Capitolo 13

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Organizziamo il compleanno di Harry, mi dispiace che abbia dovuto passarlo a consolare me..
Allora insieme a Liam decidiamo chi invitare e dove farlo, dopo numerose ore a chiamare tutti i ristoranti di Londra riusciamo a trovare un posto carino.

"Fatto finalmente non ce la facevo più" dice Liam

"Beh non è ancora finita del tutto.. dobbiamo comprare il regalo cosa ancora più difficile.. perché, Harry ha tutto."

"pensavo ad una chitarra"

"Tropo banale e poi ne ha tipo 3 a casa cosa deve farne di una quarta?"

"No c'è l'ho!"

"Dimmi a cosa pensi allora Li"

"Una macchina fotografica.."

"Una cosa? Pff hahah non gli piacerà sicuramente"

"Ma come no? Mi hai detto che camera sua e piena di fotografiee"

"Si ma non vuol dire che gli piace scattarle"

"Boh, secondo me va bene quella, se non sei d'accordo puoi pure arrangiarti"

"Beh bell'amico che sei Liam grazie!" Dico frustato

"Sto scherzando nano"

"Piantala di chiamarmi così"

"Così come? Nano?"

"Fanculo Payne"

"Uuu.. siamo arrabbiati okok lascio la presa haha"

"Te ne sono grato"

Il campanello di casa suona

"Liam togli tutte quelle carte, potrebbe essere Harry e non può sapere che gli stiamo organizzando una festa, su muovi quel culo invece di guardarmi" dico a bassa voce

Vado verso la porta con un sorriso fino alle tempie, ma non appena apro, tutta la mia felicità scompare..
Ah.

"Ciao Louis, come stai? Posso entrare?"

"Ehm.. ciao Eleanor, certo entra"

Chiudo la porta e faccio un bel sospiro, quando gli ho detto che mi faceva piacere vederla non intendevo sul serio, è un gesto che si fa solo per galanteria no?

"Ciao piacere io sono Liam"

"Come me la ricordavo, non è cambiato nulla" dice

Poi una voce assordante devasta le nostre orecchie

"ELEANOR!"

"Lottiee, piccolina vieni qui"

Le due si abbracciano, mia sorella ama terribilmente El, tanto che non hanno mai smesso di sentirla, forse la rivuole nella nostra vita, ma per me è fuori discussione.

"Beh, è meglio che ora me ne vada mi sento di troppo" dice Liam, ma io lo supplico con gli occhi di non andare e di non lasciarmi solo con ste due pazze, ma a quanto per non capisce il mio segnale e decide di alzarsi dal divano, prendere la sua giacca e accostarsi davanti alla porta con un sorriso falsissimo ed aspettare me che gli apra.

"Prego, sei uno strozzo Liam, fottiti"

"Ti voglio bene anche io nanetto"

"Fanculo"

Chiudo la porta e mi giro.

"Okay, Lottie puoi andare in camera tua ora, noi dobbiamo parlare"

THE BATTLE Onde histórias criam vida. Descubra agora