Capitolo 5

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Louis andò a casa e passeggiò avanti e indietro per la stanza fino all'ora di andare a letto. Poi si agitò e si rigirò per ore, ricordando il tocco delle dita di Harry sul suo petto e il desiderio ardente che gli avevano procurato quelle labbra. Si sentiva di fuoco, e una parte di lui odiava quella reazione da tipico omega.

Erano anni che non provava più una passione simile. Non voleva lasciarsi andare, anche se Harry aveva suscitato in lui un'emozione che superava i dolci ricordi del passato. Non si era mai sentito così. Forse era l'età. Forse si sentiva solo, proprio come Harry.

Poteva rivedere gli occhi verdi dell'alfa, quelle mani abbronzate così dolci sul suo corpo...

Forse era semplice attrazione fisica. Ma se era così, perché provava quel brivido quando pensava a Harry? Chiuse gli occhi e cercò di contare le pecore.

Zayn arrivò all'ora di pranzo con i documenti della banca. "Ecco le carte", disse con un sorriso. "A che ora abbiamo appuntamento con l'avvocato?"

"Oggi alle cinque", disse Louis. "Contento?"

"Entusiasta. Devo correre da Harry e vedere come sta quel toro. Vuoi venire? Andremo in quel posto per il barbecue e pranzeremo sulla via del ritorno."

"Sì, mi piacerebbe", disse Louis. "Angie, chiudi a mezzogiorno, quando vai a mangiare, d'accordo?"

Angie annuì. "Si diverta."

Divertirsi! Il cuore di Louis batteva selvaggiamente quando salì sul furgoncino rosso accanto a Zayn. Non voleva rivedere Harry, ma tanto sarebbe andato comunque a casa sua a cena, perciò era inutile evitarlo.

Harry non era in casa quando arrivarono. La porta era chiusa a chiave.

"Mi chiedo dove possa essere", disse Zayn mordendosi il labbro. "Sapeva che dovevo venire."

"Forse è nella stalla", suggerì Louis.

Zayn sospirò. "Non ci avevo pensato!"

Si diressero alla stalla. Louis desiderò di non aver indossato quelle scarpe nuove e quell'elegante completo due pezzi bianco e blu. Ma quando entrò e vide l'espressione d'apprezzamento sul volto di Harry, decise che ne era valsa la pena. L'alfa era inginocchiato con Liam accanto al toro e non riusciva a staccare gli occhi da lui.

Entrambi si alzarono in piedi e Louis notò come Zayn sembrò animarsi di colpo. Indossava jeans e maglietta e portava i capelli all'indietro, era così delicato e attraente, l'omega perfetto. Harry l'abbracciò.

"Ecco il mio omega preferito", disse, e Louis si sentì improvvisamente irritato.

"Come sta il mio paziente?", chiese Zayn ricambiando l'abbraccio, mentre Liam li guardava con un'espressione che Louis non riuscì a decifrare.

"Sempre uguale", sospirò Harry guardando il toro. Aveva ancora un braccio intorno alla vita di Zayn, a Louis fischiavano le orecchie.

Zayn si avvicinò all'animale. "Proveremo un'altra dose e vedremo se farà effetto. Sta un po' meglio, Harry. Penso che riusciremo a salvarlo."

"Altrimenti, non ti rivolgerò più la parola", gli assicurò Harry. "E ti garantisco che almeno cinque delle mie mucche moriranno di crepacuore, a giudicare da come si comportano da quando lui è in queste condizioni." Louis arrossì, ma Zayn scoppiò a ridere.

"Lo rimetteremo in piena forma. Vado a prendere la borsa. Lou, non vai di fretta, no?"

"No", fu la sua tranquilla risposta. "Non ho impegni urgenti."

"Ti aiuterò con la borsa", disse Liam e si affrettò a seguire Zayn fuori della stalla con passo deciso.

Louis non aveva mai visto quell'alfa così indolente muoversi tanto in fretta.

Così Come Sei | Larry StylinsonTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang