Parte 39.

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La vibrazione del telefono m'interrompe dalla lezione di "Mass Media and Society" che sto seguendo al fianco di Isaac e non mi sorprendo nel leggere il nome di John.
Ho cominciato a capire perché Blake e i suoi amici si fidano così tanto del suo talento nell'organizzare al meglio ogni cosa tra cui gli incontri a cui ho assistito.
Oggi è mercoledì ed è il compleanno di Becka, la festa a sorpresa è preparata in ogni suo dettaglio alla confraternita e manca solo la mia parte per far funzionare tutto al meglio.
Dopo il confronto che ho avuto con Blake qualche giorno fa mi sono fatta riaccompagnare al dormitorio. Ho visto nel suo sguardo qualcosa cambiare, mi ha guardata come se avesse di fronte la ragione delle sue paure e spiazzato dalle mie parole è rimasto semplicemente in silenzio.
Non l'ho più sentito da domenica ecco perché ho l'ansia di quello che potrà succedere tra di noi oggi.

Mentre mi dirigo al dormitorio chiamo mio padre. Solitamente ci sentiamo nel fine settimana ma non mi ha cercato questa volta ed io sono stata così tanto presa da tutto ciò che stava accadendo con Blake che non ho pensato a lasciare neanche un sms.
Il telefono suona ma non ricevo nessuna risposta facendo scattare la segreteria. Decido di lasciargli un messaggio, probabilmente sarà occupato in ufficio e non insisto, mi richiamerà non appena potrà.

Arrivo davanti la porta della nostra camera e quando giro la maniglia trovo Becka in accappatoio girata verso il suo armadio che sta osservando i suoi abiti sovrappensiero, mi affretto ad andarle incontro e stringerla in un abbraccio caloroso.
<<Tanti auguri alla compagna di stanza migliore di quanto ho potuto mai sperare>> dico guardandola negli occhi.
<<Oh Alyssa così mi fai piangere! Non c'è niente da festeggiare già vedo le rughe insidiarsi nella pelle>> indica la sua faccia allo specchio imbronciata prima di scoppiare a ridere. È ancora più radiosa del solito.
Mi sembra il momento più adatto per dargli il mio regalo, così prendo il pacchetto dallo zaino e glielo porgo.
<<Questo è per te>> sorrido imbarazzata.
Lei per tutta risposta mi guarda in segno di disapprovazione ma dopo qualche secondo si affretta a scartare velocemente la carta che incornicia il suo regalo.
Se lo stupore avesse un volto in questo momento sarebbe quello di Becka che si è fermata a fissare la cornice argentata che immortala la nostra foto con la bocca semi aperta e gli occhi che le si sono velati velocemente di lacrime.
<<Non è niente di che ma pensavo..>>provo a dire ma vengo interrotta dalle sue braccia che mi circondano forti il collo e sento la pelle inumidirsi all'altezza della spalla.
<<È perfetto Aly, grazie>> risponde con voce incrinata prima di staccarsi da me per appoggiare la nostra foto sul comodino che affianca il suo letto e ammirarla sorridendo.
Non sono mai stata brava in questo genere di cose non avendo mai avuto un rapporto del genere con altre persone al di fuori di mio fratello, ma sono contenta di vederla felice e sapere che quel sorriso è dovuto da un piccolo mio gesto mi fa ridere il cuore.
<<Allora come vuoi festeggiare il tuo giorno?>> Cerco di nascondere il velo di tensione sperando che tutto vada come previsto dalla mia parte.
<<Non so, John stasera mi porta a cena fuori quindi non ho programmi per tutto il pomeriggio>> sento la sua voce appena abbassarsi a queste parole e lo sguardo mischiarsi a delusione.
Mi sento un po' in colpa a contribuire in qualche modo a questo sentimento anche se per il suo bene, così cerco di rallegrare la situazione.
<<Che ne dici allora di andare a comprare qualcosa di speciale per stasera?>>

