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TAEHYUNG

<< Sai che ti amerò per sempre?>>
La voce della ragazza nella TV era così stridula da dare fastidio.

<<Morirei pur di sentirtelo dire ancora>>
L'uomo alto dalla barba scura e gli occhialetti che gli davano un'aria da avvocato si avvicinò a lei posandole un bacio sfuggente sulle labbra.

Alle mie spalle udii un singhiozzo.
<<Oddio Jiminie non dirmi che stai seriamente piangendo per un film del genere?!>>
Jimin stringeva un cuscino del divano con le lacrime calde che gli rigavano le guance.
<<Mmmh...non mi giudicaree...sigh ... guarda quanto si amano>>
<<È ufficialmente il film più brutto che io abbia mai visto in vita mia non capisco come tu possa piang->>

<<Ragazzi abbiamo trovato qualcosina da bere vi unite a noi?>>
La voce grave di Nam Joon Fece voltare sia me che Jimin, che ci lasciammo alle spalle le parole smielate degli attori in televisione.

Rm era fermo sulla soglia della porta con le mani nelle tasche dei jeans chiari leggermente strappati sulle ginocchia e le guance solcate dalle sue tenere fossette.
Alle sue spalle si intravedeva Seokjin sorridente mentre agitava due bottiglie.
Forse era già ubriaco: solitamente non beveva molto e ancora meno offriva da bere a me, Jimin e Kook.

"Nooooo sieeeete piiccooooliii, non bevete! Non toccate l'alcool che poi Jimin va fuori di testa!"
Sbraitava ogni volta che provavamo a bere, ma quella sera era spensierato con le labbra schiuse in un sorrisetto innocente che faceva risultare il suo viso ancora più giovane del solito. Incredibile credere che avesse quasi 28 anni con la faccia da bambino che si ritrovava.

<< Siiii io voglio venire, questo film è tristissimo, non sono venuto in vacanza per deprimermi>>.
Jimin si passò una mano sul volto, spazzando via le lacrime e balzò giù dal divano correndo verso li hyungs.
<<V?>>
Si voltò prima di raggiungere Jin e Nam.
<<Vai, poi magari ti raggiungo dopo>>
Feci sicuro che poi non lo avrei raggiunto.
Non che non avessi voglia di stare con loro, ma non ero tipo da sbronze, preferivo assaporare un calice di vino ogni tanto giusto per sentire sulle labbra l'amarezza dell'alcool.

Mi persi a fissare la luna bloccata nel nero della notte fuori dalla finestra e mi addormentai così, cullato dalla calma malinconia delle sere d' estate.

Circa un ora dopo aprii gli occhi cercando di riconoscere nel sonno le voci ovattate degli attori in TV.
Tastando il divano riuscii a trovare il telecomando e zittii quelle voci metallizzate che mi scombussolavano la mente.

Ma non erano le uniche voci.

Da lontano udii dei suoni, simili a lamenti , un pianto senza volto perso fra le mura della casa.

Con passi velati mi avvicinai verso quei mugolii che si facevano pian piano sempre più nitidi e distinti.

Mi ritrovai davanti a camera di mio cugino, anche se non mi sembrava di sentirlo tanto quella voce era acuta e a tratti melodiosa.

Dopo minuti che parvero eterni con l'orecchio contro la superficie lignea della porta decisi di entrare.

La scena che mi si presentò davanti agli occhi era così inaspettata da sfiorare l'assurdo: Yoongi era sdraiato sul letto con solo i boxer addosso mentre Jimin si strusciava su di lui con foga completamente nudo, la testa gettata indietro e le labbra schiuse da cui fuoriuscivano gemiti sempre più forti e sempre più acuti e in fine c'era kook.

Mio cugino sedeva sul bordo del letto lontano dai due, le gambe incrociate e lo sguardo rivolto un po' verso il basso e po' su gli altri due, ogni tanto schiudeva le labbra come se volesse dire qualcosa, ma poi si rifiutava di parlare e tornava a fissare la superficie morbida del lenzuolo sotto di lui.

TAKE MY HANDS NOW....Where stories live. Discover now