Capitolo 6

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Prima di rendere il tutto ufficiale tra me e Nam abbiamo deciso di parlare con il capo dell'azienda e gli altri manager, gli abbiamo spiegato la situazione e il leader della band ha deciso di non nominare il mio coma, ha solo parlato dei nostri sentimenti, di come ci siamo innamorati, Namjoon disse al suo capo che appena Yoongi mi ha presentata a lui, lui ha avuto una specie di colpo di fulmine, ha sentito dentro di sé che voleva proteggermi e così ha fatto per i primi mesi, poi è diventato mio amico e pensava che non mi sarei mai innamorata di lui e proprio quando si stava arrendendo ci siamo baciati. Mentre raccontava ciò che provava un po' mi sentivo in colpa, ma non potevo dirgli che io e lui stavamo insieme nel mio stupido sogno, non avevo la giusta confidenza per dirglielo.
Tutti in ufficio erano d'accordo sul nostro rapporto e volevano renderlo ufficiale, così che avrebbero passato il momento più cruciale per i bangtan, le fan impazzirono letteralmente, molte erano felici, potrei dire la maggior parte di loro erano solo felici per lui ed erano felici del fatto che comunque ero la sorellastra di Yoon quindi si fidavano di me, o almeno questo è quello che ho letto su Twitter e sui vari social media. Altre fan (come tutti si aspettavano) hanno cominciato ad insultarmi, arrivando persino a minacciarmi, dicevano che se mi avrebbero visto per strada mi avrebbero sicuramente uccisa, girai sempre accompagnata da una bodyguard pronta ad intervenire in caso qualcuno volesse veramente farmi del male, il che inevitabilmente sarebbe successo, ne ero quasi sicura.
Quando tornavo a casa con lividi, o segni di  violenze Namjoon si metteva sempre a piangere, io continuavo a dirgli che non era colpa sua ne tanto meno mia, ma della gelosia insensata di alcune fan, fece moltissimi post dove mostrava i miei lividi su Twitter chiedendo alle sue fan di non picchiarmi o cose simili, di lasciarmi vivere in pace e pensare alla sua felicità.
Nascondevo al mio ragazzo la mia paura, le mie lacrime, cercavo sempre di mostrarmi forte per il suo bene, ma non posso negare di aver sofferto molto, al punto da pensare di lasciar perdere tutto, scappare in un altro continente e trovare un nuovo ragazzo, ma io amavo Namjoon più di quanto potessi amare me stessa sarei soltanto morta dentro se fossi scappata, aspettai e aspettai, nascondevo le mie lacrime, imparai anche a nascondere i miei lividi, ero arrivata al punto da sembrare una persona totalmente diversa, il che fece preoccupare tutti, la mia bodyguard era l'unica a sapere cosa stesse succedendo, gli chiesi di non raccontare nulla a nessuno, accettò e non disse nulla finché per colpa di una spinta data da una ragazza lui mi cadde addosso e mi ruppi la gamba e il braccio sinistro, appena si alzò da dosso prese la ragazza e l'ammanettò su un palo chiamò sia la polizia che l'ambulanza, io non riuscivo ad alzarmi ero immobile e urlavo dal dolore in quel momento avevo paura di essermi rotta le costole e quel quella paura mi venne anche un attacco di panico, il mio bodyguard cercò di aiutarmi quando vide che non riuscivo a calmarmi mi fece sedere sul marciapiede e chiamò Namjoon nonostante lo pregai di non farlo, piangevo dal dolore ed ero diventata quasi del tutto viola dato che non riuscivo a respirare, ad aiutarmi vennero alcuni ragazzi, forse anche loro soffrivano di attacchi di panico dato che sapevano perfettamente cosa dire e cosa fare, mi dissero che la situazione era sotto controllo e che sarebbe arrivato il mio ragazzo, avevo paura della sua reazione, avevo il timore che si sarebbe infuriato o che sarebbe scoppiato in lacrime il che non mi avrebbe per nulla aiutato, in quel momento ero concentrata sui ragazzi che mi stavano aiutando e non vidi che la mia bodyguard si fosse allontanata per dire qualcosa a Namjoon, forse gli ha detto del mio attacco di panico e di come reagire quando sarebbe arrivato. Passarono pochi minuti dalla chiamata che io mi ero completamente calmata solo che ora c'erano i dolori delle ossa rotte, cominciai a piangere dal dolore, in precedenza mi ero già rotta qualche ossa ma non ero mai arrivata a piangere dal dolore, forse era più psicologico che fisico il dolore, pensare che una ragazza ha spinto un ragazzo alto quasi due metri di novanta chili su una ragazza decisamente meno robusta di lui solo perché stavo insieme al suo idolo, faceva molto, molto male. Namjoon arrivò e quando mi vide si preoccupò subito e mi chiese se riuscissi a respirare, gli risposi di sì e che stavo bene, gli dissi che mi facevano male sia il braccio che la gamba, si avvicinò al mio bodyguard e gli chiese dove fosse la ragazza che lo aveva spinto addosso a me, lui indicò la ragazza e appena realizzò che era totalmente fuori di sé lo blocco con entrambe le braccia e gli disse che se avesse agito così io mi sarei potuta sentire male nuovamente.
Quando arrivò la polizia videro la ragazza ancora attaccata al palo e l'unico che aveva le chiavi la libero dal palo e uno dei due agenti la portò in macchina mentre l'altro fece qualche domanda al mio bodyguard e a me "la vittima", appena finirono con le domande arrivò anche l'ambulanza e mi portò in ospedale dove poi mi misero il gesso, scoprì solo dopo che anche il bodyguard si era rotto il braccio sinistro anche se non ho ancora capito come fosse successo.
Tornata a casa grazie all'aiuto di Namjoon e dei suoi manager decidemmo di fare una riunione abbastanza urgente e da quella riunione si arrivò alla conclusione che la mia sicurezza era molto a rischio, non che non si sapeva già, arrivammo al punto di dire a tutti che la nostra relazione era finita e i manager dissero chiaramente quale fosse la causa mostrando delle foto come prova, pubblicamente io e Namjoon non eravamo più una coppia, ma segretamente ancora sì. Per maggior sicurezza decisero di comprarmi un appartamento tutto mio, così che eventuali giornalisti non mi avrebbero visto uscire da casa dei bts, non vidi Namjoon per almeno un anno, il che mi spezzò il cuore, però sapevo che era necessario per la mia stessa sicurezza. Passato questo anno di pura agonia, andai a casa sua eravamo entrambi super contenti di rivederci che tutta la notte festeggiammo quel momento. Continuai a fare avanti e indietro senza mai tornare a vivere con lui e gli altri membri per un intero mese, in questo anno senza il mio ragazzo instaurai un bellissimo rapporto con tutti gli altri ragazzi, maggiormente con Jungkook dato che avevamo più o meno la stessa età (non che io Jimin e Taehyung ci passavamo molto anni), era quello con cui trovavo maggiori somiglianze tra i nostri caratteri, rimase comunque una semplice amicizia, era come un fratello per me; io e Yoongi diventammo ancora più uniti di quanto non lo eravamo mai stati, fu una vera gioia per me e per lui, recuperammo tutti i brutti momenti, tutti i vecchi brutti ricordi erano stati rimpiazzati con dei nuovi, molto più gioiosi e felici. Ero molto felice ma sentivo che qualcosa non andava, avevo frequentemente nausea e giramenti di testa, li ignorai finché non mi ritrovai tutte le mattine a vomitare e a non riuscire a camminare da sola, decisi di chiamare Jin e di dirgli che qualcosa non andava, insieme a lui venne anche Hoseok e tutti e tre andammo in ospedale dove mi dissero che ero incinta di un mese, i conti tornavano era passato un mese da quando io e Namjoon ci siamo visti e abbiamo festeggiato. Ripensai a quella notte e al fatto che effettivamente ci eravamo scordati di usare il preservativo.
In quel momento cominciai a pensare al probabile fatto che forse Namjoon non era pronto ad avere un figlio e al fatto che a breve mi avrebbe lasciata per partire e fare la leva militare. Decisi quindi di non dirgli nulla, di fargli "una sorpresa" feci i conti e l'esatta data in cui Nam sarebbe partito sarebbe stata la data del parto, ero sicura che non sarei riuscita nel mio intento, che avrebbe visto la mia pancia crescere e avrebbe fatto uno più uno. Decisi comunque che per quanto avrei potuto gli avrei tenuto nascosta la verità.
Hoseok e Jin quando il dottore tornò con la grande notizia erano così tanto felici per me che a guardarli sembravano due ragazze davanti al proprio idolo a torso nudo, cominciavano a saltare dalla gioia e a gridare tanti "sì" accompagnati da "diventeremo zii!" O alle solite domande "come lo chiamerai?" Dandosi delle risposte da soli dicendo "no è troppo presto e se poi decidono il nome e nasce del sesso opposto?!" Jin cominciò a razionalizzare la situazione e mi chiese "sei preoccupata vero? Te lo si legge in faccia" aggiunse poi "come spiegheremmo ai social di questo tuo bambino? Diremo che hai trovato un nuovo ragazzo? Ma poi dovresti farti vedere in pubblico con lui... e sicuramente ne a te ne a Namjoon piacerà la cosa..." sinceramente erano cose a cui anche non avevo pensato il che mi aggiunse altra ansia e tristezza. Tornammo a casa, ma quel giorno decisi di andare a casa loro così da passare un po' di tempo a pensare alle conseguenze o al probabile rifiuto del bambino da parte di Namjoon.
Quel giorno Namjoon e Yoongi erano molto occupati, probabilmente stavano scrivendo una nuova canzone non li vidi per tutto il giorno, solo la sera tardi tornarono a casa e Yoongi era chiaramente ubriaco, mentre l'altro era più o meno sobrio, sicuramente più di Yoongi.
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1626 PAROLE RAGAZZI. AMATEMI OKAY? A M A T E M I. Vi amo. Potete appurarlo anche voi da questo capitolo🥺 voglio ricordarvi anche con questo capitolo che le fan tossiche esistono e dobbiamo farcene una ragione, pensiamo solo alla felicità dei nostri idoli e a quanto loro pensano alla nostra o hanno pensato alla nostra. E soprattutto che l'anno prossimo se tutto va bene Jin e Yoongi partiranno per il servizio militare🥺

Noi due ci siamo già visti...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora