EXTRA: Sospiri caldi e fruscio di lenzuola

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Era uno di quei pomeriggi piatti, che trascorrevi guardando il soffitto macchiarsi di puntini neri e ad ascoltare il vento ululare al di fuori della finestra.

C'era una calma insolita; una calma che magari poteva sembrare soffocante, ma in quella frenetica vita cittadina quell'inaspettata tranquillità paradisiaca era come gonfiarsi i polmoni d'aria dopo una maratona di sei chilometri. Come ispirare nettare e ambrosia degli dei e catapultarsi sul paradisiaco monte olimpo. Come essere avvolti dalle braccia rassicuranti di un dio e cullarsi in quella cupola di calore divino, un calore che si irradiava tra le tue membra distendendole, un calore che ti confortava l'animo e ti allontanava dal caos del mondo.

Wei Wuxian sapeva che neppure il più misero degli dei si sarebbe presentato e l'avrebbe abbracciato, però lì, tra le braccia di Lan Zhan, caldo del calore del suo corpo e con i sensi inebriati dal suo profumo di legno di sandalo, pensò che nessuno degli dei sarebbe stato come Lan Zhan.
Sulle labbra aveva ancora il sapore zuccherino della sua bocca, nel corpo ancora i rimasugli del tepore tipico del sonno.
I suoi occhi erano ancora pieni di lui, e se fosse stato necessario li avrebbe riempiti ancora, e ancora.

Le lenzuola erano fresche contro il suo addome nudo, e quando si girò per fissare i fiocchi di neve che cadevano lenti al di fuori della finestra, il tessuto gli pizzicò i bottoncini rosei nel suo petto. Il suo corpo fu pervaso da un brivido, si avvicinò ancora di più alla fonte di calore stesa accanto a lui, spingendosi verso il suo corpo e sospirando quando vi si appoggiò contro.

Lan Zhan mormorò in risposta contro il suo orecchio, strofinando il suo viso contro i suoi morbidi capelli e beandosi di quei frammenti di sonno nei quali era ancora intrappolato.
In risposta, sul viso di Wuxian comparve un sorriso malandrino.
Non era sveglio da molto, sentiva ancora il frutto del piacere di Lan Zhan appiccicarsi tra le sue natiche e l'eccitazione beare le sue membra.
Era un venerdì pomeriggio di un Febbraio innevato, e subito dopo aver finito le lezioni si erano catapultati nella stanza di Wuxian e avevano fatto l'amore.
Facevano l'amore tutti i giorni: una, due o quante volte volessero. Ma lo facevano ogni giorno, era una sorta di tacita promessa tra loro.
Lan Zhan lo afferrava per i fianchi e lo girava a se, lo guardava negli occhi come per chiedergli il permesso, come se ce ne fosse stato il bisogno! Wuxian si avventava su di lui e lo faceva cadere sulle lenzuola fresche, e lì cominciava un'interminabile lotta su chi dovesse stare sopra l'altro. Wuxian si ritrovava a ridere e a scalciare, mentre l'altro sfoderava il suo invincibile asso nella manica e faceva scorrere velocemente le sue lunghe dita sul suo addome, facendogli il solletico. E allora lì si arrendeva, facendosi spogliare strato dopo strato, toccando con dita abili l'eccitazione di Lan Zhan e sporgendosi verso la sua bocca per sentirne i sospiri caldi ed estasiati. Lan Zhan era fermo e deciso nei suoi movimenti, ma sempre gentile. Quando gli percorreva il petto di baci con le sue labbra rosse, quando gli separava le cosce e si infilava tra di loro e quando si prendeva cura di lui mentre entrava, ricoprendogli il viso di baci e facendolo ridere soffermandosi a baciare con cura ogni minima parte del suo naso.
E facevano l'amore, pieni uno dell'altro, in sincronia come se fossero una sola anima e un solo corpo.
Come se fossero l'uno la metà perduta dell'altro, divisa in un altro mondo da una forza ultraterrena, e si fossero incontrati solo in quel momento, incastrandosi perfettamente in ogni angolo e in ogni parte.
Lan Zhan si incastrava perfettamente in Wuxian, e Wuxian si incastrava perfettamente in Lan Zhan.
Erano la prova vivente che le leggende sono vere, e che le due metà possono davvero incontrarsi.

Wei Wuxian alzò gli occhi verso di lui, cominciando un lento percorso di baci dalla clavicola sino alla sua bocca, nell'attesa che l'altro si svegliasse.
Poi, quando vide che le sue sopracciglia avevano iniziato ad aggrottarsi, si ritrasse soddisfatto, cominciando a fissare il soffitto con aria innocente.

Il Sentiero Che Il Destino Ha Tracciato Per Noi || WangXianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora