9. Avrei voluto dirle altro

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Pov's Victor

Non riesco a guardarla in faccia. Ciò che le hanno fatto è terribile. A volte pensi che certe cose possono succedere solo nei film e invece...
Sento la rabbia dentro di me crescere sempre di più. Adesso Tessa è davanti alla tele a guardare un film, ma io non riesco a starle vicino. È solo colpa mia se si è ridotta così. Ho fatto quello stupido passo e ora il fianco perfetto di Tessa è tovinato per sempre , per non contare il trauma emotivo che avrà subito.

Mi sta assalendo un bruttissimo pensiero. E se quell'uomo le ha fatto qualcos'altro ? Se è così devo scoprirlo , deve dirmelo.

Perchè qualsiasi persona che mi si avvicina si fa male ? Prima mio fratello e ora Tessa. Poi mi chiedono perchè sono arrogante con tutti , lo faccio solo perchè voglio evitare che delle persone mi si avvicinino. All'inizio ci ho provato con Tessa, ma la sua personalità è così complessivamente bella che è impossibile starle lontano. In più il suo carattere mi ricorda tanto quella di un'altra persona , la sua grinta e la sua impassibilità , non fanno altro che ricordarmi lui. Spero di sbagliarmi , lo spero per Tessa.

I miei pensieri vengono interrotti dalla voce della ragazza.

Tessa: Victor è tutta la mattina che non mi parli. Ho fatto qualcosa ?
Io: No non hai fatto niente.
Tessa: E allora perchè mi eviti.
Io: Non ti sto evitando.
Tessa: Si invece ! E so anche perchè ! Tu ti senti responsabile ! Di nuovo Victor ?! Vuoi veramente ricadere nella fossa ?! Non lo capisci che se sono qui è solo grazie a te ?!
Io: No Tessa !! Tu sei ridotta così grazie a me ! Potevo fare subito la foto e spaventarlo con i ricatti , invece ho fatto proprio quello che mi aveva avvertito di non fare !

Senza accorgermene stavo piangendo. Era da anni che non piangevo , quasta ragazza mi sta cambiando. Decisi di non trattenere le lacrime. Le lasciai scorrere. Mi accovacciai a terra e misi la testa sotto le braccia. Sentivo che Tessa si stava alzando. Fece un piccolo gemito a causa del dolore ma in qualche secondo era già di fianco a me.

Tessa: Victor ascoltami , hai reagito impulsivamente ed è normale in una situazione del genere. Non te ne faccio una colpa. Non ti do la colpa per quello che quell'uomo mi ha fatto , non te l'ho mai data. Non ci ho minimamente pensato.
Io: Questo è il problema , perchè devo sempre essere così impulsivo!!

Iniziai a respirare velocemente , anzi l'aria usciva ma non entrava. Non riuscivo più a respirare , le gambe iniziarono a tremarmi e la testa iniziò a girarmi. Avevo avuto così tanti attacchi di panico nella mia vita che ormai mi è impossibile non riconoscerli. Non riuscivo a tenere gli occhi aperti. Questo attacco di panico è più forte degli altri , non riuscivo a controllarlo.

Tessa: Victor che hai ?! Ti prego Victor respira !! No Victor non chiudere gli occhi , guardami !! Cosa devo fare Victor ?! Chiamo un ambulanza !

Cercai il suo sguardo e feci di no con la testa. Lei capì. Mi appoggiò una mano sul petto e una sulla schiena e mi fece stendere per terra. Aprii leggermente gli occhi e vidi il suo sguardo deciso.

Tessa: Benissimo Victor guardami. Ora devi cercare di respirare più lentamente. Respira con me forza.

Ci provai ma mi veniva da tossire.

Tessa: Stai andando benissimo Victor , riprova.

Passammo 20 minuti così e alla fine il mio respiro rallentò e riuscii a calmarmi. Mi fece alzare piano e mi fece appoggiare alle sue spalle. Non credevo fosse così forte , peso molto più di lei essendo molto più alto di lei. Mi appoggiò con calma sul divano , poi andò in cucina e tornò con una tazza.

Tessa: È acqua e zucchero , scommetto che avrai la testa che ti gira parecchio. Bevi questo e starai meglio.

Mi fece un bellissimo sorriso. Il sorriso di una persona che vuole veramente aiutarti e vederti stare meglio.

Io: Grazie Tessa .

