la figlia di Sirius Black

28

Uscii dalla classe.
Stavi salendo le scale per arrivare da prof. Silente ma un qualcosa mi coprì gli occhi e mi trascinò non so dove. Non urlai. Non avevo le forze.
Mi prese in braccio e capii che stavamo entrando nella stanza delle necessità, perché la persona che mi aveva presa in braccio camminò per tre volte.
Mi tolse le mani ed era..

Mclaggen??! Un giocatore di quidditch delle serpi.
Vidi un letto infondo.
-no, ti prego-
-shh non ti farò nulla-
Lui si avvicinò, volevo urlare, scappare ma era impossibile, era normale, non avevo mangiato, senza cibo, niente energie.
Non piangevo, le mie lacrime le avevo versate per Draco.
Lui iniziò a spogliarsi.
Draco pov
Ero appena uscito dalla classe di trasfigurazione. La professoressa mi chiese perché avevo pianto. Avevo gli occhi rossi, e li ho ancora.
Quando incrociai gli occhi blu ghiaccio di t/n, il mio cuore iniziò a battere freneticamente, però vederla in quello stato fa male.
-Draco-
Era il mio migliore amico, Blaize.
-dimmi Blaize-
Lui mi raccontò che aveva visto T/n salire le scale, ma aveva visto Mclaggen prenderla e portarla nella stanza delle necessità.
Oh cazzo.
Quel coglione lì ci porta le ragazze che vuole farsi.
Ringraziai Blaize e andai nella stanza delle necessità.
La scena era orribile.
T/n bloccata difronte a Mclaggen che si spogliava.
Corsi e diedi un pungo a Mclaggen.
Li iniziò la lotta.
Mi stava facendo a pezzi, non avevo le forze per reagire.
T/n, una delle più brave in incantesimi, perché ha imparato cose che non si fanno al 4 anno.
Gli lanciò un incantesimo con un nome strano e Mclaggen svenì.
Lei si avvicinò.
T/n pov
Per fortuna che è arrivato Draco.
Mclaggen lo stava distruggendo, e con le forze che avevo presi la bacchetta e gli lanciai un incantesimo.
Mi avvicinai ad un Draco pieno di sangue.
Era ferito gravemente.
-t/n..-
-shh Draco, adesso andiamo in infermeria-
-fer-m-a-
Disse con voce tremante.
Mi avvicinai e mi baciò.
Quel bacio fece ribattere il mio cuore.
Portai fuori Draco, destinazione infermeria.
La dottoressa gli medicò le ferite, le disse che non c'era nulla di grave.