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SEAL

A lezione non faccio che provocare Lucifer. Perché voglio. Perché posso. Davanti agli occhi di tutti, prima che arrivi la prof, prendo coraggio e mi alzo. Il banco mio e di Poli è accanto a quello dei ragazzi quindi, senza guardarli, appoggio il piede alla sedia e mi piego leggermente per alzare la zip degli stivali per mettere in risalto il mio fondoschiena. Poli cerca di trattenere le risate e sembra stia quasi per scoppiare, ma io sono sodisfatta perché intravedo Lucifer e il suo sguardo di ammirazione è l'unico di cui m'importi al momento.

Quando arriva la prof e inizia la lezione, nessuno di noi due presta attenzione. Siamo troppo occupati a lanciarci sguardi di sfida, a stuzzicarci, a ridere per le nostre reazioni. È solo quando noto Set che mi sta guardando, seduto accanto a Lucifer, che la setto e mi concentro sulla lezione. Lancio un'ultima occhiata e anche Lucifer ora è girato verso la prof, deve essersi accorto di Set anche lui.

Alla fine di tutte le lezioni sono ancora più confusa di prima. Cioè io sono una persona molto razionale e ossessiva. Devo poter controllare tutto e sapere tutto ciò che mi riguarda. Per questo in vita mia, mai nessun è riuscito ad organizzarmi una vera e propria sorpresa. E non sapere cosa siamo io e Lucifer mi fa impazzire. Tra una lezione e l'altra, lontani dagli altri, mi ha baciata per poi tornare a sfidarmi con lo sguardo. Non ci capisco più niente. Ma quando lo vedo diretto verso il bagno con dei vestiti puliti in mano ho un lampo di genio. Aspetto cinque minuti e poi entro dentro chiudendo la porta con un incantesimo e facendo finta di essere da sola. L'acqua è chiusa segno che ha appena finito. Quando esce dalla doccia faccio finta di non stare sul punto di svenire talmente che è perfetto con solo l'asciugamani in vita, legata abbastanza in basso in realtà. Quando si accorge di me fa un ghigno, lo vedo dallo specchio davanti al quale sto fingendo di truccarmi.

-Ciao fiorellino. Ti mancavo?- mi abbraccia da dietro e inizia a baciarmi il collo. Nascondo un sorriso e mi volto per guardarlo negli occhi, le mani sul lavandino per sostenermi e la schiena sul punto di spezzarsi per quant'è tesa all'indietro per evitare qualunque contatto col suo corpo.

-Perché avresti dovuto mancarmi?- chiedo con sguardo innocente. Lui scuote la testa ridendo e delle goccioline d'acqua cadono dai suoi capelli ancora umidi per arrivarmi in faccia. Lo sposto con un braccio facendo finta di voler uscire da lì.

-La porta è bloccata- dico continuando ad alzare e abbassare la maniglia con finta preoccupazione

-Su fa qualcosa. Tu sei l'uomo della situazione qui-

Lucifer mi spinge contro la porta e mi ingabbia con le mani ai lati della testa. Siamo entrambi divertiti da quella situazione solo che nessuno lo ammette. Mi bacia dopo un attimo di esitazione, ma io non ricambio. Stupito si allontana di poco dal mio viso.

-Perché non mi baci?- sembra deluso. Poverino.

-Perché dovrei scusa? Non sono una delle tue ragazze che ti porti a letto e poi dimentichi anche di averlo fatto. Io non bacio chiunque mio caro novellino- gli sfioro le labbra con le mie e poi gli mordo dolcemente il lobo dell'orecchio.

-Io non sono chiunque fiorellino. Vuoi un chiarimento forse? Vuoi sapere cosa siamo?- il divertimento nella sua voce e nel suo sguardo mi ferisce, perché io voglio davvero mettere in chiaro cosa siamo, ma non glielo dimostro e accuso le sue parole. Piuttosto alzo la testa e con un ghigno gli colpisco le parti basse facendolo piegare in due. Lascia cadere un braccio per portare la mano sulla zona colpita mentre con l'altro si tiene ancora contro la porta.

-Io prendo quello che voglio. Credevo l'avessi capito- si alza lentamente e si spinge ancora di più contro di me. siamo attaccati. Passa lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra e poi si avventa su di esse baciandomi. Questa volta rispondo, per un breve istante, prima di separarmi da lui con un sorriso soddisfatto sulle labbra.

-Anch'io prendo quello che voglio, quando lo voglio. Credevo l'avessi capito- mi fa l'occhiolino e poi passa a baciarmi il collo e a morderlo. Con una lieve spinta lo allontano il tanto da poter uscire da lì facendo un incantesimo per aprire la porta.

-Potevi farlo anche prima, solo che volevi stare qui. Con mei- sembra di avermi capita benissimo in questo momento con quell'aria soddisfatta.

-Chi credi che abbia bloccato la porta Luci'?- lo lascio con quell'interrogativo e poi vado nella mia stanza per riprendere fiato. Per riprendere il controllo di me stessa che ho perso nel momento in cui l'ho visto, come mi accade sempre, solo che non lo dimostro mai.

Lucifer arriva in camera dopo circa venti minuti, vestito e con i capelli asciutti. Entra con disinvoltura nella stanza, ma quando si accorge che ci siamo solo noi e Poli non c'è si avventa sul mio letto per baciarmi con foga. Metto da parte il libro che sto leggendo per portare le mani dietro il suo collo e avvicinarlo ancora di più a me per sentirlo più vicino.

-Stavi leggendo?- con un gesto estremamente sexy allunga un braccio per recuperare il libro facendo attenzione a sfiorare sempre le mie labbra con le sue. Annuisco.

-Potrei leggere per te sai?- cerca il mio sguardo, ma non lo trova. Perché dovrebbe leggere per me? perché passare del tempo con me se vuole solo baciarmi e sfruttarmi per i suoi istinti primitivi?

-Voglio un appuntamento. Stasera- mi accarezza la guancia con la mano mentre con l'altra prende la mia mano e ne bacia le nocche con delicatezza.

-Perché?- la mia voce è calma e non lascia trapelare tutto quello che sento in questo momento

-Perché voglio stare con te?-

-Cosa siamo?- non riesco più a girarci intorno e glielo chiedo. Lui mi bacia di nuovo la mano e poi appoggia il suo viso sul mio palmo.

-Quello che vuoi- il suo sguardo mi arriva dritto all'anima

-Cosa siamo- ripeto più seria che mai

-Io voglio stare con te davanti a tutti e baciarti. Farti tutto ciò che voglio quando voglio e dove voglio sotto gli occhi di tutti. Tu sei riuscita a prendere il mio cuore fiorellino. Sei riuscita ad ottenere il cuore del diavolo e neanche te ne rendi conto. Mi hai reso più umano di quanto lo sia mai stato. Più felice. Il ragazzo più felice e normale che abbia mai messo piede su questa terra. Quindi, fiorellino, stiamo insieme. Sempre se tu lo vuoi-

Annuisco. È l'unica cosa che riesco a fare mentre resto con lo sguardo incastonato nel suo pieno di dolcezza per me. Si appoggia con la schiena al muro, mi porta fra le sue braccia, recupera il libro e lo apre dove prima avevo messo il segno.

-Stasera sarà il nostro primo appuntamento fiorellino. Il primo di una lunga serie e preparati perché sarà indimenticabile-

Mi accoccolo ancora di più contro il suo petto mentre lui inizia a leggere provocandomi dei brividi lungo la schiena. Sentirlo leggere, con la voce provocante, intensa, che mi attraversa tutto il corpo, lo trovo così dannatamente sexy e penso che, mai come ora, sono decisamente e irrimediabilmente persa per questo ragazzo. E non m'importa.

Il Mio Diavolo Guardiano. LuciferWhere stories live. Discover now