24. Non ne ha il diritto

384 23 6
                                    

Pov's Victor

Non riesco a credere che voglia veramente giocare questa partita , ma sono sicuro che Evans non la farà mai scendere in campo , non può essere così ingenuo. Tessa non dovrebbe avere le forze neanche di parlare , nelle condizioni in cui è ora.

La guardai dirigersi verso gli spogliatoi , mentre me ne stavo immobile a pensare a quello che mi aveva detto.

" Mi hai già detto addio ".

E mi resi conto della grandezza della cazzata che avevo fatto. Come mi ero potuto rivolgere così a lei in ospedale ? Le avevo praticamente detto di essere sicuro che sarebbe morta in qualsiasi caso. Ma quelle parole non le avevo dette di proposito , ero semplicemente condizionato dalla rabbia che provavo verso il Grande Imperatore. Lei è diventato così tanto per me in pochissimo tempo e l'idea di perderla in altrettanto poco tempo mi fa stare male ogni secondo. Avevo fatto un casino enorme e questa volta riaquistare la sua fiducia sarebbe stato molto più difficile. Le avevo spezzato il cuore così tante volte , che mi chiedo se ce l'abbia ancora. Chissà come si è sentita in quel momento: abbandonata , esclusa , rifiutata. La cosa peggiore è che non riesco a dare la colpa solo a me stesso. È vero , non avrei dovuto dirle quelle cose , ma una persona normale saprebbe di doversene stare ferma in un letto e non giocare una partita di calcio !

Mi risvegliai dal mio stato di trans confusionale e mi diressi verso gli spalti. Lo stadio di quella scuola era grande , ma niente a che vedere con lo stadio del Quinto Settore. Tessa non sarebbe mai riuscita a sopportare quegli allenamenti , molti ragazzi che conoscevo erano morti durante quegli allenamenti. Ragazzi normalissimi , senza nessun problema a livello fisico. Come poteva il Grande Imperatore avere un cuore così freddo da non curarsi della salute dei ragazzi ? Al Quinto Settore ho visto solo una ragazza , ragazza che è morta dopo 2 settimane di cannonate , poichè non riusciva a evocare il suo spirito guerriero. Perchè il Alex Zabel aveva scelto lei ? Non dico che egli non sia un uomo di parola , ha sempre mantenuto le promesse fatte agli imperiali. Ma anche il più scemo capirebbe che ce qualcosa sotto.

Mentre pensavo a tutto ciò arrivai sulle scalinate centrali , non volevo sedermi affianco ad altra gente , così mi appoggiai a uno dei muri delle uscite di sicurezza , tanto si vedeva perfettamente anche da li. Dopo qualche minuto di telecronaca vidi finalmente entrare le squadre. Riconobbi subito il primo della fila avversaria , Richer , un imperiale , per la Raimon si mette già male. È battibile , ma il suo spirito guerriero non è male.

Subito dopo mi staccai dal muro scioccato e adirato allo stesso tempo. L'ultimo giocatore titolare della Raimon ad entrare in campo era lei. Cazzo ma perchè Evans la stava per far giocare ?! Non ci arriva a capire che Tessa non è in grado di sostenere una fatica così grande ?!

Dovevo farla uscire subito dal campo ma non sapevo come. Mi guardai un po' intorno e in alto vidi la vetrata dalla quale il Grande Imperatore osservava le partite. Evans non mi avrebbe dato ascolto e la squadra avrebbe seguito le sue idee come dei cagnolini quindi di loro non mi potevo fidare. L'unico ad avere il potere di far uscire un giocatore dal campo era Zabel.

Mi misi a correre nei corridoi dello stadio fino ad arrivare davanti ad una porta sorvegliata da due guardie.

G1: Chi sei ?
Io: Victor Blade , devo parlare urgentemente con il Grande Imperatore.
G2: Egli non vuole essere disturbato mentre guarda la partita.
Io: Sono un imperiale , lasciatemi passare !
G2: Aspetta qui.

Vidi la guardia entrare e chiudersi la porta alle spalle , uscì qualche minuto dopo.

G2: Okay puoi entrare , ma devi finire prima che inizi la partita.

Non ringraziai neanche , entrai e mi chiusi la porta alle spalle. La stanza era buia e un lato era coperto di vetro oscurato da cui si poteva vedere benissimo il campo. In mezzo alla sala c'era un trono e su di esso Alex Zabel. L'avevo visto tante volte eppure non so per quale motivo io mi senta sempre così in soggezione davanti a lui. Quella volta però non potevo esitare , per Tessa. Mi incamminai velocemente e mi piazzai esattamente davanti al trono.

Alzai piano e gli occhi e vidi quelli di Alex frugare nella mia anima. Aveva il viso appoggiato su una mano a pugno e le gambe accavallate , sempre nel suo immancabile completo rosso.

Alex: Cosa ce che ti turba Victor Blade ?
Io: Theresa Turner sta per giocare questa partita. Lei lo deve impedire !
Alex: Perchè dovrei impedirlo ?
Io: Non ci prendiamo in giro , sappiamo benissimo entrambi della sua condizione ! Non è in grado di sostenere una fatica tale ! Non è tantomeno in grado di affrontare gli allenamenti del Quinto Settore se è per questo !
Alex: Ah così te l'ha detto.
Io: Certo che me lo ha detto e lei sa benissimo quanto siano duri gli allenamenti del Quinto Settore , come può pretendere che Tessa vada ad allenarsi li con un tumore nel cervello ?!?!
Alex: Pretendo ciò come sostengo la sua scelta di giocare questa partita. Ti assicuro , se è questo che ti preme, che a Tessa non succederà nulla , ne oggi , ne al Quinto Settore , perchè sappiamo entrambi che lei ha già deciso di seguirmi ai giardini imperiali. Non è vero Victor ?

Il  suo tono tranquillo e il sorriso beffardo sul volto mi fecero salire una rabbia incredibile.

Io: Lei non ha il diritto di chiamarla Tessa !!
Alex: Già...probabilmente hai ragione.
Io: Perchè è tanto interessato a lei ?!
Alex: Se tu ne avessi le possibilità economiche , aiuteresti una ragazza malata ?
Io: Certo , ma lei lo fa per un solo scopo ! Creare imperiali che difendano il Quinto Settore !
Alex: Non è quello che mi aspetto da Theresa. E ora se non ti dispiace Victor , vorrei assistere alla partita , che dovrà esser vinta dal Collegio Via Lattea. Se le cose non andranno come previsto Victor sai qual'è il tuo compito o tuo fratello può dire addio al calcio per sempre. Ora esci , mi hai già fatto perdere abbastanza tempo.

Detto questo mi congedò con la mano e dalla porta arrivarono subito le due guardie a scortarmi di fuori. Avrei assistito alla partita , ma solo per controllare che no  succeda niente a Tessa. Quando arrivai al mio muro i giocatori erano in campo ad aspettare il fischio d'inizio e Tessa era in attacco insieme a Riccardo. Vederli così vicini mi faceva venire voglia di spaccare il naso a quel coglione , ma i miei progetti omicidi vennero fermati dall'arbitro , che fischiò l'inizio di quella che sarebbe stata una partita decisiva. Per me , per Tessa , per la Raimon  e per il calcio.

L'amore non è semplice ~ Victor BladeWhere stories live. Discover now