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LOUIS POV'S

E' stato tutto magnifico, non potevo crederci stava tornando tutto come prima.. e se avessi corso un po' troppo? avrei potuto dargli solo un bacio, ma lui avrebbe potuto fermarmi, ciò significa che ci stava anche lui.

Faccio sparire tutti i miei pensieri non appena arrivo a casa, parcheggio la macchina ed entro.

Non trovo nessuno nel salotto, ma mia sorella e mia madre in cucina che farfugliavano qualcosa tra di loro.

"SONO TORNATO" grido

Per poi correre su in bagno per farmi una bella doccia calda, ne ho proprio bisogno

Sono a tavola, mentre mangiamo la pasta, sicuramente cucinata da mia sorella, perché non è un granché, alzo lo sguardo verso mia madre e noto che non sta mangiando nulla, gira e rigira la forchetta nel piatto.. okay che non è buona ma non è immangiabile, però noto dal suo sguardo che non sta affatto bene e non è per la pasta.

"Mamma che hai?"

"Niente tesoro, mangia tranquillo." risponde

Allora lascio perdere e torno a mangiare

"Mamma diglielo.." risponde mia sorella con le lacrime agli occhi

"Dirmi che cosa?"

"E' difficile da dire Lou.." dice, per poi scoppiare a piangere

"Lottie che succede, perché piangete?!" mi sto innervosendo

"LA MAMMA HA LA LEUCEMIA E GLI RESTANO POCHE SETTIMANE"

La forchetta mi cade dalle mie mani, finendo sul pavimento, le mie guance in un millessimo di secondo si ricoprirono di lacrime, non potevo crederci, il mio mondo va in frantumi, il cuore mi si rompe, non batte più, la mia unica ragione di vita, sarebbe scomparsa da un momento all'altro? La mia mamma?!
Non può essere vero, lei è fortissima, sta mandando avanti la nostra famiglia nonostante papà non ci sia più..
Dio ti prego svegliami da questo incubo.
Il dolore inizia a salire, ma la rabbia prevale.
I miei occhi come la mia espressione divengono cupi.
Guardo mia madre, non riesco a dirle nulla, l'abbraccio, la stringo più forte che possa, gli sussurro all'orecchio un "non mi lasciare", mi stacco da lei, la guardo di nuovo negli occhi e abbandono quella casa.

Inizio a correre fottendomene della pioggia.
Non sto ancora realizzando, sono in fase di shock.

Arrivo davanti alla porta di Liam, la apro, tutti che mi fissano in modo interrogativo.

Non ce la faccio più, le mie gambe cedono e finisco a terra, dall'interno senza volerlo faccio uscire un urlo di dolore, è straziante solo sentirmi.

I miei amici mi aiutano, rimangono sconcertati dalla mia confessione.

Alzo lo sguardo e incrocio il viso di Harry, con le guance un po' rigate, ha pianto per me?

Distolgo lo sguardo da lui e lo ripongo sulle mie mani.

Non riesco a dire più una parola, è come se tutto si fosse fermato, sembra di essere tornato indietro nel tempo.. stessa scena, stessa casa, stessi amici, tranne Harry.

Sento una mano che mi sfiora il viso, una mano così delicata, potrei riconoscerla ovunque, essa mi fa alzare lo sguardo verso di lui, resta fermo, poco dopo mi abbraccia, forte, un abbraccio sentito, sentivo che anche lui stava male per me, lo stesso dolore, in minoranza ma c'era, lui era stato messo apposta nella mia vita è forse il destino ha ritenuto necessario il suo rientro.

THE BATTLE Where stories live. Discover now