Chapter 26: Cuore in gola

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«Janette Miller alzati subito da questo letto e vai a preparare la colazione alla squadra del signor Woods»la voce di Fiona riecheggia in tutta la stanza.

Con la voce leggermente rauca rispondo:«ma credo che quei così funzionino con il caricabatterie, sicuramente la notte si mettono in carica mentre dormono, il cibo lasciamolo a quelli come me»dico rigirandomi tra le coperte.

«ti consiglio di fare una visita perché temo per la tua salute mentale»continua, la sento alzare le tapparelle e aprire il balcone.
Mi rassegno e a malincuore abbandono questo materasso cosi morbida da sembrare fatto di nuvole.

Adesso che per il momento sono qui Fiona mi farà alzare prima dell'orario in cui solitamente vengo qui.

Finalmente esce dalla stanza e mi lascia sola,
mi passa per la mente l'idea di tornante a dormire per altri dieci minuti ma so per certo che quei dieci minuti diventerebbero dieci ore.
E dieci schiaffi da parte di Fiona.
Al pensiero già sento dolore, ho provato con la mia stessa pelle il suo mestolo di legno e direi che non è proprio una piacevole sensazione.

***

Aidan's Pov

Prima di recarmi di nuovo nella mia stanza entro in quella accanto cercando di non fare alcun rumore.

Non appena entro mi si presenta la figura di Janette che dorme beatamente sul letto.
Il suo petto si alza e si abbassa ed il suo fiato riecheggia in tutta la stanza.

Mi avvicino a lei ed osservo il suo candido viso.
Le sue folte ciglia incorniciano i suoi rarissimi occhi verdi.
Azzardo e le sfioro la guancia,
nonostante quel contatto fosse così effimero ed impercettibile lei lo percepisce, infatti si gira dall'altra parte del letto.

Sorrido senza alcun apparente motivo.
Sento dei passi raggiungere il piano quindi mi affretto a lasciare la stanza in cui dorme Janette e a raggiungere la mia.

Sorrido non appena sento Fiona urlarle di svegliarsi.
Anche con me faceva cosi un paio di anni fa, quando ancora ero al liceo.
È come una secondo mamma per me, ci è sempre stata dalla mia nascita ad ora.
Sa sempre quando qualcosa non va.

La sento uscire dalla stanza di Janette quindi esco anch'io dopo essermi vestito.
Scendo le imponenti scale e raggiungo la sala da pranzo.
La squadra di mio padre oggi non c'è.
Staranno con lui in azienda.
Ciò mi rassicura molto.

Oggi si terrà una specie di festa di benvenuto in occasione del loro arrivo.
Verrano alcuni colleghi stretti della nostra compagnia e al solito si berrà dello champagne chiacchierando.
La roba di sempre.

La mia attenzione viene catturata dalla ragazza che in questo momento sta scendendo le scale.
Le sue dita affusolate strisciano leggermente sulla ringhiera.
La seguo con lo sguardo fino a quando non scompare in cucina.

Mi avvicino senza farmi notare.
«dove sono infiniti quei robot li?»la sento chiedere a Fiona.

Fiona sbuffa sonoramente«ma la finisce con questa storia dei robot? e comunque alla fine non ci sono oggi»

«è come li dovrei chiamare...fammi ricordare, il signor Woods li chiamava la strada verso il cesso?»cerco di trattenere le risate mentre la vedo parlare sempre più convinta.

«vedo che hai già dimenticato l'effetto del mio mestolo mh?»Fiona la minaccia con il suo mestolo di legno, anch'io ho provato le pene di quel coso.
Un incubo.

Janette alza le mani in segno di resa, sbuffa sonoramente e comincia a pelare delle patate.
È così buffa.

Mi allontano dalla cucina e dopo aver preso la mia ventiquattrore raggiungo la mia macchina e mi dirigo verso la Woods company.

***

Dopo una giornata tra caffè ed importanti conferenze, torno filamenti a casa.

Non appena entro noto gia il personale prepare il tutto per la serata.
La sala da pranzo è allestita in modo da poter ospitare più gente.
Ci sono tavolini in tutta la sala è anche fuori nel giardino.

Raggiungo il piano di sopra e mi rintano nella mia stanza,
Mi faccio una doccia veloce dato che durante la giornata ho sudato parecchio.
Asciugo i miei capelli e indosso uno smoking nero.
Sistemo la cravatta e scendo al piano inferiore.

