Prologo

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Era un comunissimo lunedì pomeriggio, stava tornando a casa dopo aver studiato per quattro ore in biblioteca.

La voce di Paul, sulle note di Let It Be, l'accompagnavano durante il tragitto.

L'unico pensiero della ragazza, in quel momento, era, appena tornata a casa, rileggere per la decima volta Extra-ordinary: My life as Number Seven. Ancora non capiva come mai le affascinasse così tanto la vita dei fratelli Hargreeves, soprattutto perché non le erano mai piaciute le "storie dei super-eroi", ma ogni volta che leggeva le pagine in cui erano raccontate quei pezzi di vita, rimaneva semplicemente stupita.

I suoi pensieri sull'opera, però, furono interrotti dalla sua curiosità. La mora, infatti, si ritrovò a prestare la sua completa attenzione ad una valigetta lasciata ad un vicolo.

Perché non la apri? Le disse la sua coscienza e lei, stupidamente, le diede ascolto.

È solo una valigetta, cosa potrebbe andare storto? Pensò Juliet.

Si avvicinò, prese la valigetta e la aprì. Pensava di trovarci, dei soldi o qualche scartoffia, ma l'unica cosa che vide fu una luce azzurrina, che le fece chiudere gli occhi, avvolgerla.

Non riusciva a capire cosa stesse succedendo, era confusa e spaventata.

Appena aprì gli occhi si sorprese. Si trovava in un vicolo diverso da quello in cui era precedentemente, proprio vicino a lei trovò un giornale. Appena lesse la data la sua paura crebbe ancor di più.

Dallas, Martedì 13 novembre 1962

𝐃𝐚𝐥𝐥𝐚𝐬 || 𝐓𝐡𝐞 𝐔𝐦𝐛𝐫𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐀𝐜𝐚𝐝𝐞𝐦𝐲 || Where stories live. Discover now