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Il locale dove era diretta questa volta era il locale più gay friendly della città, famoso per i suoi drag show. Era un locale misto. 

Non che a lei interessassero quei tipi di show, ma non le dispiaceva lasciarsi distrarre da un tipo 'variopinto' di umanità. 

Arrivó al locale già con due birre in corpo, ma non esitò a prendere un drink al bancone, seduta, mentre contemplava la gente che sfarfallava con l'effetto della sfera stroboscopica. 

Aggiunse anche due shots di Vodka liscia, già che c'era. 

Nonostante tutto attorno a lei schizzasse freneticamente, lei rimase ferma e composta sul suo sgabello, di fronte al bancone. 

Aspettò che l'alcol bruciasse via i pensieri intrusivi che la agguantavano come filo spinato e la stringevano come una spirale tagliente. 

"Ci stai dando dentro sta sera, eh.." le si approcció una ragazza molto attraente, che si ssedette accanto al suo sgabello. 

"quello che ha preso lei" aggiunse, riferita al barman. 

Misty la squadró. Era proprio un bel bocconcino. Aveva lo sguardo di una che era caccia, che aveva voglia di farsi sgrillettare nei cessi del locale. 

Glielo confermó il suo sguardo malizioso che la stava spogliando  passando dai suoi occhi alla zip dei pantaloni, per poi tornare ai suoi occhi e alle sue labbra. 

Misty, che non aveva ancora proferito parola, le sorrise con sicurezza, e ricambió quel tipo di sguardo. 

"Non sei una tipa di molte parole eh? Ma hai l'aria di una che ci sa fare.." le si avvicinó al viso, respirandole addosso. 

Fremeva dalla voglia. 

Misty continuò a reggere il suo sguardo, mentre con la mano libera dal drink, gliela passó in mezzo alle cosce, sotto la gonnellina strimizzita di jeans. Le arrivó proprio sotto la sua intimità, premette un pò, per poi accarezzargliela, sempre mantenendo il suo sguardo eccitato. 

"Ahm uhmgg." le scappó un mugolio dalle labbra  purpuree. 

Poi si alzò di scatto, come una molla, e la prese per il braccio, come fossero amiche da sempre. " Mi va di ballare, amo questa canzone". 

Misty non amava ballare, anche se quel locale aveva di buono che la musica era decente. Musica rock e grunge. 

Vedeva la ragazza a intermettenza, tra gli effetti delle luci multicolore, della sfera stroboscopica, il fumo, muovere i fianchi a ritmo di musica, strusciarlesi addosso.

Le si avvinghió addosso, come una gatta in calore. Il suo respiro caldo al suo orecchio, il suo seno prosperoso schiacciato al suo petto semi piatto, la fecero sudare dall'eccitazione.

Finita la canzone continuarono a limonarsi nel bagno, proprio dove immaginava sarebbero finite.

"Uhm si.. Ti prego.. Scopami" imploró la ragazza, schiacciata contro la parete, dandole le spalle.

Misty la prese dai polsi, bloccandoglieli contro il muro lurido del locale, schiacció il suo peso contro quello della ragazza poi portó la mano al suo pube, sotto le mutandine bagnate, e inizió a muovere freneticamente le dita, sul clitoride, in modo circolare, aumentando gradualmente l'intensamente, nutrendo l'appetito della ragazza.

Sempre toccandola, iniziò a sbatterla alla parete, con forza sempre maggiore, con il sangue che le pompava come un martello nel petto. La ragazza davanti a lei che mugulava e urlava di piacere " si.. Si, SI CAZZO!!"

Poi la prese per il collo e strinse un po, giusto per darle quei brividi di eccitazione dovuti alla sorpresa e alla paura.

La giró, tenendola dal collo. Ci fu un attimo di silenzio teso

Gli occhi puntati gli uni in quelli dell'altra.

" Tu.. Tu sei pazza" sussurró la ragazza, con una nota di perversione, marcando la parola 'pazza'.

Misty le sorrise, sadicamente.

"Ti dispiace? Vuoi che mi fermi?"

"Cazzo, no. Fammi quello che vuoi. Sono tua, sta notte"

'Bingo' Misty si eccitó a quella frase.

"Pernotto in una camera di un Motel qui vicino, ho la macchina qui fuori".

*

The adventures of MistyWhere stories live. Discover now