18. Cristiana♡

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Buonasera Rose🌹
buona lettura...

Cristiana

Ero indiscutibilmente innamorata pazza di lui, non c'era altra soluzione e spiegazione logica. 

Teodoro era riuscito a fare breccia nelle mie difese e a penetrarmi dritto dentro al cuore, mi aveva spiazzata e disarmata con la sua originalità ed eleganza. Era un ragazzo molto speciale, straordinario, che valeva la pena incontrare almeno una volta nella vita...e non lasciarselo sfuggire. 

Mi aveva insegnato molto da quando c'eravamo incontrati in quella famosa agenzia di viaggi del suo migliore amico, Vincenzo.  

Grazie a lui ero ritornata ad essere in parte la me stessa di un tempo, migliore, e sotto altri aspetti avevo scovato lati di me che nemmeno sapevo di avere. 

La paura di essere nuovamente ferita e delusa c'era sempre, ma Teo mi aveva ampiamente dimostrato di non essere come Karl. 

Non tutti gli uomini erano uguali. 

Avevo sbagliato nel pensare che se ne avessi conosciuto uno...allora l'avevo conosciuti tutti, ed erano tutti come lui. 

E sarei stata una pazza se per ansie, orgoglio e paure avessi lasciato andare Teodoro. 

Era dal sapore un po' "antico" quel suo atteggiamento protettivo e...da dama e cavaliere, ma solo sotto certi punti di vista. 

Del resto così l'aveva educato ad essere la sua famiglia, ma questo non mi turbava. 

Mi piaceva il fatto che volesse fare e prendere le cose sul serio con me, che volesse procedere per gradi e non soltanto fare sesso e gettarmi via come uno straccio per lavare i pavimenti. 

Sembrava che provenisse direttamente dal Medioevo e non discendente di chissà che tipo di nobiltà e cavalleria. 

Era il primo uomo che conoscevo a credere ancora nel matrimonio, nemmeno mio padre ci credeva più. Questo mi emozionava, mi scaldava il cuore. 

Il matrimonio non era la mia massima aspirazione, ma lui aveva rispetto di me...non mi trattava come fossi un oggetto di proprietà, non mi vedeva come essere debole e inferiore perché del sesso femminile, nonostante rispettasse alcune tradizioni da Medioevo, non abusava del mio amore e del mio corpo...aveva l'idea della donna come qualcosa di nobile e prezioso, da proteggere e difendere, di cui prendersene cura e a me...questo piaceva da morire. 

Dio, voleva davvero aspettare il matrimonio per fare l'amore? 

Conoscevo delle donne che chiedevano questo ai propri fidanzati, ma non avevo mai sentito parlare di uomini chiedere altrettanto alle donne a cui erano profondamente interessati, oggetti del loro desiderio.  

Giorgio, suo fratello, era stato cresciuto esattamente come lui. Quindi non era un seduttore incallito, come tutti credevano e lui voleva far credere, ma bensì un uomo alla ricerca di una donna da sposare, che l'attirasse in tutti i sensi. Questo dovevo assolutamente dirlo a Lola. 

La vita non è mai una favola, ma io avevo trovato il mio nobile conte Layer, e mi piaceva. 

Per la prima volta dopo Karl, sentivo che la vita mi stava donando una seconda occasione. Dovevo sfruttarla, afferrarla ed essere cauta, rimanere con i piedi saldi e ponderare bene il terreno, sopratutto essere lucida se non volevo perderne ogni pezzo sperato.

C'eravamo salutati con la promessa di rivederci presto, adesso collaboravo segretamente con lui nelle indagini. Ok, non in maniera attiva...ma non poteva più proibirmi di starne alla larga, non quando il nome di mio padre era scritto tra quelli della lista verde. Capire cosa legasse i nomi in quella lista era diventata la mia priorità.  

Come petali di una rosaOù les histoires vivent. Découvrez maintenant