Avrei voluto dirle altro , ma non avevo più la voce. Lei si avvicinò e mi abbracciò. Un abbraccio che diceva tutto. Un abbracciò che ricordava le sofferenze passate ma allo stesso tempo le annullava.

Pov's Tessa

Questa è stata una giornata straziante. È ormai ora di pranzo e Victor si sta guardando una serie alla tv. Io sono seduta di fianco a lui e gli tengo la mano per rassicurarlo. Ad un certo punto prende il telefono e guarda l'ora.

Victor: È ora di pranzare , cosa ti va ? Metto su un po' di pasta ?
Io: No grazie Victor. Non ho fame.

È vero , non ho per niente fame. È come se mi si sia chiuso lo stomaco.

Victor: Qualcosa devi mangiare , hai perso molto sangue. Se non mangi , oggi pomeriggio non starai in piedi. Tra l'altro oggi sarà il tuo primo giorno da manager , devi avere tante forze per supportare la squadra.
Io: Non avrai intenzione di allenarti ?!
Victor: No certo che no ! Loro non saranno mai la mia squadra .
Io: Ma...
Victor: Comunque , parlando di cose serie tu devi mangiare qualcosa.
Io: Ce li hai dei crackers ? Ci metto sopra un po' di stracchino e sto a posto.

Non sembrava molto convinto , però almeno avrei mangiato qualcosa.

Pranzammo in silenzio. Non c'era bisogno di parlare. Dopodichè io dovetti inizuare a prepararmi per andare agli allenamenti, ma mi ricordai di avere la maglia sporca di sangue e ora che ci guardo , pure i pantaloni.

Victor mi guardò e capì subito.

Victor: Tieni questa.

Indicandomi la maglia che avevo indosso.

Victor: E mettiti questi.

Mi porse un paio di pantaloncini da ginnastica.
Bhe meglio di niente. Andai in bagno a cambiarmi e misi la maglia dentro i pantaloni , dato che sarebbe stata troppo lunga.

Quando uscii Victor rimase stupito.

Victor: Stai bene così.

Io arrossii leggermente e gli feci un piccolo sorriso di riconoscimento.

Victor: Forza andiamo , ti accompagno fino alla Raimon e poi vado a trovare mio fratello.

Così ci incamminammo lentamente verso la scuola e arrivammo dopo una ventina di minuti.

Victor: Poi te la senti a tornare a casa da sola dopo ?
Io: Sisi tranquillo , per oggi ti ho già disturbato abbastanza.

Mi voltai per andarmene ma sentii una mano prendermi il polso e girarmi.

Victor: Tu non mi disturbi mai.

Detto questo mi diede un lieve bacio all'angolo della bocca , poi si voltò e se ne andò.

Io mi diressi al campo , scesi le scale e mi diressi verso la squadra. Vidi Arion corrermi incontro e abbracciarmi , ma nel farlo mi fece male alla ferita e io gemetti.

Arion: Oddio scusa , ti ho fatto male ?
Io: Nono tranquillo , è che sono andata a sbattere ad una porta sta mattina e ho il livido.
Arion: Oh scusa mi dispiace.
Sei venuta per dirci quella cosa importante ?
Io: Si , richiama i ragazzi per favore .

Mi diressi verso la panchina , dove era seduto l'allenatore Travis , la signorina Hills e le tre manager.

Jade: Ciao Theresa , come stai ?
Io: Bene grazie , sono venuta per dirvi una cosa importante.

In quel momento arrivò la squadra.

Riccardo: Cos'è successo Theresa ? Che ci devi dire ?
Io: Allora ragazzi , ieri Victor mi ha accompagnata a fare delle visite all'ospedale , per accertarmi che i miei svenimenti non fossero nulla di grave. Ma purtroppo dagli esami del sangue è venuto fuori che sono anemica , ciò vuol dire che non sono in grado di giocare a calcio. Non giocherò mai più a calcio.

Tra le urla di disapprovazione continuai.

Io: Perciò ho pensato di diventare manager , così da poter comunque supportare la squadra.

Mi si avvicinò Gabi e mi mise una mano sulla spalla. Sul suo volto c'era una espessione triste , come quella dipinta sui volti del resto della squadra.

Gabi: A nome di tutti , ci dispiace davvero tanto Theresa. La tua forza era micidiale , ma siamo contenti che non abbandonerai la squadra.

Tutti acconsentirono e per la prima volta mi sentii veramente a casa.



L'amore non è semplice ~ Victor BladeWo Geschichten leben. Entdecke jetzt