I became your flower

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Jimin emise uno sbuffo, guardandosi allo specchio per quella che era la milionesima volta. Quella sera i suoi capelli proprio non ne volevano sapere di stare a posto. Alla fine ci rinunciò, passandosi una mano tra le ciocche bionde, forse aveva bisogno di cambiare un pochino, dopotutto. E non stava affatto pensando di farlo per attirare l'attenzione di Min fottuto Yoongi, certo che no. Era più che consapevole che il moro non l'avrebbe mai degnato di uno sguardo, figurarsi se voleva cambiare per lui, per uno stronzo che non faceva altro che stuzzicarlo con un ghigno tremendamente sex...irritante. Sì, irritante. Non è che dovesse vestirsi in maniera elegante, insomma...era sì il suo compleanno, ma era anche vero che sarebbe rimasto a casa, e visto che il programma era composto da videogames, film e schifezze, di certo non aveva bisogno di indossare i suoi vestiti migliori. Si trattava solo dei suoi amici, tranne per quel guastafeste di Jin che gli aveva detto che non sarebbe venuto, data la presenza di Namjoon. Jimin ormai non aveva idea di come sarebbero andate le cose tra i due, erano passate due settimane da quando si erano lasciati. Ad ogni modo, si trattava solo dei suoi amici, e della sua dannatissima cotta per qualcuno che odiava. Sì, tutto normale, tutto perfettamente normale. Un semplice jeans e una felpa leggera andavano più che bene.

"Sei pronto, Chim? Ci stai mettendo ore!" disse, Jungkook, affacciandosi alla porta di camera sua, causandogli un mezzo infarto. Jimin si volto a guardarlo, rivolgendogli un'occhiataccia, ma l'altro rise solamente, avvicinandosi a lui.

"I miei capelli sono peggio del solito" sospirò, Jimin.

"Secondo me stai benissimo. Sei molto carino così" gli sorrise, il suo migliore amico, strappandogli un sorriso nonostante tutto. Jungkook aveva passato tutta la giornata assieme a lui, fin da quella mattina quando lui e Taehyung erano passati a prenderlo portandogli la colazione, e dopo scuola il moro era rimasto con lui.

"Guarda che se Tae ti sente poi ti prende a sberle" scherzò, il biondo, ma Jungkook alzò gli occhi al cielo, abbracciandolo e arruffandogli i capelli, ignorando le sue lamentele per averli appena sistemati.

"Taehyung non è geloso di te, Chim" alzò gli occhi al cielo, il minore, baciandogli una guancia con uno schiocco, e Jimin fece un verso disgustato quando l'altro si allontanò.

"Che schifo!"

"Ma se mi ami"

"Dio solo sa cosa ci fai con quella bocca" sbottò, Jimin, e Jungkook rise, mettendo su un'espressione fin troppo maliziosa. Decisamente troppo.

"Puoi chiederlo a Tae se vuoi" gli rispose, il moro, e Jimin mugolò più disgustato di prima, afferrando il cuscino sul suo letto per lanciarlo contro il suo migliore amico. Quel piccolo bastardo era troppo veloce però, perché lo scansò subito, facendogli un gestaccio e correndo fuori dalla sua camera, prima che Jimin potesse lanciargli qualcos'altro. Tutta l'attività fisica gli giovava dannatamente troppo! E pensare che un tempo era lui quello alto dei due! Jimin tornò a guardarsi allo specchio, provando a sistemare i capelli per l'ennesima volta, ma quando sentì il campanello suonare emise uno sbuffo, oramai era tardi. Jungkook urlò che sarebbe andato lui ad aprire, e con quale velocità si fosse fiondato al piano di sotto, Jimin non avrebbe saputo dirlo. Si mordicchiò il labbro, decidendosi ad uscire dalla camera, proprio mentre sentiva Jungkook aprire la porta e la voce squillante di Hobi riempire l'abitazione.

"Porca di quella..." sentì urlare Jimin al suo migliore amico, e si accigliò di conseguenza, apprestandosi a scendere le scale, curioso di sapere cos'avesse causato quell'urlo.

"Ti piacciono?" sentì dire a Taehyung, e il tempo che Jimin arrivò in salone che si ritrovò a spalancare gli occhi nocciola. Taehyung si era tinto i capelli di azzurro, un azzurro acceso, ma che stava divinamente con i suoi tratti delicati e morbidi.

Serendipity | YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora