beach. Seokjin era sicuro che sotto quella luce, la pelle di Namjoon sarebbe risultata come oro colato, prezioso e inestimabile.

E  così, con la testa piena di pensieri pesanti come sassi, che volevano essere lanciati contro l'acqua e liberati, Seokjin si prese di coraggio e urlò al mondo intero che amava quello stupido di Kim Namjoon.
E il più piccolo, come se fosse sempre stato legato a Seokjin dal filo rosso, che li tiene congiunti per i mignoli, sentì dall'altra parte del mondo le farfalle nello stomaco, senza capire più nulla, né il perché di quella strana e improvvisa sensazione.

E il più piccolo, come se fosse sempre stato legato a Seokjin dal filo rosso, che li tiene congiunti per i mignoli, sentì dall'altra parte del mondo le farfalle nello stomaco, senza capire più nulla, né il perché di quella strana e improvvisa sens...

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Fine :)





(Sto scherzando)
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bacini, Rin

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