UN ALTRO GIORNO

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taehyung si svegliò, sentendo le dita di qualcuno accarezzare la sua pelle con gentilezza

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taehyung si svegliò, sentendo le dita di qualcuno accarezzare la sua pelle con gentilezza.

il suo respiro si fermò quando sentì quel familiare mormorio; tuttavia, tenne gli occhi chiusi.

❝dio, sei stupendo.❞

udì un sussurro, prima di sentire le labbra dell'altro sulle sue, quelle soffici labbra che lui tanto amava.

quando capì che la porta era stata chiusa, aprì gli occhi di scatto.

si sedette sul letto, abbracciando il cuscino. il suo cuore batteva in modo accellerato contro la sua gabbia toracica, mentre le sue guance diventavano del colore del ribes.

❝cos'era ... quello?❞ sussurrò taehyung, la mano sul petto.

scosse la testa, cercando di non credere a quelle bugie che così tante volte si diceva: che jeongguk lo ricambiava e che lo amava tanto quanto lo amava lui.

sospirò alzandosi ed entrò nella doccia. quando sentì il calore dell'acqua scorrergli sul corpo, le veramente, veramente familiari goccioline presero a scendere per le sue guance, mischiandosi con l'acqua.

si tappò la bocca quando sentì un singhiozzo uscire da essa. appoggiò il suo corpo al muro, gli occhi chiusi.

si ripeté un'ulteriore volta che gli sarebbe andato bene vedere jeongguk con qualcun altro e si vestì.

e come l'altro ragazzo, taehyung uscì dal dormitorio dopo essersi ripetuto la medesima bugia che si diceva quotidianamente.

le lezioni erano state piuttosto divertenti quel giorno.

taehyung era fiero di come i suoi dialoghi erano venuti fuori. aveva esternato tutti i suoi sentimenti su quel pezzo di carta ed era stato perfino apprezzato.

sentiva finalmente di aver concluso qualcosa: la sua tristezza era stata apprezzata.

la campanella suonò e raccolse i suoi oggetti, camminando fuori dalla classe.

adesso era il turno della classe della signora choi.

essere attore significa dover esprimere perfettamente le emozioni: lei insegnava quello.

era magnifica, dato che aveva scritto e diretto molti spettacoli e aveva perfino recitato in alcuni. aveva molta esperienza diretta nel campo.

quel giorno, avrebbero imparato come passare dalla felicità alla tristezza e viceversa.

e taehyung si mentì ancora, ridendo.

lui era un attore e gli attori fingono continuamente.

era la pausa pranzo, ossia l'ora che taehyung temeva di più.

lì vedeva jeongguk.

e per colpa di alcune complicazioni dello staff, la pausa era stata estesa ad un'ora.

taehyung sospirò, sedendosi sulla sedia.

perfetto. un'altra ora che avrebbe speso guardando jeongguk baciare qualcuno che non era lui.

❝taetae! cos'è quel muso lungo? tirati su!❞

le labbra di taehyung si curvarono in un bellissimo sorriso quando vide la ragazza con le due code e la frangia.

hirai momo.

lei era ufficialmente la luce della vita di taehyung.

era maldestra, divertente; lei lo faceva sinceramente ridere.

non era costretto a fingere con momo.

❝hey, momo!❞ sorrise taehyung, sollevando la borsa dalla sedia per farla sedere.

lei si sedette accanto taehyung, allungando un braccio sul suo collo per abbracciarlo.

lei lo adorava assolutamente.

taehyung sorrise, guardando momo tirare fuori due scatole per il bento.

❝qui! ho chiesto a mamma di fartene uno. avevano il tuo preferito! tempura di gamberi,❞ disse momo e taehyung sorrise ancora di più.

aprì la scatola, squittendo all'adorabilità di essa.

❝amo ufficialmente tua mamma!❞ ridacchiò il ragazzo, prima di prendere la tempura con le sue bacchette.

se la mise in bocca, masticandola. i suoi occhioni da cucciolo brillarono di gioia quando momo sorrise, guardandolo.

in quel momento, jeongguk entrò nella caffetteria, con un nuovo ragazzo tra le braccia.

gli occhioni da cucciolo scomparirono e taehyung ingoiò nervosamente il cibo.

sarebbe stato solo un altro giorno pieno di infelicità.

SOMEONE ELSE :: kooktaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora