Grazie a un melograno

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Era una giornata come tante e Caleb si era deciso ad andare in giardino dopo diversi giorni passati chiuso in casa

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Era una giornata come tante e Caleb si era deciso ad andare in giardino dopo diversi giorni passati chiuso in casa.

Si era messo a scrivere per giorni, ma vedendo un albero di melograno con ormai i frutti maturi si alzò dal letto andando a raccoglierne qualcuno.

Un ragazzino che passava da quelle parti con il fratello lo guardò sorridendogli:

«Fratellone, posso averne anch'io?»

«Magari le compro stasera dopo che torno da lavoro» ammise lui senza pensarci due volte.

Il ragazzo era molto stanco e nonostante tutto cercava di non darlo a vedere, ma fu costretto ad appoggiarsi al muro cadendo in ginocchio portando la mano alla testa chiudendo gli occhi per provare a far smettere di girare il mondo attorno a lui.

Caleb notando la situazione si avvicinò a loro posando una mano su la spalla del ragazzo: «Tutto bene?»

«Sì, mi gira la testa» ammise lui provando ad alzarsi cadendogli rovinosamente sopra facendolo cadere a terra.

Il ragazzo gli sorrise senza pensarci due volte: «Forse è meglio se venite a casa mia. Ti offro qualcosa da bere per aiutarti a riprenderti un pò»

«Va bene. Ti ringrazio» rispose lui lasciandosi aiutare ad alzarsi da terra.

Una volta in casa, Caleb, lo fece distendere sul divano per poi recuperare un bicchiere con dell'acqua zuccherata portandola al ragazzo che con il suo aiuto si mise a bere tranquillamente.

Pochi minuti dopo si mise nuovamente disteso aspettando di riprendersi completamente.

Il bambino guardò preoccupato il fratello e si rivolse al ragazzo: «Lui sta bene?»

«Ha bisogno di riposare, ma Sebastian si riprenderà» rispose lui senza giri di parole.

«Conosci mio fratello?» gli rispose lui senza pensarci due volte.

«Sì. Lo conosco, però, lui non ha mai badato alla mia esistenza» ammise senza indugiare avvicinandosi al tavolo dove posò la cesta con i melograni per poi toglierli uno alla volta lasciando fuori dal contenitore quelle aperte.

Il bambino lo guardò perplesso per poi domandargli: «Perchè togli queste?»

«Quelle aperte vanno mangiate prima» rispose Caleb senza pensarci due volte:

«Ti va di aiutarmi a pulirle mentre aspettiamo che tuo fratello si risvegli?»

«Sì!» esclamò il bambino senza indugiare sedendosi a tavola dove aiutò il ragazzo a pulirle.

Alcune ore dopo Sebastian si svegliò mettendosi seduto appoggiando la mano su lo schienale del divano sollevandosi lentamente guardandosi attorno.

Il bambino che aveva messo i chicci di melograno in una ciotola vedendolo sveglio si avvicinò a lui: «Fratellone, mangia questi. Sono buoni»

«Kail, cosa succede?» gli domandò perplesso.

«Lui ti ha aiutato» disse indicandogli il ragazzo senza pensaci due volte.

Sebastian portò lo sguardo sul volto del ragazzo al tavolo sgranando gli occhi sorpreso.

Caleb alzò lo sguardo su di lui osservandolo per un attimo solo prima di distoglierlo: «Vedo che stai meglio»

«Non sapevo che vivessi qui» ammise lui senza giri di parole.

«Nessuno lo sa. In fin dei conti nessuno di voi vuole avere a che fare con chi vive in delle ville e se la tira» rispose lui usando le sue stesse parole.

Kail guardò il fratello: «Ma lui ti ha aiutato. Non può essere cattivo»

Sebastian prese dei piccoli grani dalla ciotola mangiandoli lentamente trovandoli molto dolci.

Lentamente di alzò dal divano avvicinandosi al tavolo sedendosi dove poco prima c'era il fratello lasciandosi andare a un sospiro dicendo: «Mi dispiace per essermi comportato da ragazzo viziato per tutto questo tempo con te»

«Non importa...» rispose lui senza pensarci due volte: «Potete riposare qui ancora un po' si è fatto tardi per tornare a casa a quest'ora»

«Devo andare a lavoro tra un'ora» rispose Sebastian segna giri di parole.

«Non ci andrai» rispose lui senza pensarci due volte guardandolo seriamente: «Stai male e non riesci a reggerti nemmeno in piedi»

«Io devo lavorare» rispose lui senza pensarci due volte.

Caleb sbuffò indispettito: «Fai quello che vuoi» si alzò dal suo posto andando alla finestra stringendo i pugni.

Kail guardò i due per poi avvicinarsi al fratello: «Sei un idiota fratellone! Lui è innamorato di te!»

Il silenzio scese nella stanza, Sebastian osservò il riflesso su la vetrata della finestra e nel notare una sola lacrima scivolare sul suo volto disse: «D'accordo. Oggi non andrò a lavoro per potermi riposare»

Quelle parole fecero rilassare Caleb che si voltò a guardarlo sorridendogli.

Poco dopo il ragazzo andò in cucina dove preparò da mangiare per tre portando tutto a tavola, poco dopo si misero a mangiare.

Il ragazzo tolse i piatti sporchi per poi portarli in cucina dove li avrebbe lavati e mostrò a Sebastian e Kail dove passare la notte e soprattutto dove trovare il bagno in caso ne avessero avuto bisogno.

Diede loro qualcosa da indossare lasciandoli da soli poco dopo.


Ripensando a quello che era successo si era accorto che tutto era partito dalla sua voglia di melograno e se non fosse uscito in giardino non avrebbe potuto aiutare Sebastian.

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