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"Quindi vorresti che ti proteggessi?" disse Shuichi, guardando il ragazzo dai capelli viola dall'alto. "T-tutti ti rispettano Saihara-chan, non ne posso più, Akamatsu-san continua con le minacce di morte, i-io ho paura" disse il più piccolo, non alzando mai la testa da terra. "T-ti prego, farò tutto quello che vorrai, qualsiasi cosa" sussurrò Kokichi, stringendo appena la manica della giacca del ragazzo. Shuichi ghignò: "Va bene, potrai stare accanto a me, ma ricorda ciò che stai promettendo, non potrai mai tirarti indietro" esordì, alzando il mento del ragazzo più basso con due dita, tenendo costantemente fisso quel ghigno. Passò una mano sulla sua guancia, accarezzando però solo lividi e cerotti. A quel tocco Kokichi ne restò ammaliato, faceva un po' male ma non gli importava, nessuno lo aveva mai toccato in modo così gentile, anche se quel sorrisetto lo preocupava. "Certo, n-non mi tirerò mai indietro, grazie mille Saihara-chan" disse, sforzandosi di accennare un piccolo sorriso. In risposta ricevette solo un occhiolino, per poi vedere Shuichi allontanarsi senza proferire parola. Kokichi aveva lo sguardo fisso sulle spalle di Saihara, mentre quest'ultimo si avviava a passo svelto verso la sua abitazione. Il piccoletto era ancora incredulo, davvero aveva accettato? Insomma si trattava pur sempre di Shuichi Saihara, perchè mai avrebbe dovuto proteggerlo? Erano solo compagni di classe, nulla di più e nulla di meno, per questo quel ghigno preoccupava Kokichi, ma era sempre meglio che essere uccisi da quella biondina di Akamatsu. Fece un sospiro, non voleva tornare a casa, non voleva vedere i suoi genitori, non voleva piangere ancora, ma non aveva altri posti dove poter passare la notte. Abbassò così la testa, iniziando a camminare verso quell'inferno che tanto odiava.

𝔞𝔟𝔦𝔰𝔰𝔬| 𝔰𝔞𝔦𝔬𝔲𝔪𝔞 (𝔭𝔯𝔢𝔤𝔞𝔪𝔢)Where stories live. Discover now