Capitolo 20

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Quella notte, nonostante Remus fosse accanto a me, dormii male. Avevo paura per il giorno seguente, non per me ma per Harry e Remus, le persone che amavo. Non potevo assolutamente perdere nessuno dei due, erano l'unica famiglia che mi rimaneva.

"Ehi, già sveglio?Torna a dormire, è presto." sussurrai appena girai la testa e vidi un Remus sdraiato, ma con gli occhi aperti. "Non ho molto sonno a dir la verità" mi rispose. Si sedette sul letto e si sistemò accanto a me. "Però voglio questo" e mi abbracciò.

Ci sdraiammo insieme. Io che lo abbracciavo e lui rannicchiato contro il mio petto. Anche se non avevo sonno riuscii a dormire. Chiunque, nella posizione più bella del mondo, sarebbe stato capace di dormire.

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Tok tok. Delle nocche che bussavano sulla porta della camera e una voce dietro di esse. "Remus, dobbiamo andare!" Era Molly, venuta a chiamare Remus per andare al Ministero, da Harry.

"Si Molly. Arrivo!" Urlò nella mia maglietta per farsi sentire. Si alzò ci vestimmo e insieme, come la sera prima, scendemmo in cucina. Questa volta però non lasciai andare la sua mano, e quando varcammo la porta tutti ci fissarono.

Molly sembrò capire, e prima che potesse ribattere, Remus la interrupe. "Non possiamo impedirgli di venire Molly. Si tratta pur sempre di Harry, e lui è il suo padrino. Sirius è un uomo adulto, in grado di fare le sue scelte da solo."

Notai che dire quelle parole gli costò molto sforzo, non voleva lasciarmi andare, ma io gli sorriso per questo. Nonostante non era d'accordo con le sue parole le aveva dette, dandomi ragione davanti a tutti.

Molly sembrava sul punto di esplodere. "Bene! Ma sarà una vostra responsabilità. Se viene catturato o se gli succede qualcosa, non sarà colpa mia." Volevo dire che per me andava bene, ma fu Remus a parlare, di nuovo. "Va bene Molly, Sir è una mia responsabilità."

Questa volta fu lui a sorridermi. Mi condusse fuori dalla cucina e ci sedemmo su un divanetto posizionato nell'ingresso. Aspettammo gli altri, e nel mentre lo fissavo. Lui prese un libro e iniziò a leggere, nonostante gli altri sarebbero arrivati di li a poco.

Detto fatto. Comparvero due minuti dopo, tutti in fila pronti a Smaterializzarsi. "Giudo io" disse Remus mentre ci mettevamo tutti in cerchio. Ci prendemmo le mani a vicenda, e un secondo dopo fummo in un fortice di forme e colori. Odiavo smateriallizzarmi e per questo non avevo mai imparato.

La casa della famiglia Black venne sostituita dal Ministero della Magia. Eravamo im un lungo corridoio che finiva su...una porta. Mi corressi, la porta. Harry l'aveva sognata molto, senza saperne il significato, senza sapere che al suo interno vi era la sua profezia.

Corremmo lungo il corridoio, cercando di arrivare il prima possibile alla porta. Dietro di essa si sentivano delle voci parlare che  non erano rassicuranti neanche un po. Erano sicuramente Harry e i suoi amici, ma con chi parlavano? Avevo una vaga idea e la cosa mi mise i brividi.

"Al tre. Uno...due...tre" spalancammo la porta con un incantesimo e ci buttammo al suo interno. Vedemmo Harry che parlava con Lucius Malfoy. In mano teneva una sfera di cristallo (la profezia!) e sembrava volerla tenere lontana da Malfoy.

I suoi amici erano intrappolati tra le braccia di altri Mangiamorte. A quanto pare avevo ragione, era proprio questa la mia paura. E poi mi bloccai all'improvviso rendendomi conto di una cosa sconvolgente.

Molti dei Mangiamorte in quella stanza avrebbero dovuto essere ad Azkaban. Perché erano li? Il mio stomaco fece una capriola quando vidi il Mangiamorte che teneva uno dei ragazzini, Neville probabilmente.

Capelli neri e ricci, occhi vuoti e del colore della pece, sguardo vuoto. Bellatrix. Se prima avevo il sospetto che potevano essere evasi dalla prigione, ore ne avevo la certezza. Bellatrix avrebbe dovuto passare l'eternità ad Azkaban, non avrebbe mai più dovuto vedere la luce del sole, eppure eccola li.

Ma come avevano fatto a fuggire? Loro di certo non si trasformavano in cani come me. Ma non era il momento di pensare a quello. Dovevamo impedire a Malfoy di prendere la sfera e aiutare Harry e gli altri.

Non dimmo nulla, ci limitammo a combattere. Fasci di luce verde, rossa e di altri colori volarono nella stanza. Alcuni rischiarono persino di colpirmi, e tutto perché non ero abbastanza concentrato. Avevo per la testa mille pensieri che non avrebbero dovuto esserci.

Pensavo a Remus. Rischiava di farsi male, o peggio...no, non dovevo pensarci. Schivai un'altra incantesimo che mi passò molto vicino all'orecchio e alla fine schiantatai uno dei Mangiamorte. Con felicità notai che anche gli altri evevano fatto un buon lavoro.

Persino Harry. Era riuscito a tenere Malfoy lontano dalla profezia quel tanto che bastava per schiantare anche lui. Poi mi voltai in cerca di una cosa, forse la più importante, e la trovai. Feci un sospiro di sollievo. Remus stava parlando con Harry. Stavano bene entrambi.

Notai che all'improvviso tutto si fermò di colpo, e mi resi conto di una cosa. Nessuno stava più combattendo. Questo significava che avevamo schiantato tutti i Mangiamorte. Ottimo, eravamo davvero un'ottima squadra!

Ma parlai troppo presto. Sentii una risata folle dietro di me, mi voltai e vidi Bella. Aveva la bacchetta puntata verso di me e sorrideva, sorrideva nel suo modo orribile! Disse qualcosa ad alta voce, ma non udii cosa.

In quel momento provai una strana senzazione...liberazione? Era probabile. Cosa mi stava succedendo? Purtroppo lo capii quando vidi Harry e Remus correre verso di me.

Sul viso di entrambi era dipinto orrore e paura. Harry urlava, ma io non riuscivo a sentirlo. Remus invece cercava di trattenerlo, e ci riuscì nonostante Harry continuasse a divincolarsi.

Stavo morendo e non faceva male.

Stavo morendo e dovevo accettarlo.

Stavo morendo e dovevo capire che non avrei più potuto vedere ne Remus ne Harry.

Stavo morendo e avrei rivisto Lily e James, l'unica consolazione.

Poi tutto finì all'improvviso. Colori, suoni, solo buio.

Le Cicatrici Dell'AmoreWhere stories live. Discover now