35| Oceano

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Quando Seungmin riprese i sensi gli sembrò quasi di essere stato inghiottito dagli abissi infiniti di un oceano senza nome.
Le voci giungevano attutite, così lontane da non sembrare nemmeno reali.
I suoi occhi si erano appena spalancati su una stanza sconosciuta, ma dai tratti fin troppo famigliari...era la camera di un ospedale.

<<È sveglio!>> disse qualcuno.

Seungmin sbatté velocemente le palpebre cercando di abituarsi alla luce.
Riconobbe lentamente i visi dei suoi migliori amici e sua madre, seduta accanto al suo letto, gli occhi lucidi di disperazione. A Seungmin salí un groppo in gola. I ricordi erano vividi, quel viso che popolava ancora i suoi incubi, quel sorriso raggelante, la paura, i polmoni in fiamme e infine l'oblio.

Non ricordava nemmeno più l'ultima volta che aveva avuto un attacco di panico così grave da perdere i sensi.

<<Per quanto sono stato fuorigioco?>> chiese a Felix che stava stringendo la sua mano come se temesse di vederlo sparire.

<<Cinque ore- rispose Chan- quando sei arrivato, i medici hanno detto che il tuo corpo era stremato e che la tua pressione era così bassa che non erano stupiti che avessi perso i sensi.>>

<<Ci spieghi cos'è successo, Seungmin? I tuoi colleghi hanno detto che ti sei improvvisamente nascosto nello spogliatoio e quando ti hanno trovato eri già svenuto.>>

Seungmin sospirò pizzicandosi il ponte del naso.

Possibile che quel mostro se ne fosse andato senza far nulla? E perché era tornato così, dopo tre anni? Cos'era cambiato?

<<Quel bastardo- mormorò- è venuto al bar e mi ha sorriso. Capite...mi ha sorriso come se non mi avessi rovinato la vita tre anni fa!>>

Sua madre sussultó, i suoi occhi spalancati in l'orrore. Lei non avrebbe mai dimenticato quel periodo della sua vita, mai. L'immagine di suo figlio, appena sedicenne, che tornava a casa ogni giorno pieno di lividi avrebbe per sempre tormentato la sua anima. Come madre non si sarebbe mai perdonata di non essere riuscita ad impedirlo.

<<Io lo ammazzo quel figlio di puttana!>> ruggí Chan.

Felix e Jisung gli fecero immediatamente eco. Seungmin non riusciva a partecipare a quel tumulto, la testa gli scoppiava e il suo stomaco si stava ribaltando come se dovesse vomitare da un momento all'altro.
Aveva la sensazione che se avesse chiuso gli occhi in quell'istante avrebbe dormito per i successi tre giorni.

Un infermiere fece capolino sulla porta, rammaricato gli avvisó che l'orario delle viste era appena finito. Dovevano lasciare l'ospedale.

<<Il medico del pronto soccorso ha detto che ti terranno ricoverato per questa notte, per controllare i tuoi parametri. Sei sicuro di voler stare da solo?>>gli chiese sua madre.

<<Si mamma, davvero. Sto bene, voglio solo riposare.>>

Sua madre sembrava contrariata, ma le regole dell'ospedale non le avrebbero permesso comunque di restare lì.

<<È davvero una buona idea lasciarti da solo? E se a quel pazzo venisse qualche folle idea?>>

Seungmin scosse la testa.

<<Non lo farebbe, se c'è una cosa a cui non può rinunciare è la sua reputazione. Suo padre lo farebbe ucciderebbe se facesse una scenata in un ospedale.>>

Il padre di quel bastardo era un pezzo grosso di un'azienda multimilionaria. E proprio grazie a questo, quando Seungmin e Felix erano finiti in ospedale, feriti al punto da rischiare la vita, lui e i suoi amici non si erano fatti nemmeno un giorno dietro le sbarre. La loro fedina penale immacolata.

Le espressioni dei suoi amici, in ogni caso, non sembravano convinte.

<<Andate a casa ragazzi. Domani mattina verrò dimesso e vedremo come procedere. Non mi nasconderó più, ho già deciso che non avrò pace finché quel mostro non avrà quel che si merita.>>

Aveva fatto un sogno nella sua incoscienza. Un sogno molto lungo e doloroso. Aveva rivisto il sé ingenuo e piccolo come uno scricciolo, schiacciato a morte da una relazione tossica come il veleno. Aveva rivisto i suoi lividi riflessi nello specchio della sua camera e quei maglioni immensi che indossava per nasconderli. E poi...aveva rivisto Felix steso in quel letto d'ospedale, al suo fianco. Il suo bellissimo viso gonfio e pieno di lividi al punto da essere irriconoscibile. Aveva tre costole incrinate, una gamba rotta e un emorragia in corso.

Non succederà più.

L'aveva pensato nell'esatto momento in cui aveva aperto gli occhi e aveva visto Felix al suo fianco.

Non permetterò che succeda mai più, a nessuno a cui amo!

Quel mostro sarebbe dovuto passare sul suo cadavere prima di toccare qualcuno a cui teneva.

La sua stanza divenne silenziosa dopo aver salutato tutti. Dopo aver cenato, con un ottima minestrina al gusto di acqua e...acqua, si rimise comodo nel letto a fissare il soffitto. Sentiva che c'era qualcosa che doveva fare, le sue dita tremavano dalla voglia di scrivere ad una certa persona. Sentire la sua voce, poi, era sicuro avrebbe curato anche la sua anima ferita.

Ma cosa poteva dirgli? Era sparito per settimane e lui sapeva quanto Hyunjin fosse stato ferito in passato. Aveva trascorso la sua vita intera da solo, abbandonato da chi amava. Cosa avrebbe pensato di lui, adesso? Che era come tutti gli altri?

Le luci vennero spente ad un certo punto, ma Seungmin non riusciva a prendere sonno. Il suo cellulare era fermo sull'angolo del comodo e sembrava guardarlo giudicante.

Che cosa stupida!

Seungmin sospirò, rigirandosi tra le coperte e chiudendo gli occhi più forte che poteva. Contó le pecore fino a sentire la nausea, ma alla fine stava quasi per addormentasi quando un suono familiare raggiunse in quello stato di dormi-veglia.

Gli era appena arrivato un messaggio.

Il suo sguardo cadde irrimediabilmente sullo schermo illuminato e il nome "Jinlin" che brillava come una stella nel cielo.

Prese il telefono tra le dita addormentate e aprì la schermata della loro chat.

Jinlin:
Aprimi la porta, veloce!!!

A Seungmin si fermò il cuore in un istante. Saltò fuori dal letto prima di darsi il tempo di ragionare e come una fionda si lanciò sulla porta. Era buio pesto in quella stanza e lui non aveva i suoi occhiali su, ma il viso di Hyunjin che comparve davanti a lui sembrò così limpido ai suoi occhi.


🌸🌸🌸

Ahem...mi so scordata come funziona wattpad! Che difficoltà mamma mia.

Bene, ben tornati, benvenuti...

Ed eccoci qui.

Un minuto di silenzio per la mia grandissima capacità poetica morta e sepolta da tempo. Ho fatto del mio meglio, ma siete liberissimi di esprimere qualsiasi opinione al riguardo.

Spero, nonostante tutto, che vi sia piaciuto e grazie per essere tornati a sintonizzarvi con Chasing you, ancora una volta.

Grazie di cuore a chi è rimasto.
Vi voglio bene.

Al prossimo capitolo, ragazzi 💗

🌈Rainbow

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⏰ Última atualização: Feb 14, 2023 ⏰

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