"Questa è la quinta volta che Davide mi chiama... sicuramente ci staranno cercando" Esclama Riccardo, sospirando piano mentre trascina il dito contro lo schermo per rifiutare la chiamata. Lo guardo ridacchiando, amando con tutta me stessa questi piccoli istanti. Avanziamo freneticamente verso l'auto, sospirando per il sollievo che non ci sia nessuno. Per fortuna, la donna che ha bussato alla porta qualche minuto fa, si è allontanata dalla piccola struttura non appena siamo usciti e devo dire che nel momento in cui abbiamo notato questo particolare, un immenso senso di sollievo si è propagato dentro di noi, facendoci tranquillizzare. Se ci avesse beccati insieme, avrebbe capito sicuramente ogni cosa, facendo crollare entrambi a causa dell'estremo imbarazzo.
"Anche Federico mi ha chiamata e l'ha fatto tre volte" Gli dico sospirando, lanciando un veloce sguardo al cellulare che stringo fra le mani.
"Okay, ottimo... ci staranno sicuramente cercando. Ma non preoccuparti, fra due minuti saremo lì. Andrà tutto bene" Mi rassicura con questa frase, per poi accendere il motore e immettersi lungo la strada per tornare all'Ariston. L'ansia che qualcuno possa anche solo capire ciò che è successo fra di noi inizia a farmi paura, ma m'impongo di non dare molto peso a questo mio pensiero. Devo rimanere serena.
"Ne dubito" Sospiro, appoggiando una mano sulla fronte. Le mie forze sono davvero minime, aver fatto l'amore con Riccardo poco fa mi ha sfinita, ma giuro che lo rifarei altre mille volte. Serviva ad entrambi e di questo ne sono più che sicura.
Lui sospira piano e il secondo dopo, appoggia la mano sulla mia coscia, stringendola con lentezza e riuscendo perfettamente a farmi percepire ogni singola sensazione nonostante io indossi i jeans. Istintivamente sposto lo sguardo verso il suo viso, lasciando che l'azzurro delle sue iridi mi travolga come un fiume in piena. Mi regala un dolce sorriso, rassicurandomi senza dire una parola, ma quando schiude le labbra, mi rendo conto che sta per sussurrarmi qualcosa.
"Tranquilla, ce la caveremo"
"Non siamo mai stati bravi a raccontare cazzate... capiranno tutto sicuramente" Farfuglio, un po' confusa, sperando soltanto che non succeda. L'ultima cosa che vorrei è provare imbarazzo di fronte a tutta quella gente e in quella circostanza lì. Preferirei sinceramente passare inosservata. "Non voglio fare nessuna figuraccia"
"Oh, ma piantala, scema... non farai nessuna figuraccia! Se continui a dirlo, sarò costretto a riportarti nuovamente in quel parco e scoparti per farti rasserenare... ma questa volta sul prato. Su quel prato verde e morbido, pieno di tanti insetti carini e-"
"Oddio mio, smettila! Sei un cretino" Lo interrompo prima che possa concludere la frase, alzando lievemente la voce, che l'istante successivo viene accompagnata da una risata divertita e spensierata. Per fortuna, non dice più nulla e quando alterna lo sguardo da me alla strada, senza prendermi in giro, ringrazio il cielo. La mia agitazione è davvero sconfinata e mantenere un equilibrio mi risulta davvero complicatissimo.
Fortunatamente, riusciamo ad arrivare alla nostra destinazione qualche minuto dopo e non appena scendiamo dall'auto, avanziamo a passi veloci verso l'entrata, ringraziando Dio che nessuno ci abbia visti insieme e non ci abbia posto qualche scomoda domanda.
"Cazzo, finalmente... ma dov'eravate? Mancate solo voi" Davide ci accoglie con questa esclamazione, che viene praticamente urlata sottovoce in maniera confusa. Dietro di lui, Federico, che ci raggiunge in meno di un istante a passi veloci e incerti. Io respiro profondamente, stringendomi il labbro inferiore fra i denti per cacciare via questa tensione che mi ha appena varcato la soglia dell'anima.
"Eravamo in un posto più tranquillo per chiarire..." Risponde vagamente Riccardo mentre mi guarda. Io faccio lo stesso, ma non riesco a bloccare quel lieve sorriso che mi varca la soglia delle labbra senza nessun preavviso. Beh, ciò che ha detto è vero, ma quello che è successo dopo non era assolutamente nei miei piani, nei nostri piani.
"Certo, per chiarire... come no... alzati la zip dei jeans e poi ne riparliamo, coglione!" Le sue parole mi fanno letteralmente spalancare gli occhi, ma al tempo stesso riescono a strapparmi una vera e propria risata.
Riccardo stringe le labbra, imbarazzato, facendo scivolare le dita sui suoi jeans per tirare su la zip e mentre lo fa, sposta nuovamente lo sguardo verso la mia direzione.
"Sei proprio una testa di cazzo eh... dovevi solo fare una cosa e l'hai fatta pure male" Lo prendo in giro, togliendomi velocemente il cappotto per poi porgerlo a Federico, che lo stringe immediatamente. I nostri manager scoppiano a ridere, divertiti da questa situazione. Per fortuna non emerge nessun tipo di imbarazzo e questo dettaglio è dovuto interamente a quanto sia profondo il rapporto che abbiamo con loro. Probabilmente, se fosse successo con alcuni miei colleghi, non ne sarei uscita viva, ma ringrazio il cielo che sia andata in questa maniera.
"Tu smettila di prendermi in giro, piccola papera..." Mi lancia una veloce occhiata divertita, che mi fa improvvisamente sorridere il cuore. Siamo complici, siamo complici in tutto, anche in un solo sguardo e penso che non ci sia cosa più bella di questa.
"Abbiamo capito che avete fatto sesso, ma il lavoro vi chiama... dovete correre, cazzo" Davide prende in mano la situazione, risvegliando entrambi da questo momento.
"Oddio si, andiamo... certo" Riccardo lancia il cappotto fra le braccia di Federico, un attimo prima di afferrare la mia mano e condurmi a passi frenetici verso il palco.
Corriamo dietro le quinte come due matti e giuro che amo tutto questo. Siamo circondati da diverse persone, ma loro sono troppo concentrate a lavorare per guardarci, per cui mi sembra di essere all'interno di una piccola bolla di sapone. Una piccola bolla di sapone che ospita me e Riccardo e che riesce, senza nessun ostacolo, ad isolaci dal resto del mondo. "Giuro che non riesco a smettere a ciò che è successo poco fa... è stato bellissimo fare l'amore lì dentro" Riccardo mi importa alla realtà con questo dolce sussurro, un attimo prima di sfregare il suo naso contro la pelle del mio collo. Questo suo delicato gesto mi mette i brividi e nonostante la circostanza in cui ci troviamo non sia del tutto intima, la mia reazione sembra non cambiare assolutamente.
"Stasera voglio rifarlo" Mormoro con un filo di voce. Si tratta di scambi di frasi sussurrate con un filo di voce mentre camminiamo dietro le quinte del teatro Ariston, eppure mi sembra di essere all'interno di un film. Dio mio, è tutto troppo bello per poter anche solo essere descritto con precisione.
"Di nuovo all'interno di quel piccolo bagno?" Mi domanda con un sorrisino, provocandomi. Io alzo gli occhi al cielo dolcemente.
"No, cretino... in camera, magari su un letto" Affermo. Il sorriso sulle sue labbra cresce sempre di più, curvandole verso l'alto. Sembra un bimbo. Il mio bimbo.
"O in doccia" Propone continuando il discorso e cercando di mantenere un equilibrio stabile.
"No, sul letto"
"Oh, come sei antica, amore... ci sono così tanti altri posti per sc-" Prima che lui possa terminare la frase, lo interrompo all'istante, evitando che possa farsi sentire da qualcuno.
"Stai zitto"
Lui soffoca una risata, facendomi innamorare sempre di più di lui e di questi piccoli particolari che lo caratterizzano.
"Credo che tu ti faccia problemi inutili, sono sicuro che almeno tre quarti della gente che si trova qui dentro, stasera farà sesso. Ne sono proprio certo"
"Perché non provi a chiederglielo? Facciamo una statistica" Propongo, un attimo prima di far scivolare la mia mano dalla sua. Avrei voluto stringergliela per sempre, ma il fatto di essere quasi arrivata a pochi metri dal palco, mi agita davvero moltissimo, per cui evito e archivio questa necessità.
"Beh, non sarebbe male eh" Mi risponde, cercando di apparire quanto più normale possibile. Preso totalmente da questa conversazione, lo sento ridere alle mie spalle e giuro di non aver sentito suono più bello e coinvolgente di questo.Buona serata a tutti!❤

YOU ARE READING
Lo sappiamo entrambi - Federica e Riccardo
FanfictionFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Il destino li aveva separati bruscamente dopo la rottura della loro storia, lasciando che i loro cuori si spezzassero e le loro vite prendessero due strade del tutto differenti. Ma quando tutto sembrava andare meg...