Capitolo 13

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Erano tutti lì, in una delle grandi sale in cui a volte, venivano fatte le riunioni tra gli Alpha dei branchi vicini. Era un momento importante, Devon stava cedendo il suo ruolo di erede Alpha, alla sorella, Natalie.
La ragazza avrebbe seguito il padre e sarebbe stata il suo braccio destro per almeno tre anni prima di avere in eredità quel ruolo. Nonostante questo, Natalie aveva già scelto come suoi beta i fratelli, felici di poter satare al fianco della ragazza.

La cerimonia non durò molto, ma tutti sembravano essere carichi di emozione.
Maya aveva sul viso un leggero sorriso che non riusciva a tagliersi, come tutti in quella stanza del resto, alla madre di Devon uscirono alcune lacrime spontanee, che si affrettò ad asciugare.

Purtroppo non potevano trattenersi oltre, dovevano tornare nel Maine al più presto e si ritrovarono qualche minuto dopo, già pronti per partire e con i saluti da fare.
"Sono molto felice per te. Mi mancherai Natalie" Maya abbracciò la sorella del compagno con affetto, Natalie si poggiò al suo orecchio per sussurrarle qualcosa.
"Prenditi cura di mio fratello" un velo di malinconia trapelava dalla sua voce, come se fossero già partiti e come se quello fosse un addio invece che un arrivederci.
Maya si sarebbe presa cura di ognuno di loro li avrebbe protetti con tutte le sue forze, perché gli voleva bene e sapeva che, loro, avrebbero fatto lo stesso.
"Lo farò, non preoccuparti" le rispose staccandosi da quel gesto di affetto per osservare gli occhi della ragazza. Maya vedeva in lei una lupa forte e capace di prendersi una responsabilità simile. Aveva ancora molto da imparare, ma l'esperieza sarebbe arrivata solo col tempo. Se avesse sbagliato, questo l'avrebbe solo spinta a dare ancora di più e a comprendere. Suo padre sarebbe comunque stata un'ottima guida, un punto di riferimento.

Zac e Brendon l'abbracciarono insieme e per un momento le sue guance presero fuoco in quella stretta di affetto.
"Spero di essere fortunato come Devon e trovarmi una compagna dolce come te un giorno" le parole di Brandon la fecero arrossire fino alla punta delle orecchie, ma le scaldarono anche il cuore. Era felice di essersi ritagliata un pezzetto nell'affetto di quei due, avevano riso tanto insieme e adesso era quasi strano dover andare via.
"Non temere, arriverà" Brendon non riuscí a rispondere, perché Zac le si buttò a dosso di nuovo, abbracciandola.
"Mi mancherai tanto Maya" la ragazza si ritrovò a ridacchiare, insieme a Brendon, mentre ricambiava l'abbraccio.

"Anche tu" le rispose lei, mentre il fratello cercò di staccarlo dalla ragazza.
"Forza, torneranno presto" Brendon cercò lo sguardo di Maya, alla ricerca di una conferma in quelle parole e nella speranza che Devon non sparisse di nuovo per anni.
Maya solo scrutandolo capí e fece un cenno con la testa per rassicurarlo. Anche lei si era resa conto di essere stata troppo lontana dalla sua famiglia, per troppo tempo e adesso ne sentiva la mancanza, non avrebbe mai più atteso così tanto per rivederli e questo valeva sia per lei, che per Devon.

Arrivò poi il momento di salutare i genitori di Devon, sua madre aveva gli occhi lucidi, mentre il padre cercava di mantenere un aria seria, composta, in questo Devon somigliava a lui.
"Oh Maya" la donna non riuscí a dire altro, la strinse tra le braccia, accarezzandole i capelli in modo materno, mentre Devon era alle loro spalle ed osservava la scena con un misto di emozioni, che riusciva a mascherare in un espressione marmorea.
Maya sentì le lacrime pungerle gli occhi, prepotenti nel voler uscire, ma le ricacciò con ostinazione indietro.
"Tornerete vero?!" Le chiese posandole le mani sulle spalle. Matthew guardò la compagna teneramente, posandole una mano sulla schiena.
"Non dovete preoccuparvi, torneremo prima che ve ne rendiate conto, è una promessa" le labbra della donna si aprirono in un sorriso.
Risolta quella situazione, avrebbero potuto organizzare le loro vite tranquillamente, ma prima di allora dovevano stringere i denti.

••••

Prima di rendersene conto furono in viaggio verso il Maine, verso casa.
Tre le tre auto che viaggiavano lungo la strada in cui regnava il silenzio e soprattutto la tensione. Maya e Devon erano soli nell'auto e riuscivano a sentire le emozioni che percorrevano l'un l'altro, la ragazza pensò che forse sarebbe stato meglio intraprendere una conversazione per rompere quell'opprimente silenzio, ma sapeva anche che Devon era ancora nervoso per la discussione avvenuta solo due giorni prima.

Il colore del cieloWhere stories live. Discover now