La casa è già piena di ospiti,
perfetto,
adesso inizia una serie di brindisi e chiacchierate.
Afferro un calice di champagne e me lo porto alle labbra.

Noto Janette in fondo alla sala,
indossa un vestito celeste che combacia perfettamente con la sua pelle chiara.
È occupata a osservare, e soprattuto dare fastidio, alla squadra di mio padre.
Gli sta ispezionando per bene e ogni tanto palpeggia le loro braccia o tocca i loro capelli.
Probabilmente è ancora convinta che siano dei robot.

Mi avvicino non appena noto che uno dei ragazzi le afferra la mano e la osserva dritto negli occhi.
«buonasera, la festa è di vostro gradimento?»il ragazzo, ovvero Zayn lascia la mano di Janette e si ricompone.

Janette si allontana quando Fiona la chiama.
Rimango solo io e i ragazzi, si è creato un silenzio abbastanza imbarazzante.
Nessuno proferisce una sola parola.

Mi congedo e do un'occhiata un po' in giro ai presenti.
Mi giro un ultima volta verso la direzione dei ragazzi ma sono già scomparsi.
Oggi sono più strani del solito.

Mio padre si avvicina a me con un grande sorriso«che te ne pare? Una bella serata non credi?»alzo le spalle, uguale a tutte le altre.
«oggi ti vedo parecchio felice, che c'è hai preso un nuovo orologio?»mio padre ama collezionare orologi, è la sua passione fin da piccolo.

«oh no solo la serata, la Woods Company fa grandi passi»osservo la sua espressione, qualcosa mi dice che trama qualcosa.
Stavo per riempirmi il mio calice quando urlo porta entrambi a girarci verso il corridoio,

do un'occhiata veloce alla sala e mi affretto a controllare cosa è appena successo.
Arrivo nel corridoio e noto che alcuni ospiti stanno circondando qualcosa, o meglio qualcuno.

Mi infilo tra la gente con il cuore in gola e ciò che mi si presenta mi raggela il sangue.
Il corpo di Janette è a terra, privo di sensi.

NON MI CONVINCE NON MI CONVINCE NON MI CONVINCE PORCA TROTA BLOCCO DELLO SCRITTORE È ENTRATO IN CHAT
uffi
Allora abbiamo scoperto un po' qualcosina del carattere di Aidan, un cazzo però vabbbeee
Beh che dire Janette cavolo ma possibile sempre al centro dell'attenzione io boh
Vabbè
Ora vi racconto cosa mi è successo oggi MI SENTIVO JANETTE A PARTE CHE NON C'ERA ALCUN BONO QUI
Quindi si se c'è qualcuno a cui non interessa bene, potete andare(MA PEIMA METTETE UN VOTO E UN COMMENTO HEHEHE)
Allo mia sorella praticamente fa un lavoro part-time e oggi stava un po' male, allora sono andata io a posto suo
FOR LEGAL REASONS THIS IS A JOKE(ho 15anni(il 27/10 ne faccio 16 mi raccomando voglio gli auguri eh)
VABBÈ SI SONO ANDATA DA STA VECCHIA E DOVEVO FARLE COMPAGNIA E PULIRE NPO, INTANTO MI SONO PERSA DENTRO IL CONDOMINIO E MI SONO FATTA AIUTARE DA UN TIZIO LI AIUTO
LEI È UNA MANIACA DELLA PULIZIA(più di me) MI HA FATTO PULIRE PURE UNA PIANTA FINTA CON UN PANNO MUOIO
HO FATTO CADERE UN QUADRO, HO QUASI UCCISO LA SUA PIANTA MA LHO AFFERRATA AL VOLO
HO PRESO UN COPERCHIO DI CERAMICA E MI È SCIVOLATO E NIENTE SI STAVA ROMPENDO
MI HA OBBLIGATA A MANGIARE UN BISCOTTO ALLE MANDORLE UN CIOCCOLATINO(non mi lamento eh) ED UNA CARAMELLA ALLA MENTA E HO VISTO CON LEI LA VITA IN DIRETTA
LE STAVO DISTRUGGENDO LA CASA PERÒ VABBÈ
POII MI CHIEDEVA LE STESSE COSE MILLE VOLTE E NINETE È ADORABILE MA DIREI CHE SONO PESSIMA CEH STAVO DISTRUGGENDO TUTTO

E NIENTE BBAY

CRIMINAL THOUGHTS Where stories live. Discover now