108. Sincero sentimento fra le righe.

506 31 4
                                    

Cosa è successo in quest'ultima settimana? Beh, sostanzialmente io e Riccardo siamo stati letteralmente travolti dal panico. Dal panico più totale.
Per diversi giorni, il gossip non ha fatto altro che parlare di noi e nonostante avrei voluto che non succedesse, per una cosa così bella ne è valsa davvero la pena e non smetterò mai di dirlo.
I nostri cuori sono felici e lo sono da quando abbiamo deciso di rendere pubblica la nostra relazione e la leggerezza che percepisco adesso è davvero inspiegabile ed infinita.
Nel momento in cui abbiamo postato l'immagine su Instagram, il sistema si è bloccato a causa dei troppi commenti e messaggi che abbiamo ricevuto. La gente è scoppiata di felicità e la cosa ha sorpreso sia me che Riccardo. Si tratta di belle sensazioni, che siamo riusciti a sfiorare solo in quei determinati momenti e giuro che vorrei tornare indietro nel tempo, soltanto per riassaporarle nuovamente.
Abbiamo sfiorato la vita e la voglia di essere liberi. Adesso ci amiamo e lo facciamo senza paura, senza nessun filtro, con la consapevolezza di farlo di fronte a tutti e senza nessun ostacolo. Non dobbiamo più nasconderci da niente e da nessuno e se qualcuno dovesse dirmi di spiegare in poche, pochissime parole la sensazione che mi provoca, penso che sorriderei e basta, non riuscendo a trovare nessun aggettivo. Sorrido. Sorrido come una bimba, amando ogni dettaglio di tutto questo.
Ogni mio singolo pensiero viene cacciato via all'improvviso dalla voce squillante di Riccardo, che risuona all'improvviso in tutta la casa con dolcezza, riuscendo a riportarmi alla realtà.
"Sono tornato, Fede... ho comprato tutto ciò che mi hai chiesto!" I battiti del mio cuore aumentano sempre di più e per un secondo, sembra che quel piccolo ma grande muscolo voglia uscire dalla gabbia toracica. Dio mio, è sempre bello assaporare intensamente la sensazione che mi provoca quest'uomo nonostante il tempo continui a passare. Adoro sentire la sua voce risuonare all'improvviso a casa nostra e adoro ancora di più quando me lo ritrovo sempre intorno ovunque io vada.
Distolgo lo sguardo dal televisore velocemente soltanto per poggiarlo su Riccardo, che a qualche metro da me, sistema i diversi sacchetti per terra e con un deciso movimento, fa scivolare via il cappotto dalle sue spalle.
Mi alzo dal divano soltanto per raggiungerlo e lo faccio sotto il suo sguardo attento e sincero, che mi osserva a qualche metro di distanza.
"Tutto tutto? Sei sicuro? Anche gli assorbenti?" Gli chiedo con dolcezza, sfiorando la sua guancia con le punte delle dita. Lui appoggia dolcemente le sue labbra sulle mie, regalandomi un delicato e candido bacio che mi fa letteralmente tremare l'anima.
"Si, anche gli assorbenti. Credo che siano quelli giusti..." Mi sussurra sulla pelle, poi continua. "Ci ho messo più di cinque minuti per trovarli... è stato sul serio un incubo"
La sua affermazione mi fa scoppiare a ridere come una scema e quando mi lascio sfuggire una leggera risata dalle labbra, lui mi segue all'istante.
"Grazie, amore mio... il mio ciclo ti ringrazierà. Non sapevo sul serio come fare se non fossi andato a comprarli"
"Di niente, è stato un piacere... sono andato al supermercato soltanto per comprare gli assorbenti e il dentifricio, ma per colpa tua ho svaligiato gran parte degli scaffali" Sospira frustrato, mentre fa scivolare la mano fra i suoi capelli castani.
"Oh, non temere... la gente che lavora lì dentro ti amerà per questo" Lo stuzzico con una dolce risatina. Mi chino tanto quanto basta per far scivolare la mano all'interno del sacchetto e afferrare il piccolo pacchetto degli assorbenti, costantemente seguita dalle sue iridi che mi osservano come se fossi un prezioso diamante. Nel momento in cui mi rendo conto che la confezione è proprio quella che volevo, mi scappa un leggero e soddisfatto sorriso. 
"Di questo ne sono più che certo" Mi stuzzica, pizzicandomi i fianchi e facendomi sorridere come una scema. Mi sollevo sulle punte soltanto per raggiungere la sua altezza e solo dopo aver accarezzato il suo viso docilmente, lo bacio di nuovo sulle labbra, facendolo sorridere sulla mia pelle. 
"Comunque sei stato bravo... hai comprato gli assorbenti giusti. Complimenti" Mi congratulo. Poi afferro il sacchetto di plastica dal pavimento, avanzando lentamente verso la cucina per mettere a posto tutto ciò che ha comprato.
"Io sono sempre bravo" Lo sento borbottare. Gli faccio la linguaccia per stuzzicarlo, per poi scoppiare in una fragorosa risata che viene immediatamente seguita dalla sua, calda e melodica. Il mio cuore sorride e lo fa grazie a questi piccoli istanti di vita quotidiana, che amo sempre di più. Perché in fondo, la nostra vita insieme è fatta di piccoli istanti, che rendono ogni singola giornata sul serio speciale e indimenticabile.
Qualche secondo dopo, mi raggiunge e lo fa stringendo l'altro sacchetto fra le mani, che poggia l'istante successivo sulla superficie del tavolo senza nessun tipo di problema. "Sai, Fede... poco fa, mi ha chiamato Davide" Mi dice all'improvviso, richiamando la mia attenzione. Sposto all'istante lo sguardo verso di lui, notando la sua mano sparire lentamente all'interno della bustina soltanto per tirare fuori un giornale, che stringe con fermezza fra le dita. La mente sembra azzerarsi per diversi secondi e per qualche assurdo motivo, cerco di capire cosa voglia dirmi piuttosto che chiederglielo esplicitamente. Faccio un veloce passo verso di lui, lasciando che i nostri occhi possano incrociarsi.
"Cosa ti ha detto? Tutto bene? Non è successo nulla, vero? E poi, perché hai quel giornale fra le mani?" Lo indico soltanto con gli occhi, cercando di ricevere risposte al più presto. Lui sospira e nonostante cerchi di nascondere ogni emozione, io riesco perfettamente a percepire quanto sia teso, quasi preoccupato.
"No, non è successo nulla... stai tranquilla. Mi ha chiamato perché voleva avvisarmi che siamo finiti sul settimanale 'chi'... per cui sono andato a comprarlo senza pensarci un altro istante" M'informa, grattandosi la nuca con lentezza. Io spalanco gli occhi di scatto, non sapendo sul serio come gestirmi questa strana situazione.
"Come? Ma in che senso?" Farfuglio freneticamente e senza dargli il tempo necessario per poter dire qualcosa, afferro il sottile giornalino per vedere tutto quanto con i miei occhi, per avere la prova assoluta di ciò che ha appena detto.
"Devi andare a a pagina nove" M'informa sottovoce. Lo sfoglio freneticamente e con pochissima cura e non appena noto il numero 'nove' in fondo, sposto lo sguardo verso l'alto per leggere e studiare ogni singolo dettaglio con cura. 

Lo sappiamo entrambi - Federica e RiccardoDonde viven las historias. Descúbrelo ahora