«Miss Wellesley» deglutisco leggermente, identificando la voce. Mi volto e mi trovo di fronte ad Harry Styles in tutta la sua magnificenza. «Posso chiamarla così?» la domanda mi fa curvare le labbra in un sorriso di sollievo. Essere chiamata "contessa" o "lady" non è sempre piacevole. «Certo» sorrido. «Bene» sul suo viso si dipinge un sorriso, contornato da due adorabili fossette che rompono i suoi lineamenti scolpiti. «Prima non ho avuto modo di presentarmi. Sono Harry Styles.» «È un piacere, Mr Styles.» Harry sorride più ampiamente. «Mi creda, Miss Wellesley, il piacere è tutto mio.» Una gabbia dorata è pur sempre una gabbia.
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