6.

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*Louis' pov*

Conoscevo Harry ormai da due mesi.
Lui e quei suoi cazzo di sorrisi, che mi impedivano di essere spietato come lo ero di solito.

Il sig. Perry mi telefonava continuamente per farmi pressione, ma io continuavo ad inventare scuse su scuse. 


Un giorno però si stufò.
Lo capii quando Niall Horan si presentò a casa mia con un ghigno beffardo.

-Che vuoi Horan?-

Rise. La sua risata era sempre così fastidiosa.

-È così che si accoglie un vecchio amico, Tomlinson?-
-Vai al dunque.-
-Mi manda il capo, non è molto contento del lavoro che stai facendo. Andando avanti così finirà che sarò io a diventare il primo killer in circolazione, e tu... Beh tu solo il secondo!-

La strafottenza di quel ragazzo gli permetteva di non guardare in faccia mentre parlava uno più esperto e grande di lui, ma continuava a lucidare la pistola che aveva in mano.

-Quindi, sono qui per aiutarti a completare la missione.
Non è che io sia contento Tomlinson, soprattutto perché il capo vuole che stia a casa tua, visto che l'affitto lo paghi con i suoi soldi.-

Non ci volevo credere.
Lanciai al biondo uno sguardo di disapprovazione, misto a disgusto, per poi fare un sorriso di chi sa che sta per prendersi una rivincita.

-Tu dormi sul divano.-

...

Quel pomeriggio avrei dovuto allenarmi con Harry in palestra.
Dovevo ammettere che quel ragazzo, anche solo dopo un paio di mesi di allenamento, aveva sviluppato un fisico invidiabile. Il riccio aveva preso la cosa molto seriamente, seguendo alla lettera la scheda alimentare per una corretta nutrizione e la scheda per le serie d'allenamento che gli aveva procurato Zayn.

-Hey Harry, sei arrivato in anticipo oggi?-
-Si, volevo allenarmi un po' sui pesi.-
-Ti presento un mio.. amico, Niall Horan. Niall, lui è Harry Styles.-
Mi costò una grande fatica chiamarlo amico e soprattutto non chiamarlo per cognome, ma alla fine ci riuscì.

Il biondo con il solito ghigno dipinto sulla sua faccia allungò la mano verso il riccio, che per tutta risposta lo squadrò qualche secondo, e poi la strinse, poco convinto.

Horan non aveva un aspetto troppo rassicurante per uno come Harry, certo.
Aveva un anellino argento al labbro, altri tre o quattro sulle orecchie e un piccolo dilatatore nel lobo destro.
Aveva anche un tatuaggio ben visibile sul collo, ed il ciuffo tinto di un rosso che sembrava rosa, anche se a renderlo abbastanza inquietante per chi non lo conosceva era quel ghigno di strafottenza estrema costantemente dipinto sul suo volto.
Aveva l'aria da 'arrivo io e spacco il mondo', degli occhi azzurri degni di nota, un sorriso da angioletto in contrasto con una naturale predisposizione per la sadicità e un pizzico di incoscienza, che lo rendevano un individuo incostante e potenzialmente pericoloso. 

Una sorta di Joker un filo meno pazzo e molto meno ricco, per intenderci.

Anche se non lo avrei mai detto neanche sotto tortura, dovevo ammettere che poteva avere il suo fascino un tipo così, e ora l'attenzione di Harry era tutta su di lui, cosa che mi faceva imbestialire.

Mi appuntai a mente di farla pagare a quel killer da strapazzo, e poi esortai tutti a cominciare i propri allenamenti. 

Sarebbero state delle lunghissime settimane.


...

EIEI

Non è bellissimo Niall conciato in quel modo? Ahhh io lo adorerei anche se fosse vestito da melanzana, ma pazienza.

Fatemi sapere se qualcuno di voi è ancora qui a sopportarmi, e soprattutto se vi piace il capitolo.

Au revoir.

The Blacklist. ~ Larry.Where stories live. Discover now