Tre ore, un abito nuovo e una messa in piega dopo stiamo ritornando verso casa e ho appena ricevuto il segnale che stavo aspettando per portare Becka alla sua festa. Non è stato difficile intrattenere la mia compagna, la parte più complicata anzi è stata forse quella di convincerla ad andare via dal centro commerciale nonostante avessimo già fatto tutto il necessario.
Tossisco nervosamente sapendo già cosa sto per dire e a cosa sto andando incontro, ma non posso fare in altro modo per essere convincente con lei.
<<Becka, ti dispiace accompagnarmi alla confraternita? Blake è lì e abbiamo discusso stamattina, devo incontrarlo>> dico nel tono più serio possibile e incrocio le dita mentalmente.
Lei mi rivolge un'occhiata fugace prima di mettere la freccia per fare un'inversione di marcia e guardare intensamente la strada.
<<Cosa ti ha fatto quello stronzo? Sapevo che c'era qualcosa che non andava, è da tutto il pomeriggio che stai fissando il telefono in ansia e ora ne ho la conferma. Dimmi che non c'entra un'altra che potrei strozzarlo con le mie stesse mani>> gesticola nervosamente mentre accelera superando il limite di velocità per arrivare più velocemente.
Dovrò prepararmi delle belle scuse dopo che avrà scoperto della sorpresa, ma non posso tornare indietro e rovinare tutto proprio adesso.
<<Non lo so Becka è che siamo così incasinati e non so se dovremmo continuare a frequentarci o lasciar perdere. Poi è circondato sempre da tutte quelle ragazze che mi danno il volta stomaco e che non migliorano la situazione.>> Butto fuori questa frase tutta d'un fiato per non far trapelare nulla e continuo la mia parte restando in silenzio fino a che non arriviamo ai parcheggi semi vuoti della confraternita.
Sto per terminare l'ultima parte della recita quando lei mi anticipa spegnendo il motore.
<<Ti accompagno>> mi fa l'occhiolino e scende dalla macchina prima ancora di ricevere una mia risposta.

La imito seguendola velocemente nel vialetto ma attenta a rimanere dietro di lei che suona insistentemente il campanello e incrocia le braccia al petto per apparire più dura. Dopo qualche istante la porta si apre e lei fa irruzione con passo deciso verso la sala principale.
Quando entra un boato di auguri e applausi riempie l'intero abitacolo e le luci si accendono contemporaneamente mostrando la sala piena di persone e palloncini al soffitto, lei sgrana gli occhi rimanendo letteralmente senza parole e si porta una mano al cuore per lo spavento. Tra tutti gli studenti si distingue il suo ragazzo andarle incontro sorridendo vittorioso e stringerla forte tra le braccia per una manciata di secondi, baciandola tra le lacrime che hanno preso a fuoriuscirle.
Le casse iniziano ad emettere la musica per far iniziare la festa e tutti gli invitati a turno porgono gli auguri alla festeggiata prima d'iniziare a ballare sulle note delle canzoni.
Mi avvicino anch'io ma quando mi nota mi punta un dito contro scoppiando a ridere prima di abbracciarmi.
<<Non ci credo tu sapevi tutto!>> Mi dice rimanendo stretta a me.
Annuisco e sono sollevata nel vedere che tutto è andato nel verso giusto, mi guardo intorno in cerca di Blake ma non vedo sue tracce.

Decido di prendere qualcosa da bere e mi dirigo così verso il bancone degli alcolici.
Opto per un bicchiere di birra e rimango a guardare gli invitati ballare in mezzo alla sala fino a quando due mani mi coprono gli occhi oscurandomi la vista e facendomi indietreggiare contro un petto sodo.
Riconosco il profumo familiare che mi avvolge e sento il respiro caldo solleticarmi la pelle appena sotto l'orecchio.

<<Ti stai per caso annoiando bimba?>>

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Ehi ragazze🦋
Ecco il nuovo aggiornamento, vi eravate dimenticate per caso del compleanno di Becka?😏

Non posso anticiparvi nulla di quello che sta per succedere ma vi dico che presto scoprirete tutta la verità sulla vita di Alyssa.
Ed io ho un po' d'ansia .

Mettete una stellina se la storia vi sta piacendo e fatemi sapere le idee che vi siete fatte.
Spero di riuscire ad aggiornare prima del prossimo venerdì, farò il possibile.
Grazie per essere arrivate fin qui.
A presto. xx

(Ri)trovarsi, quando da soli non bastiamo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora