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~LELE~
È notte fonda, mi sono svegliato da un po'.
Mi sento irrequieto.
Mi giro nel letto e mi fermo a guardare il volto rilassato del mio ragazzo è così tranquillo quando dorme. Avvicino la mia mano al suo volto, lasciandogli dolci carezze, mi avvicino lentamente e gli lascio un bacio sulla fronte, vorrei stringerlo al mio petto, però penso di svegliarlo così, quindi mi limito ad accarezzarlo.
Sento il mio telefono vibrare, mi sale l'ansia non vorrei rispondere, non voglio sapere chi è.
Ma sono costretto.
Mi alzo lentamente, prendo il telefono posto sul comodino, vado in cucina e senza guardare lo schermo rispondo.
Ci sono minuti di silenzio, ho la gola secca, so che sta aspettando che parli.
Lele: p-pronto..
?: Hai deciso di rispondere - sento una risata di sottofondo, sono sicuro stia ghignando- sai è da maleducati fare aspettare...Lele.
Sto tremando,non so che fare ... Scusa Tancredi.

~TANCREDI~

Sono le 11:00 è da un'ora che cerco Lele. Oggi mi sono svegliato senza lui accanto.
I ragazzi cercano di rassicurarmi, la mamma di Lele prima di uscire mi ha abbracciato dicendo che sarebbe tornato a breve, quella donna non so il perché, ma mi ha trasmesso sicurezza, ecco il motivo per cui adesso sono seduto sul divano cercando di mantenere la calma.

Diego: Tanch calmati adesso torna okey!

Tancredi: si, si lo so.

Diego mi guarda e poi si gira verso Gian.

Gian: Ragazzi nel mentre che aspettiamo che ne dite...- guarda per un istante Diego, quasi in cerca di aiuto, poi sposta lo sguardo su una mensola e sembra aver avuto un idea- che ne dite di fare una partite a carte.

Diego- dai ci sta, però giochiamo con i soldi.

Gian: nooo daiii, vinci sempre tu. Mi rimani sempre senza una lira quando gioco con te.

Sembrano due bambini,mi viene da ridere.

Tancredi: dai Gian sarà divertente.

Diego ha uno sguardo soddisfatto, mentre Gian sembra sconvolto.

Tancredi: cos'è quella faccia?
Dai iniziamo a puntare chi vince prende tutto.

Iniziamo la prima partita, effettivamente Gian ha ragione Diego se la cava bene, ma anche io non posso lamentarmi.

Tancredi: okey ragazzi ho vinto, questi- dico indicando i soldi- sono miei.

Gian: sei peggio di diego.- Diego si gira e lo fulmina con lo sguardo.

Diego: voglio la rivincita.

Tancredi: no

Diego: come no?

Tancredi: no vuol dire no- dico con un ghigno- ragazzi se mi volete sono in soggiorno.

Mentre sto andando in soggiorno sento la porta di casa aprirsi e una figura entra.

Lele: sono tornatooo!!
Mi giro di scatto è lui è tornato.
Tancredi: Lele sei tornato!

Lele: certo che sono tornato,dove vuoi che vada ?
Dai vieni qui.

Mi avvicino e appena sono difronte a lui mi porge un vassoio pieno di dolci. Oddio sii hahahhahha.

Tancredi: RAGAZZI È TORNATO LELE HA PORTATO I DOLCI.

Sento i ragazzi correre

Diego: Hey bro, ma che bravo hai portato i dolci.

Lele: si, ma non ho detto fossero anche per te.

Diego: non c'è bisogno che tu me lo dica, è ovvio che siano anche per me.

Lele alza gli occhi al cielo e scrolla le spalle ormai rassegnato.

Cammina verso di me e mi stringe in un forte abbraccio, sembra non aver intenzione di lasciarmi.

Lele: mi sei mancato.
Mi sembra strano...

Tancredi: anche tu..
Preferisco non fare domanda per il momento.

Sento il suo telefono squillare, ma lui non si muove.

Tancredi: non rispondi?

Lele: non è nessuno, posso sempre richiamare dopo, adesso andiamo a mangiare i dolci, ricordate di lasciare da parte qualcuno anche a mia madre- fa una pausa e si rivolge a Diego- capito Diego ?

Diego: si si ho capito.

I dolci era buonissimi.
Mi giro verso Lele ... Ha uno sguardo assente. Mi sembra preoccupato.

Tancredi: Lele ci sei?

Lele: si.

Continua a guardare il nulla. Mi avvicino e appoggio la testa sulla sua spalla, solo in quel momento mi accorgo di quanto mi sia mancato. Lo stress accumulato durante la giornata sembra scivolare via e sento le palpebre farsi pesanti, sempre più, fino a chiudersi.

~LELE~

Sento la testa di Tancredi scivolare dalla mia spalla e solo in quel momento mi accorgo che si è addormentato, così lo sistemo meglio facendogli appoggiare la testa sulle mie gambe.

Mi sento osservato, infatti ho gli sguardi di Gian e Diego puntati addosso.

Gian: è stato in uno stato di panico e stress tutto il tempo.

Diego: era sempre più irrequieto, solo tu riesci a tranquillizzarlo. Anche se durante la partite a carte sembrava tranquillo,in realtà gli tremava la gamba. Non per qualcosa, ma ultimamente lo vedo stanco.

Lele: scusate ragazzi volevo farvi una sorpresa- ho la sensazione che non mi credano, non avrebbero tutti i torti effettivamente, ma veramente volevo farlo contento- anche io ultimamente lo vedo stanco. Non voglio mentirvi, la cosa mi preoccupa.

Gian sembrava turbato. Non stava fermo un attimo.

Lele: Gian?

Gian: si?

Diego: che hai?

Gian: niente perché?

Lele: sei agitato?

Nega, mi sembra strano.

Gian: io sono preoccupato per Tancredi e Lele tu stai mentendo e non sei l'unico o sbaglio?

ANGELO BHO

Scusate se ho aggiornato solo ora, comunque ecco a voi un nuovo capitolo spero vi piaccia.
Saluti da...

Non So Che PensareWhere stories live. Discover now