#10 INCONTRO CON I SOLDATI BIANCHI

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La stella che illuminava il pianeta brillava forte nel cielo, era mattina. Avevo dormito tutta la notte. Avevo dormito bene. L'aria era fresca ma piacevole, era come se i miei polmoni respirassero per la prima volta. La fluorescenza che permeava quel luogo era scomparsa con l'arrivo del sole. Guardavo Soròh che dormiva ancora, sotto l'ombra di quell'immensa vegetazione. Chi era veramente? Per cosa e perché ero stato scelto? Forse per i miei interessi che non ricordavo? Mi diedi una rinfrescata d'acqua al viso, l'acqua era fresca e cristallina, veniva da una cascata che scendeva vicino alla grotta dove avevo trovato il cristallo. Ora che ci pensavo, il ronzio alla testa era completamente sparito nel momento in cui trovai la pietra luminosa. La presi in mano, mi dava una bella sensazione tenerla in mano. Chissà perché Soròh si era stupito quando l'avevo trovata? Pensai. Non avevo la più pallida idea di che tipo di gemma si trattasse. Sembrava ancora più brillante del giorno prima. Come è che l'aveva chiamata?... cristallo Kyber. Mi attraeva in un modo quasi ipnotico, rapiva i miei pensieri. Era come se quel cristallo si impossessasse di me. Mi entrava nella mente. Qualcosa di remoto entrò nei miei pensieri. Come un antico ricordo. Tutto attorno cambiò; tutti quei bei colori scomparvero. Divenne tutto grigio, tetro. Tutto attorno era... un inferno. Mi girai da una parte all'altra per cercare Soròh, non lo vedevo. Non vedevo più quel bel posto.

Aria di morte si respirava, pesante, puzzolente. Tornò quella sensazione di morte che provai nella grotta. Non ero nella grotta però ero nella desolazione.

Un rumore in sottofondo, battiti di piedi che correvano verso di me. Un plotone di soldati correva verso di me mentre mi urlava qualcosa. Soldati con una corazza bianca. Mi circondarono sette soldati sporchi di polvere e sangue. Indossavano un casco che nascondeva le loro facce. Erano terrificanti. Mi puntarono la loro strana arma, mi urlarono di arrendermi, e io... io ero pronto. Tutto riaffiorò nella mia mente in un battito di ciglia. Ero pronto a combattere. Tutto quel tempo passato ad allenarmi, tutto quel sacrificio, mi avevano reso molto forte.

Lo shii-cho riaffiorò nella mia mente. Scattai così velocemente che ne colpii tre quasi allo stesso tempo, caddero a terra come brauhk di Naàmia. Colpii e disarmai il quarto. Incominciavano a rendersi conto di ciò che stava succedendo. Colpii e disarmai il quinto. Gli altri due sollevarono la loro arma, volevano fare fuoco. Colpii e disarmai il sesto. Partii un colpo di qualcosa mai visto prima. Lo evitai e misi a terra il settimo soldato.

Poi... poi mi ritrovai a fissare il cristallo Kyber. I soldati non c'erano più, la desolazione era sparita; cos'era stato un ricordo? Cercai con lo sguardo Soròh, lui era sveglio che mi fissava. Avevo il fiatone.

"Chi erano quei soldati? Era un ricordo?", gli chiesi turbato.

"No, non era ricordo. Come futuro di gente che soffre visto hai tu nella grotta dove trovato cristallo importante così quest'altra visione avuto hai. Questo uno dei tuoi poteri è: avere visioni di futuro. Capisci ora perché importante sei? Devi evitare tutto quel dolore".

"Capisco. Tutto quel male non lo dovrebbe provare nessuno, è troppo doloroso. È una sofferenza che non auguro a nessuno", dissi, poi aggiunsi: "Io sono bravo nelle arti marziali, in particolare nello shii-cho. So questo ora. Voglio capire cosa so fare".

"Se Loro hanno scelto te vuol dire che tu molto abile e se tu vorrai seguire me in lezioni vedrai che tante risposte avrai. Meglio prima fare colazione, pensare meglio con pancia piena". Mi disse lui. "Pancia piena pensiero libero. Poi da domani ti attende un duro allenamento, devi essere in forma", aggiunse strizzandomi un enorme occhio.

"Domani?? Non ho mica accettato questa cosa del salvatore! Prima voglio sapere chi sono Loro, li voglio conoscere e poi vedremo".

STAR WARS: PreludioWhere stories live. Discover now