U know, I know

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IO ANCORA NON MI SONO RIPRESA DAL COMEBACK DEI GOT7. CHE ALBUM, RAGAZZI, CHE ALBUM!

E poi...manca poco a Natale, e questo vuol dire You calling my name, e io non vedo l'ora di farvi leggere di quei Taekook, Jinson e Sopemin!!!

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"Jiminie!" la voce di Taehyung quasi non gli causò un infarto, tanto che per poco non scivolò, anche colpa del pavimento bagnato del corridoio a causa della neve. Le impronte degli altri studenti ben visibili. E stavolta fu Jungkook a salvarlo dallo schianto, afferrandolo per un braccio appena in tempo.

"Dio!" sbottò, tenendosi al suo migliore amico, che oltre ad aiutarlo si lasciò scappare persino una risatina.

"Sei assurdo, Chim" disse, Jungkook, e lui alzò gli occhi al cielo, lanciandogli un'occhiataccia che era tutto dire.

"Scusa, Jiminie! Non avrei dovuto urlare in quel modo" si intromise, Taehyung, e aveva un faccino così dispiaciuto che Jimin l'avrebbe perdonato persino se gli avesse appena confessato di avergli ammazzato il cane che non aveva. Un po' macabro come paragone, ma ormai Jimin non riusciva più a capire cosa gli passasse per la testa la maggior parte del tempo.

"E' tutto ok, Taetae...sono ancora intero" gli sorrise, e l'azzurro si illuminò subito, abbracciandolo di slancio sotto allo sguardo più che divertito di Jungkook. Jimin ricambiò l'abbraccio, prendendosi un momento per rilassarsi del tutto, cullato anche dal profumo di cocco che proveniva dai capelli del minore, e Jimin sapeva bene che il cocco era lo shampoo preferito di Jungkook. Non aveva voglia di immaginare il perché i due avessero lo stesso profumo in quel momento.

"Ieri non ti ho visto alla scuola di danza" disse, Jungkook, passandosi una mano tra le ciocche nere, arruffate sicuramente dal vento che tirava quel giorno.

"Avevo molto da studiare e...e diciamo anche che da quando Mark è qui, Jackson è praticamente piantonato in casa mia per stare con lui, quindi..." lasciò intendere, Jimin, e Taehyung emise una risatina a quelle parole.

"Sono contento che tu l'abbia nominato, così puoi avvisare tu Jackson invece di Namjoonie" disse, l'azzurro.

"Avvisarlo di cosa?" si accigliò, Jimin.

"Il prossimo lunedì è il Chuseok, quindi non c'è scuola – gli ricordò, Taehyung – Così, con Yugyeom e Bammie abbiamo pensato che sarebbe stato carino andare in qualche locale tutti assieme. Puoi dirlo tu a Jackson, e ovviamente anche a Mark" Jimin lo fissò con tanto d'occhi, prima di annuire in un sospiro. Anche se avesse voluto trovare una via di fuga da quella che si prospettava una serata incasinata, era abbastanza sicuro che quei due glielo avrebbero impedito.

"Yugyeom è ancora scioccato di come Bam si lasci chiamare Bammie da te" commentò, Jungkook, non nascondendo un sorriso divertito.

"E' così strano?" domandò allora, Jimin.

"Beh...diciamo che Yugyeom ci ha messo un anno e cinque appuntamenti per arrivare a chiamarlo in quel modo. A Tae sono bastati venti minuti" gli spiegò, il moro.

"Questo perché io sono adorabile" si vantò, Taehyung, e Jimin rise, scompigliandogli le ciocche azzurre. Di certo ne lui ne Jungkook potevano opporsi a tale affermazione. Era più che sicuro che persino il thailandese fosse rimasto abbagliato da quella specie di cucciolo, figurarsi se fosse stato capace di negargli qualcosa.

"Comunque...non so se a Mark andrà di venire, è ancora un po' giù per via di Jaebum" sospirò, Jimin. Jungkook annuì, stringendosi nelle spalle.

Serendipity | YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora