.7. fuga .7.

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Seguì senza replicare il gruppo, non potevo più tornare in dietro, ormai mi avranno già aggiunto 1/2 anni per evasione dal carcere... .
Arrivammo davanti ad un furgone nero ed entrammo in esso, zulema diede a tutte dei vestiti e a me li lanciòin facciae ci disse di cambiarci, e ci cambiammo.
Erano vestiti normali, ero tornata alla normalità, e per un attimo mi sembró di sorridere fino a quando il furgone non partì e ritornai alla normalità, lo stavo facendo davvero, stavo realmente scappando...  .

-Zulema...dove stiamo andando?

Ancora una volta mi rivolsi a lei, e mi mostrò lo sguardo più freddo che avesse mai fatto.

-In un paese dove non c'è l'estradizione.

-E quanto ci metteremo?

-Ti sembro un fottutissimo navigatore?

Rimasi in silenzio capendo di aver parlato anche troppo.
Passai ore dentro quel furgone, senza neanche una piccola finestrella, e io soffrivo di claustrofobia fin da piccola.
Appoggiai la schiena contro la parete e cercai di mantenere la calma, ma vidi sempre di più la stanza restringersi verso di me, lo notarono anche le altre dato che continuavoa premere la mia schiena contro la parete.

-Che cazzo hai ora? Tra poco spacchi la parete ed esci dal furgone.

Mi disse Saray, e in quel momento sentii la stessa rabbia che provai con Zulema quel giorno.

-NON ho un cazzo okay!???? Fatti i cazzi tuoi!.

Saray si girò sconvolta verso Zulema.

-Ma io questa l'ammazzo, Zulema.

-Saray non rompere il cazzo dai, la devo già uccidere io. Soffrirà di claustrofobica, finché non da fastidio a nessuno non vedo perché disfarci di lei.

Ehi?? Pronto??? Io sono qui, che diavolo parlate di ammazzarmi!.

-Possiamo fermarci in un autogrill? Almeno vado in bagno.

zulema rimase a guardarmi poi tirò un pugno alla parete che ci fece saltare in aria.

-accosta al primo autogrill, la principessa deve pisciare okay?

Appena arrivata all'autogrill mi misi un cappellino e gli occhiali da sole che mi diede Zulema ed entrai nell'autogrill, mi chiudi in un bagno e mi sedetti, poi appoggiai la nuca all'indietro sulla parete e sospirai,
Inspirai ed espirai il più possibile.
Mi sembrarono infiniti quei minuti passati li dentro ma finalmente ero da sola, dopo 2 settimane e mezzo chiusa in un carcere con altra gente.
Era il mio piccolo momento di tranquillità, che venne disturbato da Zulema che spalancò di colpo la porta del mio banco.
Mi coprí subito e la guardai sconvolta per lo spavento.

-che cazzo stai facendo??? Sono 10 minuti che sei chiusa qui.

-sto facendo la pipí...

-Te la vuoi dare una mossa? Che cosa hai li? Una cisterna??? Muoviti.

-okay...si, a-adesso arrivo.

Rimase li a guardarmi e io a guardarla.

-beh??

-non riesco se mi guardi...

-Cristo...ce l'abbiamo uguale, datti una mossa.

Mi sistemai, mi lavai le mani e lei di colpo mi prese il polso stringendolo e mi trascinó con se di nuovo sul furgone e partimmo di nuovo.
Verso sera arrivammo in una zona desertica e il furgone se ne andó lasciandoci li.

-Che figata Zulema, e adesso che facciamo?

Saray era la più emozionata tra tutte.

-Domani mattina alle 5 abbiamo un battello che ci porta fino al paese in cui staremo.

-e poi?

Aggiunsi io

-e poi ognuno per la sua strada

-E se la pol...

In quel preciso istante mi ritrovai Zulema davanti a me, si passó una mano sul viso e poi mi prese per il colletto portando il mio viso a contatto col suo.

-Se la polizia ci becca, io ti ammazzo. Te lo giuro. Perché hai appena portato sfiga, adesso prega affinché la polizia non ci trovi, perche ti giuro che ti rovino, e sta volta per davvero.

Deglutii guardandola negli occhi, il suo sguardo non esprimeva emozioni, se non disgusto e odio.
Mi lasciò e rimasi in silenzio fino all'indomani, quando salimmo sul battello.

-Zulema, non mangiamo?

Chiese una delle due detenute che erano con noi, e l'altra annui come per sostenerla.

-Certo che mangeremo, ma non adesso.

Passai il viaggio a guardare il mare, era bello e limpido, proprio come me prima di entrare in prigione.
Rimasi in silenzio ad ascoltare il rumore delle onde e del motore.
Ma ancora una volta Zupema entró nei miei pensieri, mi ritornó in mente la scena della prigione, la mia caduta e le sue parole.
"Bambina...questo è solo l'inizio del tuo inferno..." .

-Bambina, se hai fame Saray ha fatto i panini

- Così mi avveleni?

Ridacchió

-Se voglio ammazzarti, voglio farmi morire con le mie mani, cosi soffri lentamente

-Mi vuoi lasciare stare zulema?? Non é il momento.

-Hai il ciclo?

-No, non ho il ciclo, sono solo stanca, vorrei starmene sdraiata, in silenzio.

Rimase a guardarmi, forse sta volta in modo meno severo e mi lasciò li senza dire nulla.

El veneno del escorpión |Zulema Zahir|Where stories live. Discover now